La Federazione Toscana del P.CARC esprime la sua massima solidarietà ai lavoratori WORSP di Pisa!
Il 2 marzo su “Il Tirreno” è stato pubblicato un comunicato a nome dei lavoratori WORSP (vigilanza privata non armata) dell’ospedale di Cisanello e Santa Chiara di Pisa. Come si legge nel testo (che pubblichiamo qua sotto), è in atto una vera e propria ritorsione da parte dell’azienda con trasferimenti e ferie forzate davanti alla più che legittima richiesta di vedere rispettati i loro diritti, per un salario decente e orari non massacranti in un ambiente di lavoro non certo facile, ancora di più per la pandemia del COVID. Queste ritorsioni devono essere subito ritirate!
Non è certo un caso raro il fatto che i lavoratori vengano allontanati o trasferiti quando cominciano a “rompere le scatole”. Lo abbiamo visto soprattutto nell’ultimo anno, dove i sanitari (medici, infermieri, OSS) spesso in prima fila nel fronteggiare l’emergenza da Covid-19 che hanno cominciato a portare alla luce le varie magagne dell’azienda, sono stati messi a tacere con multe e richiami se non licenziati con pretesti o esigendo il rispetto dell’odioso vincolo di fedeltà aziendale.
I lavoratori WORSP di Pisa hanno fatto bene a denunciare alla stampa e al consiglio comunale le condizioni di sfruttamento alle quali sono sottoposti, loro come altre migliaia di lavoratori in tutto il paese! La pratica delle denunce anonime e non deve diffondersi il più possibile per fare fronte agli attacchi dei padroni che speculano sulla pelle dei lavoratori, che pretendono un lavoro “fatto bene e senza aprire bocca” a fronte di salari da fame, reperibilità non pagate, messa a repentaglio della salute dei dipendenti e via dicendo.
Il ricatto del mantenimento del posto di lavoro, in particolare in un momento come quello che stiamo attraversando, è forte, per questo è necessario che tutte le masse popolari, i consiglieri comunali e regionali, i sindacati di ogni colore, le altre RSU e gruppi di operai sostengano senza “se” e senza “ma” lotte come questa e a maggior ragione di quelli che intendono darsi da fare e non chinano la testa nonostante la precarietà contrattuale.
Come Partito dei CARC sosteniamo ogni lavoratore che denuncia e si mobilita per migliori condizioni di lavoro e per vedere rispettati i propri diritti, che si organizza sul proprio posto per far fronte alla repressione e alla disorganizzazione generale. Facciamo di ogni ritorsione dei padroni un modo per compattare la classe operaia e le masse popolari affinché episodi come quello dei lavoratori WORSP diventino un’arma utile alla costruzione di mobilitazione e coordinamento, per avanzare nella costruzione del governo di emergenza che serve per far fronte alla crisi sanitaria e a quella generale in cui siamo immersi e avanzare verso il socialismo.
Solidarietà ai lavoratori WORSP!
Solidarietà a tutti i lavoratori colpiti dalla repressione e dai vincoli di fedeltà aziendale!
Federazione Toscana del P.CARC
“GRUPPO DI LAVORATORI PORTIERATO WORSP: GIU’ LE MANI DAI COLLEGHI!
In queste settimane il nostro gruppo di lavoratori del portierato dell’ospedale di Cisanello e Santa Chiara, in appalto all’azienda di vigilanza privata WORSP di Livorno, è stato bersaglio di un vero e proprio attacco. Un collega che era stato particolarmente attivo nell’entrata del sindacato (la FILCAMS) è stato trasferito a 100 km dopo una settimana di ferie forzate, mentre il delegato sindacale appena eletto è stato messo a sua volta a casa in ferie forzate senza il minimo preavviso. Tutto questo capita a due lavoratori che in oltre un anno non avevano mai ricevuto nessun provvedimento disciplinare e nemmeno un richiamo, è un comportamento autoritario e antidemocratico che per noi non è accettabile!
Il motivo di questo attacco mirato è che non ci siamo piegati a lavorare in condizioni non dignitose e con stipendi al minimo della soglia di povertà, che non arrivano a 900 euro per un full time in un luogo di lavoro a rischio per il COVID come l’ospedale. Il fatto ancora più grave, secondo noi, è che viene messo in discussione il diritto garantito dalla Costituzione a confrontarsi e organizzarsi con un sindacato per avere le tutele minime di legge.
Nella prima riunione in cui ci siamo confrontati con un funzionario sindacale della Camera del Lavoro di Pisa, la dirigenza WORSP non ha aspettato a scagliarci contro attacchi intimidatori ,con un dirigente che si è presentato accompagnato da un capoguardia pretendendo di assistere all’incontro in qualità di “dipendente”: una provocazione incredibile. In seguito, si sono succeduti gli atti repressivi che abbiamo descritto prima, più incontri “informali” dai toni velatamente intimidatori, lettere di richiamo, eccetera.
Nonostante questi attacchi vergognosi che appartengono sindacalmente e politicamente più alla metà dell’Ottocento che ai giorni nostri, il nostro gruppo di lavoratori continuerà a riunirsi, a confrontarsi sui problemi e trovare e indicare soluzioni a tutto ciò che non funziona: i lavoratori sanno come far funzionare le cose e non a caso la dirigenza di AOUP si appoggia continuamente a noi per questo, anche se dovrebbe rivolgersi ai dirigenti WORSP.
Pensiamo che il sindacato debba intervenire immediatamente per la nostra difesa, contro un comportamento dell’azienda che va contro l’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori: si tratta palesemente di una condotta antisindacale del datore di lavoro che mina ogni tentativo dei lavoratori di organizzarsi per la “semplice” attuazione del CCNL e dei capitolati di appalto, delle misure minime di salute e sicurezza (e le centinaia di ore di straordinario rientrano in questo).
Chiediamo “solo” 1. un salario che ci permetta di avere una vita dignitosa, 2. eliminare i turni da 12 ore, 3. sicurezza sul lavoro e tamponi per tutti i lavoratori che rischiano il contagio, 4. Eliminare le continue reperibilità non pagate.
Chiediamo la solidarietà dei lavoratori e lavoratrici di Cisanello e Santa Chiara ma anche agli altri delegati e operai per far fronte a un attacco a tutti i lavoratori e delegati sindacali di Pisa e non solo; facciamo appello anche alla AOUP e ai consiglieri e all’amministrazione comunale di Pisa perché prendano posizione in merito a questa vicenda vergognosa, si esprimano a tutela dei lavoratori e della cittadinanza tutta, di cui molti di noi fanno parte.
Chiediamo la solidarietà per i colleghi colpiti dalla repressione e per il ritiro immediato di provvedimenti che hanno il sapore di una rappresaglia.”
Lavoratori portierato WORSP