Lettera aperta della sezione di Prato
ai lavoratori della sanità,
ai cittadini,
ai consiglieri comunali e regionali che vogliono mettersi dalla parte delle masse popolari,
agli attivisti, compagni, esponenti sindacali
Nei giorni scorsi la stampa locale ha riportato la notizia di tamponi a disposizioni delle strutture private del territorio e messi in vendita. Il sindaco e la Regione Toscana si sono mossi per bloccare le procedure di analisi per i tamponi all’interno dei laboratori e hanno precisato che i tamponi fatti nell’ambito privato non avranno validità ai fini di ulteriori analisi; Rossi ha poi aperto alla possibilità di un accordo con il privato.
Quei tamponi non vanno bloccati e lasciati in attesa, ma requisiti e messi a disposizione (senza accordi e laute convenzioni per curare i profitti dei privati) dei lavoratori della sanità!
L’emergenza sanitaria, economica e politica ha messo a nudo e ha fatto esplodere i mille problemi e le mille emergenze che esistevano anche prima. È emerso in tutta la sua evidenza lo sfacelo in cui da decenni versa il Sistema Sanitario Nazionale e gli ospedali sono diventati veicolo di contagio anziché argine al virus. Gli ospedali sono trincee, le fabbriche e gli uffici sono luoghi di contaminazione di massa, le case sono diventate prigioni per i cittadini e le carceri mattatoi per i detenuti. A fronte di misure parziali le strade sono pattugliate da polizia ed esercito e agli anziani, a quei pensionati che con il lavoro di una vita hanno contribuito a costruire quello che c’è di positivo in questo paese, è riservata oggi una vita in isolamento per la paura del contagio o la morte in solitudine.
La classe dominante ha sprofondato la società in una situazione in cui i piagnistei e le rivendicazioni non servono a niente.
Bisogna urgentemente porre le basi per gestire in modo democratico, solidale, efficace e risoluto l’emergenza sanitaria in corso e le emergenze economiche e politiche che continueranno e si aggraveranno anche dopo che l’emergenza sanitaria dovuta alCovid-19 sarà superata.
Lavoratori della sanità
Non mettete la vostra salute, quella delle vostre famiglie, di tutte le masse popolari della città nelle mani del governo, della regione e del sindaco. Loro sono quelli che hanno portato il SSN a essere quello che è oggi e a mettervi nelle condizioni di lavoro in cui siete!
Solo voi avete l’interesse di applicare le misure che servono a tutelare la vostra salute e la vostra sicurezza! Siete voi che potete prendere in mano le sorti del SSN e del diritto alla salute!
Dicono che non ci sono i tamponi e strumenti per poterli effettuare ma poi i tamponi sbucano e anche i laboratori dove analizzarli, solo che sbucano a pagamento, come merce su cui speculare!
Quello che nel concreto potete fare da subito è:
- mappare e rendere pubblica la mappatura per capire quanti sono e dove sono i tamponi che possono essere impiegati per il personale sanitario sul territorio! Quanti e dove sono i presidi, le strutture, i laboratori che potrebbero essere usati a tal fine, sia privati che pubblici, e da adibire immediatamente a questo uso! In questo potete prendere esempio dalla Consulta di Napoli (https://www.carc.it/2020/03/22/napoli-dove-sono-i-posti-letto-che-mancano-per-affrontare-lemergenza-covid-19/). In questo lavoro potete legarvi a tutti gli utenti del SSN che stanno pagando l’emergenza sulla propria pelle!
- Fate appello ai vostri colleghi del privato perché si rifiutino di eseguire tamponi a pagamento e organizzate insieme una giornata per il “tampone sociale”, uno sciopero al rovescio coordinato in cui i lavoratori della sanità privata forniscano il tampone gratuitamente ai lavoratori della sanità pubblica. Le esperienze a cui potete attingere, anche in questo caso, sono varie come l’esperienza del ticket sociale (https://www.carc.it/2017/11/09/italiamedicina-democratica-napoli-dallo-sciopero-generale-diffondere-il-ticket-sociale-in-tutto-il-paese/).
In questo modo costruirete nella pratica la soluzione all’emergenza, farete pressione sull’amministrazione locale perché prenda tutte le misure in suo potere e porrete fine alla narrazione che vi vede angeli o martiri.
Sindaci del distretto sanitario, consiglieri comunali e regionali
Fate quanto è in vostro potere per requisire i tamponi e tutte le strutture sanitarie private ai fini della risoluzione dell’emergenza!
In questa emergenza sanitaria, economica e politica schieratevi dalla parte delle masse popolari!
I poteri che avete per farlo sono molti: l’articolo 41 della Costituzione legittima alla requisizione, senza indennizzi, delle strutture private che non siano destinate al benessere collettivo, in questa fase è evidente quanto questo non accada con le strutture sanitarie private e con i tamponi fatti privatamente; convocate immediatamente un incontro straordinario con il dirigente dell’ASL del distretto per destinare i tamponi a disposizione delle strutture private a favore dell’ASL; fate pressioni sulla Regione Toscana affinché prenda misure atte a tutelare la salute dei lavoratori della sanità requisendo dal privato, oppure fatelo direttamente usando le vostre relazioni, la vostra visibilità e i vostri poteri. Le masse popolari vi sosterranno!
Mettersi al servizio della masse popolari significa rompere con consuetudini, diktat e poteri forti e significa usare tutti i poteri di cui disponete per perseguire il benessere della collettività e non quello degli speculatori!
Compagni
L’emergenza sanitaria, economica e politica ha portato alla luce del sole una situazione già al collasso. La lotta per un vero SSN deve essere appoggiata e promossa in ogni forma! L’emergenza sanitaria è esplosa in modo dirompente in un contesto in cui convivevano altre emergenze (devastazione dell’ambiente, disoccupazione e precarietà, degrado morale e intellettuale), ognuna delle quali non aveva e non ha soluzione nell’ambito della società capitalista.
Non è il momento di aspettare ma dipromuovere, ovunque e con ogni mezzo, l’organizzazione, il coordinamento e la mobilitazione delle masse popolari. Bisogna sviluppare un fronte quanto più ampio possibile in cui convogliare tutte le forze a sostegno di questa lotta e a sostegno dei lavoratori della sanità pubblica, messi a tacere dal pesante ricatto del vincolo di fedeltà aziendale! Bisogna supportare quei lavoratori e fare pressione con ogni mezzo sulla Regione e sul Governo nazionale affinché vengano prese immediatamente tutte le misure necessarie o attuare direttamente quelle che è possibile, che abbiamo la forza di attuare attraverso la mobilitazione dei lavoratori e del resto delle masse popolari per requisire le strutture sanitarie private e riaprire quelle chiuse! Farsi garanti del diritto dei lavoratori della sanità di organizzarsi e vigilare sul proprio posto di lavoro e per la tutela del diritto alla salute.
I tamponi non devono essere bloccati ma messi a disposizione dei lavoratori della sanità senza accordi e indennizzi!
Non è il momento di aspettare “come si metteranno le cose”, non dobbiamo affidarci a padroni, speculatori e affaristi!
Per una situazione di emergenza servono misure di emergenza! Andrà tutto bene solo con l’organizzazione e la mobilitazione operaia e popolare per imporre le misure d’emergenza che servono!
7 APRILE – GIORNATA MONDIALE DELLA SALUTE – MOBILITIAMOCI PER UN NUOVO E VERO SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE