12 misure per far fronte all’emergenza Covid-19

Operai, lavoratori, studenti!
Bisogna urgentemente far fronte in modo efficace e risoluto all’emergenza sanitaria in corso e alle emergenze economiche, sociali e politiche che continueranno anche quando l’epidemia da Covid-19 sarà superata.
Bisogna difendere con ogni mezzo il tessuto produttivo del paese, i posti di lavoro e i diritti dei lavoratori: chiusure, delocalizzazioni, precarietà e disoccupazione erano un’emergenza già prima dell’epidemia.
Bisogna urgentemente rompere con tutti i trattati, gli accordi, le condizioni capestro che sottomettono il nostro paese alla UE e agli USA e collaborare con i paesi che si mostrano solidali e aperti alla collaborazione come Cina, Cuba, Venezuela, Iran, ecc.
Bisogna urgentemente porre rimedio ai danni prodotti dal governo Conte 2 e dallo stuolo di affaristi a capo delle Regioni, che aggravano i disastri prodotti dai governi di Larghe Intese tra Berlusconi-Lega e PD.

Serve un governo di emergenza popolare
Che prenda le misure necessarie a fare fronte efficacemente e nell’interesse delle masse popolari alla crisi sanitaria, economica e sociale prodotta dal Covid-19
Deciso e capace di far fronte all’emergenza attuando questi provvedimenti urgenti

  1. Assunzione immediata e con procedura d’emergenza del personale sanitario necessario alla cura dei contagiati e degli altri malati, stabilizzazione di tutto il personale precario, integrazione del personale di Emergency, di Medici Senza Frontiere e di altre organizzazioni simili operanti nel nostro paese.
  2. Requisizione senza indennizzo degli ospedali privati e degli edifici vuoti di proprietà delle grandi immobiliari, del Vaticano, delle Congregazioni e Ordini religiosi e dei ricchi, impiego degli ospedali e di tutte le risorse sanitarie delle Forze Armate, riapertura dei presidi ospedalieri chiusi, uso degli edifici vuoti a disposizione dello Stato, delle Regioni, dei Comuni e di altri enti pubblici per allestire in tempi rapidi reparti di terapia intensiva e posti letto
  3. Conversione, organizzata su scala nazionale e con una visione d’insieme, delle aziende che possono facilmente produrre presidi per la cura dei malati, per la protezione del personale sanitario negli ospedali e per la prevenzione dei contagi nelle aziende e nelle zone d’abitazione
  4. Sanificazione – con frequenza decisa in base al rischio di esposizione al contagio – di ospedali, aziende, supermercati, farmacie e altri centri di distribuzione di beni e servizi essenziali, strutture residenziali per anziani, disabili, carceri, campi di concentramento degli immigrati e di tutte le strutture e luoghi d’abitazione e lavoro, strade e mezzi di trasporto
  5. Distribuzione alla popolazione e fissazione amministrativa dei prezzi a cui vengono venduti i presidi sanitari e dispositivi di protezione individuale (DPI)
  6. Garanzia di salario dignitoso e condizioni di lavoro sicure a chi continua a lavorare per produrre beni e servizi necessari, blocco dei licenziamenti, stabilizzazione dei precari e nuove assunzioni a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
  7. Chiusura temporanea delle aziende finché la loro produzione non diventa indispensabile per la popolazione, garanzia di salario pieno ai lavoratori per tutto il tempo in cui le aziende restano ferme, blocco dei licenziamenti e prolungamento dei contratti precari.
  8. Integrazione delle produzioni essenziali svolte da lavoratori autonomi e assegnazione di un reddito dignitoso e sospensione di tasse, mutui, ecc. per i lavoratori autonomi che non svolgono attività essenziali.
  9. Mobilitazione dei disoccupati con assegnazione di un salario e, su base volontaria, dei lavoratori delle aziende temporaneamente chiuse, degli studenti che hanno superato la maggior età e dei pensionati in buona salute, per svolgere le attività necessarie alla lotta all’epidemia.
  10. Indulto per i detenuti sociali e loro assegnazione a lavori utili per far fronte all’epidemia, con assegnazione di un salario e di un’abitazione a chi ne è privo; lo stesso per i migranti attualmente reclusi in centri comunque denominati.
  11. Sospensione degli sfratti a tempo indeterminato, assegnazione di un’abitazione dignitosa a chi ne è privo o vive in abitazioni insalubri e che non garantiscono dal contagio.
  12. Mobilitazione delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate per i controlli negli ospedali e nelle aziende, per impedire speculazioni e usura, per i lavori utili a far fronte all’epidemia, integrazione con Brigate di Solidarietà.

Queste sono le misure necessarie per fare fronte alla situazione.
Costituire un governo di emergenza che attua queste misure è l’obiettivo che il Partito dei CARC persegue e su cui chiama a convergere gli operai, i lavoratori, gli organismi popolari, le organizzazioni e i partiti comunisti, i progressisti, i patrioti e tutti quelli che si dicono di sinistra.
Sei d’accordo con l’attuazione di queste misure?
Contattaci – tel. 02.26.30.64.54 – email carc@riseup.net

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