“Approvato alla Camera un ordine del giorno per invitare il Governo a valutare un piano di aiuti economici adeguato per gli undicimila lavoratori, fra docenti, amministrativi e personale di supporto, delle 165 università statunitensi e altri istituti di alta formazione, che ogni anno accolgono circa 36.000 studenti principalmente a Roma ed a Firenze. La crisi della pandemia da coronavirus ha comportato l’improvvisa partenza degli studenti a febbraio 2020 e si prevede la regolare ripartenza del settore Study Abroad per l’autunno 2021. In questo periodo garantire una adeguata copertura economica ai lavoratori di questo comparto servirà al nostro Paese anche a mantenere il secondo posto al mondo, dopo il Regno Unito, come meta delle destinazioni degli studi all’estero, con tutte le conseguenze positive anche per i territori interessati.”
Questo il testo riportato e propagandato proprio dalla consigliera regionale Silvia Noferi; questo il sostegno concreto all’istruzione a cui sta dedicando il suo ruolo e il suo impegno.
A fronte della situazione emergenziale e di totale abbandono in cui versa la scuola pubblica in Italia, la consigliera ritiene prioritario dare fondi e sostegno di università private, nello specifico a istituti privati statunitensi, tanto per confermare la sottomissione agli imperialisti USA.
A fronte di di scuole chiuse ormai da quasi un anno (mai, nemmeno durante la seconda guerra mondiale erano rimaste chiuse così a lungo!); del personale scolastico ridotto ai minimi termini con la conseguente precarizzazione e esternalizzazione dilaganti; di mozioni sospese e mai attuate per la copertura del 100% di uno stipendio già ridicolo per gli esternalizzati; della farsa delle assunzioni del personale Covid a cui non hanno dato seguito per mancanza di fondi; di studenti duramente colpiti dall’isolamento sociale e da una didattica sempre più classista; a fronte infine di un ricatto tra lavoro e salute cui sono sottoposti tutti i lavoratori e chi frequenta la scuola.
Dicono che non ci sono i soldi, ma quello che evidentemente non dicono è che nel sistema e nel programma politico che viene attuato per far fronte alla crisi del sistema capitalista i soldi non ci sono solo per le masse popolari. Per gli speculatori finanziari, le grandi holding, le multinazionali, le lobby e in generale le forme di valorizzazione del capitale i soldi ci sono eccome invece!
L’impegno e la presa di posizione della consigliera Noferi quindi stupisce? Non stupisce affatto perché per gli eletti del 5 Stelle le vie sono due: o fare gli interessi delle masse popolari, e in questo caso specifico significa fare gli interessi dei lavoratori della scuola, degli studenti e dei genitori e adoperarsi concretamente per attuare le misure che i comitati in difesa della scuola hanno individuato; oppure sottomettersi ai gruppi capitalisti italiani e stranieri e farsi promotori degli interessi di lobby speculatori. Per il 5 Stelle significa in definitiva risalire la china riprendendo il legame con le masse popolari e facendosi portatori dei loro interessi o morire in un abbraccio mortale con i partiti delle Larghe Intese e del codazzo di speculatori e criminali che si portano dietro.
Chi davvero tra gli eletti del 5 Stelle ha a cuore l’istruzione pubblica, il benessere delle masse popolari e chi tra questi crede nella ripresa del 5Stelle, deve mettersi all’opera immediatamente!
Gli attivisti del Movimento devono prendere le distanze da politiche come quella attuata dalla consigliera e legarsi strettamente invece ai comitati di genitori, dei lavoratori della scuola, ai coordinamenti dei precari e di esternalizzati, ai collettivi studenteschi, perché le azioni degli eletti siano legati a questi e vadano concretamente nei loro interessi.
I soldi vanno destinati, ma vanno destinati alla scuola pubblica per assumere personale, vanno destinati al potenziamento del trasporto pubblico, anziché promuovere la farsa degli ingressi scaglionati per non assumere, vanno spesi per fare tamponi a tutti i lavoratori e gli studenti per permettere davvero di risolvere il ricatto tra lavoro e salute e poter riaprire le scuole in sicurezza.
Le soluzioni per l’istruzione pubblica possono trovarle solo i comitati di lavoratori e di chi la scuola la frequenta, come hanno già dimostrato di fare nella nostra regione e in tutto il paese riprendendosi le lezioni in presenza e gestendole in totale autonomia, legandosi alle brigate sanitarie per fare tamponi di screening in vista delle riaperture.
Solo organizzandosi in comitati, organismi, collettivi e gruppi in ogni azienda, ospedale, scuola e quartiere e coordinando queste forze perché impongano le misure necessarie e prendano in mano la direzione delle aziende e dei territori sarà possibile imporre un governo d’emergenza che agisca davvero negli interessi delle masse popolari. La situazione è favorevole allo sviluppo del potere delle masse popolari organizzate. Abbiamo molto da imparare e da fare, ma la vittoria è possibile e imporre un simile governo è la via per evitare il disastro.
Queste sono le uniche autorità di cui fare gli interessi e per cui lavorare e mettere a disposizione il proprio ruolo e le proprie cariche! Agli eletti del 5 Stelle scegliere da che parte schierarsi!