Trasmettiamo di seguito le interviste ad alcuni delegati e lavoratori presenti all’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori combattivi tenutasi a Bologna il 27 settembre scorso. Vedi il comunicato di adesione.
Le interviste sono utili perché mostrano in “presa diretta” la ricchezza della lotta di classe in corso e soprattutto gli ampi margini per promuovere l’organizzazione della classe operaia a partire dai bisogni e dagli interessi comuni fino a farla finita con il potere dei padroni.
Affinché il Patto d’Azione diventi il centro promotore della mobilitazione a livello territoriale è necessaria la mobilitazione dei lavoratori avanzati e la costruzione di organismi che si occupino delle vertenze e vadano oltre, conquistino su questa base terreno al nemico di classe e costruiscano a partire da oggi le condizioni per rovesciarne il sistema e prendere il potere.
Serve costruire consigli di fabbrica, di azienda, di scuola e di quartiere aperti al contributo di chiunque voglia mettersi su questa strada, siano essi singoli o organizzazioni. Alcuni esempi di questa tendenza già in atto sono il Consiglio Popolare di Modena, il movimento NO TAV, le brigate di solidarietà, presidi e ispezioni popolari negli ospedali promosse da lavoratori e utenti della sanità, le squadre di vigilanza operaie nelle aziende che impongono le misure per tutelare salute e sicurezza, il tavolo nazionale sulla siderurgia.
10, 100, 1000 Consigli di Fabbrica per far valere la forza dei lavoratori!
Buona visione
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