Resistenza cambia pelle: sulla forma, sul contenuto, sui nostri obiettivi

Dal numero 1/2021 Resistenza esce in un nuovo formato e con una nuova veste grafica. “Cambia pelle” per essere uno strumento più adeguato alla fase che viviamo.
Può la forma essere tanto importante? Crediamo di sì. Anzitutto il giornale è più “ordinato” e accessibile: il testo è più grande, le fotografie e la grafica assumono un ruolo superiore nella comunicazione del contenuto. La carta e l’impaginazione si avvicinano ai canoni consolidati e più famigliari, più conformi a ciò che Resistenza deve essere e vogliamo che sia: un giornale/strumento di lotta.

Oltre alla forma, cambia anche il contenuto.
In primo luogo, cambia per rispondere all’esigenza di usare il patrimonio di elaborazione teorica e di analisi che la Carovana del (nuovo)PCI ha elaborato nei suoi oltre 30 anni di esistenza, senza limitarsi ad enunciarla. Significa sforzarsi di non rimanere sul generale ed entrare, invece, nel particolare e nel concreto della lotta di classe in corso, fornendo strumenti per combatterla.
In secondo luogo, cambia perché le condizioni della resistenza spontanea che le masse popolari oppongono al procedere della crisi generale del capitalismo sono repentinamente mutate e i comunisti devono assumere un ruolo superiore e più chiaro, dando orientamento e indicazioni, assumendosi la responsabilità della strada che la mobilitazione delle masse popolari imbocca.
In definitiva, il contenuto di Resistenza cambia perché la lotta per la costituzione del Governo di Blocco Popolare è diventata più aperta, il terreno più favorevole, le condizioni migliori e raggiungere l’obiettivo dipende da quanto le organizzazioni operaie e popolari prendono coscienza del ruolo che hanno e che possono avere, da quanto nella pratica diventano le nuove autorità di questo nuovo sistema di governo.
La trasformazione di Resistenza è il risultato di un’evoluzione iniziata da tempo, sulla spinta della trasformazione del P.CARC in partito che promuove la lotta per la costituzione del Governo di Blocco Popolare e, più compiutamente dal V Congresso del 2019, con la trasformazione in “partito di quadri e di massa”.

Al di là delle formule e delle sintesi, il nocciolo della questione è che il P.CARC si è posto di diventare un punto di riferimento per tutti i compagni e le compagne che “hanno la falce e il martello nel cuore”. Per alcuni di essi – che cercano un partito a cui guardare – questo significa diventare un riferimento anche in termini organizzativi (tesseramento), per molti altri invece vuol dire essere da stimolo per il dibattito, per il confronto, per l’unità di azione e iniziativa nella pratica a sostegno delle lotte della classe operaia e delle masse popolari, a prescindere dalla tessera o appartenenza politica. Noi non siamo mai stati e non saremo mai in concorrenza con altri partiti comunisti.
I sommovimenti provocati dalla crisi spingono molti a cercare una via di uscita che sia positiva, in cui cioè la salvezza di uno non si basa sulla rovina degli altri. Si avvicinano oggi al movimento comunista cosciente e organizzato persone che non sono mai state comuniste, lavoratori autonomi, precari, piccoli imprenditori “traditi dalla Lega” che, al pari di chi nel “terzo settore” viveva all’ombra dei partiti della sinistra borghese, oggi ha perso la bussola.

I comunisti sono – devono essere – il faro per tutti coloro che rifiutano di confluire nella mobilitazione reazionaria.
Di più, i comunisti devono contendere alla borghesia imperialista (alla reazione) le menti e i cuori di chi è spinto ad attivarsi dalla crisi che avanza.
Ecco perché Resistenza cambia: per essere uno strumento al servizio della lotta di classe e della rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato.
Prima di salutarvi, concludo con due indicazioni pratiche, tutt’altro che secondarie.

Anzitutto: abbonatevi!
Il prezzo dell’abbonamento non è cambiato e neppure le procedure: contattate la sezione del P.CARC più vicina a voi oppure fate un versamento
– sul Conto Corrente Bancario – IBAN: IT79 M030 6909 5511 0000 0003 018 intestato a Gemmi Renzo;
– sulla Postepay n.5333 1711 4473 9212 intestata a Gemmi Renzo

In ogni caso contattate il nostro Centro Nazionale e inviate la ricevuta di pagamento alla casella mail carc@riseup.net indicando gli estremi per la spedizione.
Il prezzo dell’abbonamento ordinario è di 20 euro, da 20 a 50 euro quello sottoscrittore, da 50 euro in su quello sostenitore. L’abbonamento è valido da gennaio a dicembre 2021.

In secondo luogo, sostenete l’opera del P.CARC sottoscrivendo la Tessera simpatizzante 2021.
La Tessera simpatizzante NON è un vincolo organizzativo, ma il sostegno a una linea che promuove l’unità di azione dei comunisti finalizzata all’organizzazione e alla mobilitazione della classe operaia e delle masse popolari.
È possibile sottoscrivere la Tessera simpatizzante con un versamento annuale (a partire da 10 euro per studenti proletari e disoccupati e da 20 euro per lavoratori e pensionati) attraverso gli stessi canali usati per l’abbonamento a Resistenza. Con un versamento a partire da 30 euro (per studenti proletari e disoccupati) o da 50 euro (per lavoratori e pensionati) l’abbonamento a Resistenza è compreso.

Trasformiamo questo paese! Il comunismo è il futuro dell’umanità!
Il Direttore di Resistenza
Pablo Bonuccelli

Iscriviti alla newsletter

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

I più letti

Articoli simili
Correlati

La lotta per la formazione

La formazione è un pilastro dell’attività del P.Carc. Si...

Manuale di Storia contemporanea

La conoscenza della storia è uno strumento della lotta...

4 novembre in piazza: appello del Calp di Genova

Unire le lotte e le mobilitazioni contro la guerra...

Quando i sionisti attaccano hanno paura della verità

Liliana Segre e la denuncia all'attivista Cecilia Parodi