Giovedì 25 febbraio la Federazione Toscana del Partito dei CARC organizza un dibattito sull’esperienza dell’emancipazione delle donne in URSS.
L’iniziativa sarà trasmessa dalla pagina FB di CARC Toscana e interverranno:
– per il P.CARC le compagne Eleonora Bianchi e Anastasia Barbuto;
– per il Partito Comunista, la compagna Sabrina Cristallo.
Qui il link dell’evento.
L’esperienza dei primi paesi socialisti ci insegna che l’emancipazione delle donne delle masse popolari è legata a quella degli uomini delle masse popolari e può avvenire solo emancipando l’intera società dal giogo dello sfruttamento e dell’oppressione di classe che perpetua e alimenta le differenze di genere.
Gli interessi delle donne delle masse popolari sono gli interessi di tutte le masse popolari. Dalle esperienze del passato impariamo che quando la lotta di classe contro la borghesia e il clero è cresciuta, anche l’emancipazione delle donne è cresciuta. Quanto la lotta di classe è calata, anche l’emancipazione delle donne ha seguito la stessa sorte.
Tutti i diritti conquistati dalle donne delle masse popolari nel secolo scorso, infatti, sono legati alla forza trainante del movimento comunista nella prima ondata della rivoluzione proletaria mondiale (1945-1976).
Questo vale anche per quei movimenti e percorsi che non si richiamavano direttamente al comunismo ma a valori di uguaglianza, diritti sociali e civili protagonisti di tante battaglie.
Tutti questi movimenti di conquista hanno infatti beneficiato innanzitutto dell’esempio e della fiducia derivanti dalle esperienze dei primi paesi socialisti.
Da qui una sintesi: la lotta per l’emancipazione delle donne può svilupparsi pienamente solo nel solco della lotta di classe per il socialismo.
L’esperienza dei primi paesi socialisti ha mostrato la via per la vera emancipazione delle donne.
La Rivoluzione d’ottobre e il potere sovietico si mossero fin da subito con misure d’emergenza che rivoluzionarono la condizione femminile. In tutto il mondo, il modello delle donne sovietiche (il diritto all’aborto nel 1920, all’istruzione, alle cure mediche, l’emancipazione dalla famiglia… considerando che l’URSS ereditava la situazione semi medievale lasciata dallo zarismo) è diventato un faro.
Va chiarito che l’emancipazione della donna non si risolve magicamente nel socialismo, ma che in questa società si pongono le basi materiali per avanzare nel suo superamento (possibile definitivamente solo nel comunismo).
Tutte le conquiste che le donne delle masse popolari hanno ottenuto in URSS sono state il frutto della formazione di un governo operaio e contadino che indicava come gestori dello Stato tutti i lavoratori, senza distinzione di sesso; della combinazione tra una serie di misure d’emergenza (come i decreti), di strumenti e condizioni create dallo Stato socialista e la promozione crescente da parte del partito comunista della mobilitazione e organizzazione delle masse popolari (e quindi anche nel particolare delle donne) a individuare le problematiche che vivevano e le soluzioni, con l’appoggio dell’intera società. La loro mobilitazione quindi a una crescente gestione e direzione di se stesse e della società. Questo è l’aspetto decisivo per l’emancipazione della donna, come di tutto il resto delle masse popolari: costruire il nuovo potere, il potere delle masse popolari organizzate e aggregate attorno al partito comunista. Questo è l’insegnamento che dobbiamo trarre da quell’esperienza per costruire la rivoluzione socialista nel nostro paese.
Vi invitiamo inoltre a partecipare domenica 7 marzo, verso la giornata internazionale della donna dell’8 marzo, al pranzo solidale per i compagni sotto processo seguito dalla proiezione del film Miss Marx organizzata dalla Federazione Toscana del P.CARC. Per informazioni contattate il 3479298321.
Nel mese di marzo si svolgerà la prossima iniziativa con cui daremo seguito al tema dell’emancipazione della donna e le esperienze dei primi paesi socialisti con le conquiste delle donne delle masse popolari nella Repubblica Popolare Cinese.
Di seguito alcuni link dei testi che riguardano l’emancipazione della donna pubblicati con la nostra casa editrice Edizioni Rapporti Sociali:
Rivoluzionaria professionale, Teresa Noce
L’emancipazione della donna, Lenin
La mia vita con Lenin, N. Krupskaja
I giorni della nostra vita, Marina Sereni
La maternità e l’infanzia nell’URSS, Rita Montagnana