Massa, 05.04.2020
Nelle scorse ore gli organi di informazione locali hanno rilanciato una lettera “… sottoscritta da Lavoratori del Nuovo Pignone e dell’Indotto” che qui rilanciamo http://www.voceapuana.com/massa-carrara/economia/pignone-allarme-dei-dipendenti-qui-si-aggirano-i-decreti-per-attivita-non-indispensabili-27098.aspx e della quale invitiamo a darne la massima diffusione.
L’iniziativa di questi lavoratori è importante perché:
- Denuncia apertamente una situazione di pericolo per la salute pubblica dal momento che viene sostanzialmente aggirato il decreto mantenendo attività lavorative che non sono indispensabili. Quindi anteponendo il profitto dei padroni alla salute dei lavoratori e di conseguenza della collettività dato che i lavoratori sono anche madri, padri, figli che la sera rientrano a casa, che fanno la spesa, ecc ecc.
- Squarcia un velo di ipocrisia attraverso il quale l’azienda, sempre celere nel propinare comunicati stampa per rasserenare i lavoratori e la città, tenta di dipingere un quadro nel quale vigono il rispetto delle regole e vi è un totale assenso da parte dei lavoratori all’operato aziendale. Un totale assenso, aggiungiamo noi, costruito a suon di pressioni e di ricatti più o meno velati per ridurre i lavoratori al silenzio (questo è quello che si raccoglie parlando con i lavoratori impiegati nelle decine di ditte che orbitano intorno a questo mondo).
- Costituisce un esempio per tutti gli altri lavoratori di altre aziende che si trovano in situazioni analoghe.
Nell’esprimere la nostra solidarietà a questi lavoratori li invitiamo a non abbassare la guardia e a denunciare pubblicamente, avvalendosi di ogni mezzo, quanto sta accadendo nelle aziende.
“Andrà tutto bene” è uno slogan per ingenui o per mentitori. La realtà è che: passata la crisi sanitaria (con il corollario di sofferenze per le masse popolari dovute non principalmente al virus in sé ma alla gestione capitalistica della società), i padroni e il resto della classe dominante cercheranno di approfittare della situazione per erodere fino in fondo ciò che resta delle conquiste di civiltà e benessere che le masse popolari erano riuscite ad imporre a partire dalla seconda metà del secolo scorso, in particolare con la Resistenza Antifascisca della quale ci accingiamo a celebrarne il 75° anniversario e delle successive lotte.
La realtà è un’altra!
“Andrà tutto bene” se i Lavoratori delle aziende private e pubbliche iniziano ad organizzarsi e a coordinarsi fra loro, a far sentire la propria voce e a coordinarsi con gli altri settori delle masse popolari su cui verrà scaricato il peso della crisi (piccole partite IVA, stagionali, disoccupati, ecc) e con le centinaia di comitati, reti, associazioni che si occupano di difesa dei beni comuni (sanità, scuola, ambiente, ecc) per imporre misure di emergenza che abbiano al centro la parola d’ordine: Nessun elemento delle masse popolari deve essere lasciato solo!