L’offensiva del fascismo e i compiti dell’Internazionale Comunista nella lotta per l’unità della classe operaia contro il fascismo è la trascrizione del Rapporto di Georgi Dimitrov al VII Congresso dell’Internazionale Comunista (di cui allora era segretario) tenutosi a Mosca dal 25 luglio al 31 agosto 1935. Oltre al testo del Rapporto l’opuscolo contiene altri documenti tratti dalla letteratura della Carovana del (nuovo)PCI che permettono al lettore di comprendere meglio il contesto nel quale Dimitrov scrisse il suo discorso e i limiti dell’esperienza dell’Internazionale Comunista.
Perché ripubblichiamo questo Rapporto? Per promuovere l’alfabetizzazione storica, ma soprattutto perché quanto scritto nel testo è utile e interessante per i comunisti di oggi per analizzare la situazione nella quale ci troviamo. Noi non viviamo in un regime di “moderno fascismo”, ma in una situazione in cui la lotta fra mobilitazione rivoluzionaria e mobilitazione reazionaria delle masse popolari è ancora tutta da giocare.
Gli argomenti trattati da Dimitrov sono un valido strumento per l’azione di tutti quei compagni che partecipano attivamente alla lotta di classe in corso e forniscono soluzioni a problemi che il movimento comunista ha già affrontato e “risolto” decenni fa.
L’autore pone il problema dell’organizzazione e dell’unità della classe operaia e del resto delle masse popolari di fronte alle misure reazionarie della classe dominante, indicando la necessità di un Fronte Unico tra le varie forze contro la dittatura e il Partito Comunista. Si parla infine della necessità di rafforzare il Partito Comunista affinché la rivoluzione socialista possa trionfare. Tutti argomenti all’ordine del giorno anche in questo inizio 2021.
Studiare questo testo alla luce del contesto nel quale fu scritto e degli avvenimenti degli anni successivi al VII Congresso, dei quali furono protagonisti l’Internazionale Comunista nel mondo e i partiti comunisti (compreso quello italiano) nei singoli paesi è fondamentale per assimilarne le lezioni e procedere più speditamente verso il socialismo, oggi più che mai necessario.