Pubblichiamo l’intervista che la nostra Agenzia Stampa ha fatto al Comitato Sanità di Lucca, un comitato composto da utenti e lavoratori della sanità che da anni si batte per la salvaguardia e il potenziamento del SSN sul territorio di Lucca e toscano.
Nell’intervista i membri del comitato riportano le lotte e le iniziative messe in campo dal comitato in questi anni, le vittorie e anche i limiti che hanno riscontrato nel percorso, a partire dalla lotta contro la chiusura del vecchio ospedale Campo di Marte che hanno condotto con costanza, con continua vigilanza e iniziativa. Con lo scoppio della pandemia l’edificio è stato poi adibito ad ospitare posti Covid mostrando – come avvenuto nel resto del paese – l’importanza del ruolo svolto da simili comitati contro lo smantellamento e la gestione criminale della sanità. Nella battaglia condotta il comitato è d’esempio per la costanza con cui hanno condotto la battaglia e per la capacità di mettere in atto misure pratiche come la mappatura dei posti letto, terreno su cui hanno portato anche i consiglieri comunali e esponenti politici, e come la stesura di un piano di utilizzo della struttura. Per quanto dicono loro stessi, il passo successivo da mettere in campo è proprio quello di mettere il progetto in mano a dei tecnici che mettano a disposizione le proprie competenze.
Importante infine quanto detto dalla lavoratrice della sanità rispetto al vincolo di fedeltà aziendale e al ruolo che i comitati in difesa della sanità, e quindi il coordinamento tra lavoratori e utenti, possono avere per la sua violazione. I comitati sono infatti uno strumento importante per i lavoratori della sanità che vogliono denunciare quanto accade all’interno delle strutture sanitarie e che vogliono tutelarsi dalla repressione conseguente. Denunciare tramite i comitati significa nei fatti avere uno strumento per aggirare i vincoli di fedeltà e quindi violarli praticando nei fatti l’abrogazione del vincolo, che rimane su carta.
Buona visione!
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