Lavoratori, la sanità pubblica è in ginocchio a causa dell’incapacità e dell’irresponsabilità politica del governo centrale e dei governi regionali, che dal mese di maggio ad oggi non hanno rinforzato i presidi ospedalieri e non ne hanno aperti di nuovi; non hanno provveduto alle assunzioni mediante scorrimento delle graduatorie, indizione nuovi concorsi e stabilizzazione di precari e partite IVA; non hanno rafforzato la medicina territoriale e avviato fino in fondo le USCA. Nulla di quello che serviva ai lavoratori e alle masse popolari è stato fatto.
Questo disastro è generato dalla sete di profitto dei capitalisti, dei grandi industriali e degli speculatori e dal progressivo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale. Dall’inizio di marzo la pandemia ha ucciso più di 45mila persone, dal primo di ottobre ad oggi i morti sono quasi 9mila, è una strage che non ha eguali in tempo di pace e di cui non si vede la fine. La parola fine a questa strage la possono mettere solamente le masse popolari organizzate. A fronte di questo fallimento evidente di governo e istituzioni borghesi, le masse popolari organizzate devono prendere in mano la direzione del paese con un loro governo d’emergenza. Rispetto a tale emergenza e in funzione di tale obiettivo, cosa è necessario fare qui ed ora?
Il 25 novembre l’Unione Sindacale di Base (USB) ha lanciato lo sciopero in tre settori: trasporto pubblico locale, sanità e scuola. Per lo stesso giorno l’USI (Unione Sindacale Italiana) ha proclamato lo sciopero generale nazionale. Questo vuol dire che tutti i lavoratori, indipendentemente dal sindacato a cui sono iscritti e indipendentemente dall’essere iscritti o meno a un sindacato, hanno la copertura per poter scioperare. In questa fase lo sciopero generale è un’arma importante in mano a tutti i lavoratori perché crea le condizioni utili alla costruzione di un ampio fronte per la salute pubblica.
Il Partito dei CARC chiama ogni operaio, ogni lavoratore, precario o disoccupato a mobilitarsi in questa direzione e rendere la data del 25 novembre una giornata di riscossa e di costruzione dell’alternativa di governo delle masse popolari che si organizzano per fare fronte agli effetti nefasti della crisi, cui si aggiungono quelli della pandemia in corso!
Come farlo?
Primo: aderire e far aderire altri lavoratori della sanità allo sciopero del 25 novembre
Secondo: usare quella giornata per portare in pubblica piazza dichiarazioni e denunce, anche anonime, della scellerata gestione della sanità pubblica in questa pandemia, organizzando incontri, anche informali, con altri colleghi, per fare il punto e raccoglierne il più possibile. Potete inviare tali segnalazioni anche all’indirizzo carc@riseup.net. I lavoratori devono parlare!
Terzo: partecipare e promuovere la partecipazione di altri, ai presidi e alle mobilitazioni previsti per la giornata del 25 novembre in varie città del paese, anche attraverso la costruzione di tende della salute, gazebo di denuncia delle condizioni di lavoro e di salute dei lavoratori e tutte le forme di lotta simili.
Quarto: utilizzare la giornata del 25 novembre per confrontarsi e incontrarsi con altri lavoratori e colleghi e promuovere la costituzione di gruppi di lavoratori che si organizzano per fronteggiare dal basso l’emergenza, attraverso la formazione di brigate sanitarie e donazioni di una giornata lavorativa per assistere gratuitamente i malati, che a causa della saturazione delle strutture sanitarie pubbliche non ha accesso a cure e assistenza.
Che ogni lavoratore deciso alla lotta si unisca ad altri suoi colleghi decisi a combattere, individui con loro le misure che sono necessarie e urgenti nel proprio luogo di lavoro e si mobiliti con lavoratori di altre aziende e con gli abitanti del territorio per imporle. Che ogni compagno, attivista o cittadino responsabile sostenga senza riserve ogni lavoratore o gruppo di lavoratori che si pone su questa strada. Lavoratori, quello che è necessario fare oggi è costruire un fronte ampio. Iniziamo a collaborare, in maniera più efficace e responsabile, agiamo negli ospedali, sui territori e davanti alle fabbriche, facciamo vivere nel concreto la parola d’ordine: uniti si vince!
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L’intervista a Mauro Giuliani – Alcuni giorni fa abbiamo raggiunto Mauro Giuliani, RSU della sanità nelle Marche e membro del coordinamento nazionale sanità dell’USB. Ci ha raccontato la situazione degli ospedali e delle RSA nella sua regione, ma soprattutto ci ha illustrato i motivi dello sciopero nazionale della sanità del 25 novembre prossimo. Di seguito une sintesi di quanto abbiamo trattato. Clicca QUI per vedere l’intervista.