Festeggiamo la seconda tappa della Settimana Rossa che va dal 25 aprile al Primo Maggio, la Festa dei Lavoratori!
In questi due mesi di epidemia COVID-19 è tornato prepotentemente alla ribalta chi manda avanti la società: dalle corsie degli ospedali, alle fabbriche fino alla logistica, la mobilitazione è stata continua per pretendere DPI, sanificazioni e sicurezza, imponendo al governo Conte 2, alla Confindustria e ai sindacati di regime la chiusura delle attività produttive non essenziali. Nessuno si azzarda più a dire castronerie sulla “scomparsa” della classe operaia, anzi i padroni di Confindustria con la loro furia di riaprire tutto hanno confermato questo ruolo sociale: senza lo sfruttamento dei lavoratori, il profitto diventa un castello di carta pronto a crollare sotto i colpi della crisi!
Infatti, l’epidemia ha affrettato un processo già in corso da tempo e giunto alla sua fase terminale: la seconda crisi per sovrapproduzione assoluta di capitale non lascia scampo al capitalismo e ai capitalisti che si dibattono nel disperato tentativo di rimandare la loro fine. E come nel Biennio Rosso e nella Resistenza, i lavoratori giocano un ruolo decisivo nel sempre più necessario cambiamento della società, nella costruzione di un governo di emergenza (il Governo di Blocco Popolare) che prenda immediatamente le misure necessarie a tutela degli interessi primari delle masse popolari.
E’ evidente che serve un governo di emergenza che adotti reali misure su salute e sicurezza nelle aziende e nelle strutture sanitarie, requisisca le produzioni “essenziali” come le acciaierie e quelle di materiale medico che non possono essere più lasciate all’arbitrio dei privati, riconverta quelle inutili o nocive. Serve un governo che, per garantire un lavoro utile e dignitoso a ogni adulto, abolisca il ricatto del precariato a cominciare dalla legge Fornero passando per il Jobs Act; fornisca un reddito di quarantena togliendo risorse a spese militari e grandi opere inutili e dannose.
Queste sono alcune delle misure che un simile governo deve e può prendere e lo imporranno le organizzazioni operaie e popolari che si stanno costituendo nelle aziende capitaliste e pubbliche, nei quartieri e fra gli studenti, i comitati di lotta per la difesa dell’ambiente e della salute; lo imporranno le Brigate di Solidarietà che hanno sopperito ai bisogni della parte più debole delle masse popolari lasciate all’abbandono dalle istituzioni che evidentemente le considerano “improduttive” e fra di loro ha mietuto migliaia di vittime per le negligenze, i ritardi e la disorganizzazione con cui è stata affrontata l’epidemia di COVID-19.
Nei prossimi giorni sarà fondamentale applicare il controllo operaio e dei lavoratori sulle condizioni che troveranno al rientro della “fase 2” e rifiutarsi di svolgere le mansioni se queste non sono applicate facendo intervenire il PISLL (Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei luoghi di lavoro) la stampa, istituzioni, consiglieri comunali e regionali, ma soprattutto le altre organizzazioni operaie e popolari per avvisare di quanto accade: basta giocare sulla nostra pelle per il profitto!
Festeggiamo il Primo Maggio invitando i lavoratori, gli operai e il resto delle masse popolari a non cedere alle misure da regime poliziesco imposte dal governo Conte 2 e riprendersi le assemblee sindacali, i presidi e le manifestazioni, adottando tutte le misure di sicurezza (mascherine, guanti, gel) ma senza cedere alla parola d’ordine reazionaria di “restare a casa” perché significa lasciare l’iniziativa in mano a chi ci ha condotto in questo baratro, a chi è asservito ai gruppi imperialisti UE, USA e sionisti, alla NATO e al Vaticano dimostrando, quotidianamente, quali sono gli interessi che tutela.
Che mille organizzazioni operaie e popolari nascano a difesa della salute e della sicurezza nei posti di lavoro, per impedire ogni manovra dei padroni su chiusure e ridimensionamenti!
Riprendere il cammino dei soviet in Russia, dei nostri partigiani e dei Consigli di Fabbrica per costituire un governo di emergenza e avanzare verso il socialismo: la soluzione definitiva alla crisi del capitalismo!
Partito dei CARC – Federazione Toscana