ASSUNZIONI STABILI NELLA SANITA’ PUBBLICA
La ricostruzione della Sanità territoriale e preventiva non si fa con i volontari
REQUISIRE LA SANITA’ PRIVATA
strumento di profitto e speculazione sulla salute pubblica
Diritto inalienabile di ogni persona alla prevenzione e alle cure necessarie per far fronte alla malattia in ogni momento; guerra ai profitti sulla salute pubblica, in primo luogo delle case farmaceutiche, come vediamo con i vaccini, ma anche di quelle della produzione di attrezzature medicali, camici, mascherine, ecc. come dimostrano i molti scandali lombardi e nazionali.
Non è la presenza del virus che ammazza decine di migliaia di persone: è la disorganizzazione del sistema sociale capitalistico insieme allo stato di abbandono in cui versa la Sanità pubblica, per le speculazioni sulla salute e tutti gli altri servizi pubblici, che subiscono il degrado per favorirne la privatizzazione, a cui sono sottoposti da decenni il paese e la società intera sotto la direzione della borghesia imperialista.
È una balla che le prospettive di ripresa di cui ciancia la borghesia poggiano sull’unità di interessi tra le masse popolari e la classe dominante, che devono collaborare tra loro per il bene comune e che la salvezza delle une dipende dalle fortune dell’altra!
Infatti se la situazione sanitaria non ha assunto contorni di ancor più grave tragedia è ancor’oggi grazie alle mobilitazioni popolari che si sono avviate con le lotte operaie nel marzo 2020 per chiudere le aziende a tutela della salute; proseguite con le iniziative dal basso delle Brigate Volontarie di Solidarietà e quelle mediche di Soccorso Rosso Sanitario; con le decine di migliaia di volontari a far fronte alle necessità di assistenza e cura che le istituzioni non sono state in grado di garantire in termini dignitosi alle vaste masse; con le lotte in piena pandemia dei riders a bloccare le vie di Milano, Torino e Bologna con le loro biciclette; con i giovani, dipinti come “persi” dietro le insegne luminose del capitalismo e del consumismo, che abbiamo visti occupare le scuole per tornare in classe a studiare in sicurezza; con i padroncini e i lavoratori autonomi, dipinti come evasori fiscali, che abbiamo visti scendere in strada e coordinare piattaforme collettive di mobilitazione, sostenere le brigate volontarie per l’emergenza e sfidare le leggi che li massacrano per garantire i colossi dell’e-commerce; con gli abitanti delle coste della Calabria, della Sicilia e della Campania accogliere i migranti stremati da viaggi da incubo, in contrato a chi dipinge un paese ormai piegato al moderno fascismo.
OSARE LOTTARE, OSARE VINCERE – LE MASSE POPOLARI ORGANIZZATE DEVONO GOVERNARE IL PAESE
Governo e istituzioni borghesi hanno fallito: sono paralizzate dagli scontri tra i vari centri d’affari che in modo criminale trascinano il paese nel caos della speculazione. Solo lo sviluppo delle lotte di resistenza contro la rapina delle conquiste e dei diritti residui e la mobilitazione popolare per riorganizzare le attività sociali e produttive che la borghesia e le sue istituzioni abbandonano perché non producono profitti, costituiscono la forza per ricostruire il paese su basi nuove. Qualunque sia la forma che assume, ogni lotta per rivendicare le misure necessarie ad affermare gli interessi delle masse popolari è legittima. Ma alle lotte rivendicative bisogna combinare l’attuazione immediata di quelle misure che già oggi gli organismi operai e popolari sono in grado di mettere in campo con i mezzi di cui dispongono per affrontare gli effetti più gravi di questa crisi.
Far crescere, rafforzare ed estendere la rete degli organismi operai e popolari per spianare la strada al governo di emergenza di cui c’è bisogno nel paese.
OPERAI, LAVORATORI, DISOCCUPATI, NON ABBIAMO BISOGNO DEL GOVERNO DRAGHI MA DI UN GOVERNO D’EMERGENZA POPOLARE!