Firenze, 25.06.2020
La Segreteria Federale Toscana del P.CARC esprime la propria solidarietà ai compagni e alle compagne di Firenze Antifascista per la condanna subita in Cassazione; le sanzioni economiche comminate dai tribunali sono un deterrente aggiuntivo a quelle penali, per coloro che osano mettere in discussione lo stato di cose presente e nel caso per chi lotta contro gli scimmiottatori del fascismo. E’ un attacco che subiscono anche i lavoratori nei processi per licenziamenti illegittimi, costretti al medesimo pagamento delle spese processuali in caso di sentenza avversa: un “regalo” del governo Renzi, che mostra il carattere di classe di un provvedimento che per un operaio e uno studente è una bastonata, mentre per un ricco borghese rappresenta il fastidio di firmare un assegno.
Per rendere più concreta la solidarietà, ci rendiamo disponibili a organizzare insieme iniziative di dibattito sulla repressione e anche di raccolta economica; per quanto ci riguarda pratichiamo la linea di non pagare multe e sanzioni comminate dai tribunali borghesi, con l’unico obiettivo di colpire nelle condizioni di vita materiali le masse popolari e gli elementi avanzati che lottano per emanciparle dal giogo della borghesia imperialista. Questa è la linea che stiamo adottando rispetto alle multe per oltre 1500 euro comminate a quattro nostri compagni che il 25 aprile a Milano volevano rendere omaggio ai nostri partigiani, facendolo in sicurezza e con le precauzioni anti COVID che Confindustria non ha di certo adottato nelle fabbriche della Lombardia (e non solo) prima, durante e dopo la pandemia. Crediamo sia un argomento di cui discutere assieme per costruire un fronte solidale il più ampio possibile.
In conclusione, diciamo che la solidarietà deve essere data a chiunque andando oltre alle differenze ideologiche, organizzative e sindacali; a noi non importa se a essere colpiti sono lavoratori e delegati con tessere di sindacati di regime oppure militanti che adottano forme di lotta più o meno radicali. Le divisioni e le differenze fra buoni e cattivi le lasciamo alla borghesia e ai loro tirapiedi, noi diamo la nostra solidarietà di classe senza se e senza ma ad ogni proletario che con la sua pratica (non con le sue idee) lavora per cambiare il catastrofico corso delle cose e mette in discussione la direzione della società, non fa un passo indietro rispetto alla difesa degli interessi delle masse popolari e della classe operaia e alimenta la lotta di classe.
Vi mandiamo i nostri saluti comunisti e rinnoviamo l’invito a un incontro per discutere di questi temi, con voi e i compagni e le compagne che vorranno farlo.
La Segreteria Federale del P.CARC