La pandemia Covid 19 ha messo a nudo il vero volto delle Residenze Sanitarie Assistite che, a gestione prevalentemente privata, costituiscono un vero affare di enormi guadagni (e del tutto sicuri!) per i capitalisti che investono su queste strutture.
E’ in questi luoghi che si è verificata una vera e propria strage, che si sono scatenati importanti focolai del virus per l’assenza dei dispositivi di protezione individuale e degli screening, la mancata attuazione dei protocolli di isolamento degli ospiti e di separazione degli spazi.
Anche a Cecina stanno costruendo una mega RSA con 160 posti letto e la stanno propagandando come una grande opportunità per il territorio, perché porterà all’assunzione di 100 posti di lavoro.
La vera opportunità per creare posti di lavoro e nel contempo dedicare un’adeguata cura ai nostri anziani, ai malati cronici e ai disabili sta nel potenziamento dell’assistenza domiciliare e della medicina territoriale gestite dal pubblico, prevedendo, laddove necessario, strutture pubbliche di piccole dimensioni integrate nel territorio: i posti di lavoro verrebbero addirittura triplicati!
Per fare ciò serve un governo che non sia al servizio di speculatori e faccendieri, e metta al centro gli interessi degli anziani, dei malati cronici, dei disabili e delle loro famiglie prendendo quelle misure necessarie a realizzare un sistema sanitario nazionale pubblico, universale e di qualità!
Prevenire è meglio che curare
Potenziare l’assistenza domiciliare e la medicina territoriale pubbliche
Istituire comitati di partecipazione dei familiari e del territorio
Partecipiamo alla mobilitazione europea contro la commercializzazione e la privatizzazione della salute che si svolgerà dal 7 al 10 aprile
Per il diritto alla continuità terapeutica, affettiva e relazionale degli anziani, delle persone con disabilità e in generale di tutte le persone malate non autosufficienti