Fare inchiesta per organizzarsi e mobilitarsi: l’inchiesta territoriale sull’ erogazione dei Bonus spesa, Bonus affitto e CIG della sezione di Roma del P.Carc
La fase 1 e la fase 2 dell’emergenza Covid- 19 sono finite ma “non è andato tutto bene” perché non andava bene niente neanche prima. Sappiamo che “nulla sarà più come prima” ma a questa constatazione i comunisti devono aggiungere un altro pezzo: “tutto può essere meglio di prima”. E’ per questo che la sezione di Roma del P.CARC ha ripreso la sua attività territoriale lanciando un inchiesta territoriale sull’erogazione dei Bonus spesa, Bonus affitto e Cig, rivolta agli abitanti del quartiere Don Bosco/Cinecittà.
In queste giornate di distribuzione dei questionari davanti la nostra sede di Via Calpurnio Fiamma 136 abbiamo parlato con tanti lavoratori, studenti, insegnanti, disoccupati e anziani che ci hanno raccontato quali sono stati e quali sono i problemi che stanno affrontando in questo periodo di emergenza.
Delle persone intervistate in pochi hanno ricevuto il Bonus spesa, nessuno fra i richiedenti che abbiamo intercettato ha ricevuto il Bonus affitto mentre la CIG è arrivata principalmente a chi l’ha avuta in anticipo dal datore di lavoro.
Abbiamo parlato con insegnanti e studenti che ci hanno raccontato le difficoltà incontrate con la didattica a distanza, la loro preoccupazione e rabbia per l’atteggiamento delle istituzioni che in questo periodo di emergenza hanno abbandonato i lavoratori della scuola addossando sulle loro spalle la responsabilità di garantire agli studenti il diritto di accedere all’istruzione. Abbiamo parlato con studenti che frequentano istituti professionali (di avviamento al lavoro) costretti durante l’estate a partecipare a stage formativi in video conferenza e che si domandano come potranno “imparare il mestiere” davanti allo schermo di un computer.
Abbiamo parlato con anziani e pensionati che in pochi mesi hanno visto un drastico peggioramento delle loro condizioni di vita e di salute, che aspettano da mesi di svolgere visite mediche e controlli, impoveriti dall’aumento dei prezzi dei generi alimentari e carichi del peso della cura dei nipoti che non vanno più a scuola o dei figli che hanno perso il lavoro.
Abbiamo parlato con tanti lavoratori che in maggioranza si sentono “miracolati” per non aver contratto il virus sul lavoro e per aver mantenuto il proprio salario. Il problema più sentito fra i lavoratori intervistati è stata l’assenza dei DPI sul posto di lavoro, la lotta che nelle prime settimane dell’emergenza hanno dovuto ingaggiare con padroni e padroncini senza scrupoli pronti a sacrificare la salute dei lavoratori in nome del profitto dell’azienda e che in molti casi hanno approfittato dell’emergenza per ridurre gli stipendi, compiere abusi e arbitri a scapito dei diritti contrattuali dei lavoratori.
A tutte quelli che abbiamo intercettato attraverso i questionari abbiamo spiegato che l’emergenza Covid 19 e la sua gestione criminale da parte delle istituzioni ha fatto esplodere e dilagare quei mille problemi che c’erano anche prima, quei mille problemi che hanno un’unica causa: il capitalismo. Non importa dunque se arriveranno o non arriveranno i soldi dagli strozzini dell’UE perché la soluzione dei nostri mali non è il capitale. La soluzione dei nostri mali è imparare a fare a meno dei capitalisti e del capitale, perché il modo di produzione capitalista è la sorgente dei nostri mali. Ci siamo nati e cresciuti e viene da lì la puzza che ci obbliga a portare le mascherine!
Il primo passo per imparare a fare meno dei capitalisti e del loro modo di produzione è quello di unire ciò che loro vogliono dividere, organizzare tutti quelli che non hanno modo di vivere dignitosamente e di sopravvivere nel capitalismo per imporre tutte quelle soluzioni che sono conformi agli interessi delle masse popolari. Questa è la strada principale per far in modo che tutto possa essere meglio di prima! Ogni sezione del Partito dei Carc lavora sul proprio territorio alla tessitura di questa tela di organizzazione e lotta dei lavoratori, degli studenti, degli anziani e di tutti i settori delle masse popolari. Qualsiasi contributo a questo lavoro è prezioso! Per contribuire e sostenere la nostra attività vieni a trovarci nei giorni di apertura della nostra sede di Roma. Ogni lunedi pomeriggio dalle 18.00 alle 20.30 e ogni mercoledì mattina dalle 10.00 alle 13.00!