Le misure restrittive prese dal governo dall’inizio della pandemia si sono dimostrate inefficaci nel limitare il numero dei contagi, che avvengono principalmente nelle grandi aziende, negli affollamenti dei trasporti pubblici, nelle RSA e negli ospedali, nell’incapacità di tracciare i positivi.
Il Governo Conte, pur di salvaguardare gli interessi di Confindustria e dei vari gruppi finanziari e multinazionali, cerca di far mettere la testa sotto al tappetto alla popolazione italiana, ostacolando l’organizzazione dei lavoratori e delle masse popolari che spesso avviene nei Circoli ARCI e nelle Case del Popolo che storicamente sono centri di aggregazione e punti di riferimento soprattutto delle fasce economicamente e socialmente più deboli.
Come PCARC stiamo sostenendo la campagna lanciata da ARCI nazionale Curiamo la socialità con l’obiettivo di far riconoscere il ruolo e la funzione sociale nel Paese di lotta alla povertà e alle disuguaglianze, solidarietà e mutualismo, promozione della cultura e della socialità.
Un esempio particolarmente positivo ci viene dal Circolo ARCI La California di Bibbona che non solo si è attivato per la colletta alimentare sostenendo una decina di famiglie della zona, ma ha dato la disponibilità dei propri spazi per ospitare i medici di famiglia che eseguono i tamponi drive through.
Facciamo appello agli altri circoli della Bassa Val di Cecina ad attivare quei servizi utili alla collettività in cui sono inseriti, sviluppando l’organizzazione popolare di volontari che li caratterizza, coinvolgendo le famiglie e le masse popolari per arrivare a riconquistare quei diritti che la classe dominante sta tagliando giorno dopo giorno.
La crisi sanitaria che la pandemia ha fatto scoppiare è la goccia che sta facendo traboccare il vaso già pieno della crisi del sistema capitalista, alimentata dai tagli dei settori pubblici dello Stato a cominciare dalla sanità e i trasporti pubblici locali, dalle delocalizzazioni di intere filiere produttive essenziali al nostro paese (vedi le mascherine e i reagenti per i tamponi per fare due esempi); con la partecipazione e il protagonismo popolare possiamo riaffermare con forza che il lavoro è un diritto, come lo sono la casa e la salute!
Non basta più limitarsi a rivendicare e quanto promosso al Circolo La California (ma anche in svariate altre città del paese) conferma che le masse popolari possono e devono prendere in mano il proprio destino senza aspettare che si muova chi non può (e anche non vuole) farlo; devono mobilitarsi insieme ai lavoratori, ai giovani, agli elementi avanzati della società per metter mano a ciò che non funziona e ragionare assieme sul futuro della società, costituendo organizzazioni operaie e popolari in ogni quartiere e in ogni città, in ogni azienda, scuola e fabbrica!
Costruire la rete del nuovo potere formato da organizzazioni popolari e operaie, è l’unico futuro possibile per le masse popolari, per coloro che ogni mattina per vivere devono andare a lavorare!