[Bologna] Intervista a Lorenzo, Riders Uninon in vista dello sciopero del 26 marzo

Rilanciamo l’intervista, raccolta durante la manifestazione contro la repressione promossa dal SI Cobas il 13 marzo a Piacenza, a un membro di Riders Union Bologna.

Approfittiamo dell’intervista per rilanciare lo sciopero del 26 marzo, invitando ad aderire e partecipare (NO DELIVERY DAY – 26 Marzo 2021)
Tra i vari settori coinvolti (scuola, TPL, logistica e Sanità) ha un suo particolare rilievo quello dei riders: questo loro sciopero è importante perché si tratta di una categoria di lavoratori estremamente
precari, ricattabili e dispersi. Da un anno a questa parte i lavoratori hanno però dimostrato capacità di organizzazione e combattività non indifferenti contro piattaforme e multinazionali, che sono appena state sanzionate per oltre 700 milioni di euro per lo sfruttamento e il precariato illegale che imponevano. La rete RiderXidiritti chiede l’annullamento del CCNL farsa siglato con UGL e l’assunzione diretta dei lavoratori.

Riders Union Bologna inoltre, legando ad altre realtà del territorio, hanno conquistato una posizione in più in termini di tutela della salute sul lavoro, a partire dalla propria: a fronte delle strutturali difficoltà nel tracciamento, insieme al Laboratorio Salute Popolare e agli spazi concessi da Làbas, hanno promosso la pratica del Tampone Sospeso (ogni giovedì pomeriggio in vicolo Bolognetti, per prenotare chiamare o scrivere al 351.126865).
Nel concreto, vengono messi a disposizione gratuitamente tamponi rapidi antigenici a lavoratrici e lavoratori senza tutele: una forma di organizzazione dal basso che sta prendendo corpo in tutto il territorio nazionale (a Milano, in Toscana, a Cosenza, prossimamente a Como) e che rappresenta un’importante linea di sviluppo per fare fronte positivamente all’emergenza sanitaria in corso a partire dal fare gli interessi dei lavoratori e delle masse popolari.

Mentre la Regione Emilia Romagna e il Comune di Bologna, entrambi guidata dal PD, si lavano le mani della tutela della salute pubblica, questa realtà dimostra cosa significa promuovere coordinamento tra settori diversi (riders uniti a giovani operatori sanitari) e costruzione di una medicina di prossimità popolare.

Buona visione!

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