VENERDÌ 16 OTTOBrE ORE 18.00 PRESSO IL CIRCOLO ARCI A.GRAMSCI (La Cella,PI)
INIZIATIVA PIÙ CENA SOCIALE PER LA CASSA DI RESISTENZA ALLA REPRESSIONE
INIZIATIVA PIÙ CENA SOCIALE PER LA CASSA DI RESISTENZA ALLA REPRESSIONE
Dalla lotta NO TAV, alla battaglia dei multati autorganizzati e dei lavoratori colpiti da repressione: attiviamo la SOLIDARIETÀ DI CLASSE!
Le autorità e istituzioni borghesi continuano a ricorrere ad arbitrii per colpire il movimento della Val Susa e per dare un segnale tipicamente malavitoso a tutte le masse popolari: chi si ribella viene punito, indipendentemente dal fatto che abbia o meno commesso un reato e dalla gravità del reato stesso.
Lo stanno facendo con gli arresti e le persecuzioni giudiziarie contro Dana,Nicoletta e tutti i compagni e le compagne che si sono attivati praticamente per contrastare la libere scorrerie degli speculatori ,nella costruzione del cantiere.
Lo stanno facendo attraverso le multe,i fogli di via e le perquisizioni arbitrarie contro i compagni e le compagne solidali che si mobilitano per difendere i reali interessi delle masse popolari , che lottano per smascherare pubblicamente le vili operazioni che collegano organi di stato ad apparati mafiosi.
L’utilizzo arbitrario della legge non riguarda però solo i NO TAV: nelle scorse settimane è iniziato infatti il maxi-processo contro il Movimento NO TAP in Puglia (92 imputati); i militanti SI COBAS si sono visti recapitare gli avvisi di conclusione delle indagini per le lotte condotte a Modena (alla Italpizza, alla Alcar 1, ecc., per un totale di oltre 400 procedimenti!); a Torino sono sotto processo gli studenti antifascisti che impedirono una provocazione squadrista all’università cittadina (alcuni di loro sono sottoposti a pesanti misure cautelari); il 15 settembre Alessandro Della Malva e gli antifascisti che nel 2009 finirono al centro di una provocazione poliziesca sono stati condannati a risarcire i fascisti; a gennaio si terrà il processo in Cassazione della nostra compagna Rosalba Romano, condannata in primo e secondo grado per aver collaborato alla denuncia degli abusi in divisa.
La mattina del 30 settembre la Questura di Torino ha fatto irruzione nelle abitazioni di due compagni della sezione di Torino del Partito dei CARC, Andrea Gozzi ed Alessandro della Malva. Con la pretestuosa motivazione della “ricerca di armi e esplosivi”, sono state perquisite le abitazioni dei due compagni ed è stato sequestrato loro (in maniera arbitraria ed immotivata) materiale politico, supporti digitali e i propri computer
Dai primi di luglio la Questura di Milano sta proseguendo la campagna repressiva con cui durante la quarantena ha terrorizzato, criminalizzato, limitato le libertà individuali e collettive multando in modo indiscriminato comuni cittadini che uscivano di casa durante la quarantena e comminando multe a decine di attivisti e militanti che hanno organizzato e preso parte a presidi, flashmob, manifestazioni durante la quarantena e nei mesi di maggio, giugno e luglio.
Le multe che stiamo ricevendo a pioggia per le mobilitazioni con cui abbiamo rivendicato l’attuazione di efficaci misure in campo sanitario, economico e sociale e con cui ci siamo voluti distaccare dalla retorica dell’unità nazionale e dell’andrà tutto bene si aggiungono alle aggressioni e alle multe contro chi a Milano ha portato omaggio alle targhe partigiane durante il 25 aprile, alle multe contro chi ha promosso la solidarietà verso i carcerati, quelle ai lavoratori dipendenti o autonomi che hanno manifestato per interventi seri ed efficaci per il lavoro.
Lo stanno facendo con gli arresti e le persecuzioni giudiziarie contro Dana,Nicoletta e tutti i compagni e le compagne che si sono attivati praticamente per contrastare la libere scorrerie degli speculatori ,nella costruzione del cantiere.
Lo stanno facendo attraverso le multe,i fogli di via e le perquisizioni arbitrarie contro i compagni e le compagne solidali che si mobilitano per difendere i reali interessi delle masse popolari , che lottano per smascherare pubblicamente le vili operazioni che collegano organi di stato ad apparati mafiosi.
L’utilizzo arbitrario della legge non riguarda però solo i NO TAV: nelle scorse settimane è iniziato infatti il maxi-processo contro il Movimento NO TAP in Puglia (92 imputati); i militanti SI COBAS si sono visti recapitare gli avvisi di conclusione delle indagini per le lotte condotte a Modena (alla Italpizza, alla Alcar 1, ecc., per un totale di oltre 400 procedimenti!); a Torino sono sotto processo gli studenti antifascisti che impedirono una provocazione squadrista all’università cittadina (alcuni di loro sono sottoposti a pesanti misure cautelari); il 15 settembre Alessandro Della Malva e gli antifascisti che nel 2009 finirono al centro di una provocazione poliziesca sono stati condannati a risarcire i fascisti; a gennaio si terrà il processo in Cassazione della nostra compagna Rosalba Romano, condannata in primo e secondo grado per aver collaborato alla denuncia degli abusi in divisa.
La mattina del 30 settembre la Questura di Torino ha fatto irruzione nelle abitazioni di due compagni della sezione di Torino del Partito dei CARC, Andrea Gozzi ed Alessandro della Malva. Con la pretestuosa motivazione della “ricerca di armi e esplosivi”, sono state perquisite le abitazioni dei due compagni ed è stato sequestrato loro (in maniera arbitraria ed immotivata) materiale politico, supporti digitali e i propri computer
Dai primi di luglio la Questura di Milano sta proseguendo la campagna repressiva con cui durante la quarantena ha terrorizzato, criminalizzato, limitato le libertà individuali e collettive multando in modo indiscriminato comuni cittadini che uscivano di casa durante la quarantena e comminando multe a decine di attivisti e militanti che hanno organizzato e preso parte a presidi, flashmob, manifestazioni durante la quarantena e nei mesi di maggio, giugno e luglio.
Le multe che stiamo ricevendo a pioggia per le mobilitazioni con cui abbiamo rivendicato l’attuazione di efficaci misure in campo sanitario, economico e sociale e con cui ci siamo voluti distaccare dalla retorica dell’unità nazionale e dell’andrà tutto bene si aggiungono alle aggressioni e alle multe contro chi a Milano ha portato omaggio alle targhe partigiane durante il 25 aprile, alle multe contro chi ha promosso la solidarietà verso i carcerati, quelle ai lavoratori dipendenti o autonomi che hanno manifestato per interventi seri ed efficaci per il lavoro.
Per questo ne parleremo telefonicamente con i compagni colpiti da repressione che in questo periodo si stanno organizzando praticamente per resistere contro gli attacchi padronali.
ATTIVARE LA SOLIDARIETÀ DI CLASSE E PROLETARIA!
COSTRUIRE LA NUOVA GOVERNABILITÀ DELLE MASSE POPOLARI ORGANIZZATE!
COSTRUIRE LA NUOVA GOVERNABILITÀ DELLE MASSE POPOLARI ORGANIZZATE!
Sezione di Pisa del P.CARC