Milano, 26 gennaio 2021
Ieri 25 gennaio si è spenta la compagna Miriam Pellegrini Ferri, una partigiana che nel tempo ha tenuto fede agli ideali che la portarono ad imbracciare le armi contro il fascismo, una comunista che non ha chinato la testa di fronte all’ascesa del revisionismo moderno e dell’anticomunismo in seno allo stesso PCI, una coraggiosa internazionalista in prima fila nel sostegno alla causa dei popoli in lotta contro l’imperialismo, una tenace avversaria del sistema d’intossicazione dei cuori e delle menti costruito dalla borghesia e dal clero nel nostro paese tramite i suoi apparati mediatici.
Abbiamo avuto l’onore di conoscere e collaborare con la compagna Miriam in numerose occasioni. Nelle iniziative organizzate dal Gruppo Atei e Materialisti Dialettici (il GA.MA.DI che Miriam presiedeva) per la divulgazione del materialismo dialettico e storico. Nelle iniziative in solidarietà con la Repubblica Popolare Democratica di Corea di cui è sempre stata una tenace e fiera paladina. Nelle campagne per l’attuazione delle parti progressiste della Costituzione del ’48. Potremmo continuare, ma concludiamo quello che sarebbe un lungo elenco citando in particolare l’impegno della compagna Miriam, per mezzo delle sue trasmissioni televisive sull’emittente Tele Ambiente, a difesa dell’esistenza e dell’agibilità politica del Partito dei CARC, nel corso dell’ottavo procedimento giudiziario per “associazione sovversiva con finalità di terrorismo” orchestrato dall’allora giudice Giovagnoli di Bologna contro la Carovana del (nuovo)PCI.
Con la sua scomparsa (che segue quella del suo compagno di lotta e di vita, il compagno Spartaco Ferri, avvenuta il 14 agosto 2012) se ne va una compagna che nel tempo, andando controcorrente, ha saputo essere esempio di fede incrollabile e impegno militante per la causa del socialismo e del comunismo. Sta a noi comunisti, ai combattenti di oggi per la costruzione della rivoluzione socialista, proseguire la lotta, rendere vivo il suo esempio, superare limiti e difficoltà che hanno impedito a compagni e compagne come Miriam (la parte migliore degli uomini e delle donne che hanno fatto il movimento comunista del secolo scorso) di fare dell’Italia un paese socialista, la causa cui hanno consacrato la loro vita.
Che la sua scomparsa, a pochi giorni dal centenario della fondazione del primo Partito Comunista d’Italia, sia da stimolo ulteriore a rendere la vivacità di iniziative politiche commemorative di questi giorni e dei mesi che verranno, dei momenti di elaborazione della scienza necessaria ai comunisti per far rinascere il movimento comunista nel nostro paese. Scienza che poggia anzitutto sulla comprensione più approfondita del bilancio dell’esperienza della prima ondata della rivoluzione proletaria e quindi delle lezioni e insegnamenti che traiamo dal vecchio movimento comunista italiano ed in particolare di quei compagni che, come Miriam, hanno costituito la sua parte migliore, più avanzata, di sinistra, per superare limiti ed errori e avanzare nella lotta per fare dell’Italia un nuovo paese socialista.
Compagna Miriam, ti salutiamo con stima e ammirazione per il tuo esempio, con la certezza granitica nel successo della causa del socialismo e del comunismo, con fede scientifica nella concezione comunista del mondo che era e resta la scienza delle attività con cui gli uomini hanno fatto e faranno la loro storia.
Faremo dell’Italia un nuovo paese socialista!
Direzione Nazionale del Partito dei CARC