Bergamo, 3 ottobre 2020
Solidarietà all’istituzione popolare Cascina Ponchia Cocca Casile
Nella notte tra il 29 e il 30 settembre vandali fascisti e nazisti hanno fatto irruzione nello stabile della cascina Ponchia a Bergamo, intitolata alla partigiana Cocca Casile. Come loro stile hanno danneggiato e imbrattato gli interni e gli arredi e lasciato le loro firme di residuati della storia cacciati dalle rivoluzioni proletarie e dalle lotte sociali di massa. In tal modo hanno mostrato così la loro funzione distruttiva al servizio dei centri di potere più reazionari della borghesia che spingono per risolvere i problemi creati dal procedere inevitabile e continuo della decadenza del sistema sociale del capitale a seguito della crisi generale incorso da decenni con lo scontro tra settori delle masse popolari.
Esprimiamo la nostra solidarietà verso l’Istituzione Popolare Cascina Ponchia Cocca Casile, che da anni svolge un sistematico intervento tra le masse per sostenere le istanze di lotta contro il procedere del peggioramento delle condizioni di vita e per sostenere le istanze antifasciste e il ricordo della lotta di Resistenza, il punto più alto che la classe operaia ha raggiunto finora nella sua lotta per il potere.
L’atto vile e becero, tipicamente fascista avviene a qualche giorno di distanza dall’annuncio e approvazione in consiglio comunale a Dalmine di un ordine del giorno di tenore reazionario che subordina l’utilizzo di spazi pubblici comunali per iniziative pubbliche ad una dichiarazione di distacco dal movimento comunista equiparandolo alle esperienze fasciste e naziste al servizio della classe borghese nell’oppressione delle masse proletarie.
Il contrasto di queste indecenze avviene con la prosecuzione della ricostruzione in corso del movimento comunista attraverso il sostegno e la promozione delle mobilitazioni popolari contro la rapina delle conquiste e l’abolizione dei diritti conquistati con la lotta di Resistenza e con anni di lotte per attuare le parti progressiste della Costituzione del 1948 che la borghesia al potere e il clero hanno fatto di tutto per smantellare e rendere un guscio vuoto, che oggi continuano attraverso il tentativo del sistema delle Larghe intese di richiudere la breccia aperta dalle masse popolari con le elezioni del 4 marzo 2018.
Riprendiamo e portiamo più avanti la battaglia iniziata dai Partigiani diretti dal movimento comunista sulla scia della gloriosa rivoluzione sovietica, per la trasformazione dell’Itala in un nuovo paese socialista.