FAR VALERE SENZA SE E SENZA MA I DIRITTI DI SCIOPERO, MANIFESTAZIONE E ASSEMBLEA: PRIMA LA SALUTE E I DIRITTI DEI LAVORATORI!
Abbiamo già denunciato il clima insostenibile che si sta vivendo negli ultimi giorni a Modena e provincia e oggi è stato un nuovo capitolo del trasformare, da parte dei padroni, l’”emergenza Coronavirus” in un’occasione per portare più a fondo la guerra che ci muovono: infatti, nel primo pomeriggio, durante un picchetto all’Emiliana Serbatoi a Campogalliano (MO) 8 operai e il coordinatore del SI Cobas provinciale, Enrico Semprini, sono stati tratti in fermo dalla Polizia e portati in Questura dove sono stati denunciati per aver violato il decreto emergenziale, per violenza privata e manifestazione non autorizzata. Contemporaneamente, sono arrivate le denunce anche agli operai che ieri hanno manifestato davanti alla OPAS – ITALCARNI di Carpi (MO) per denunciare l’omicidio del loro collega Samuel. A questa stretta repressiva bisogna far sentire tutta la nostra voce e far valere tutta la nostra forza.
Ebbene, a tutti loro va la nostra incondizionata solidarietà e il nostro pieno sostegno: chiamiamo tutti a prendere posizione pubblica contro le denunce e a contribuire nel rigettare questi infami attacchi perché chi veramente mette a rischio la salute dei lavoratori sono i padroni sciacalli e chi, al loro servizio, denuncia e reprime anche di fronte alla morte di un operaio assassinato dal profitto!
La Questura di Modena ha sempre risposto con abnegazione ai fischi dei padroni e quindi è responsabile tanto quanto i padroni stessi della grave situazione repressiva ma la risposta della classe operaia è forte e non si fa attendere, in tutto il territorio nazionale: sviluppiamo un ampio fronte di solidarietà, qui e ovunque!
È ora di farla finita con il “sistema Modena”, promuoviamo organizzazione e coordinamento, mettendo al centro gli interessi collettivi di classe!
NO ALLO STATO DI POLIZIA!
FERMARE LE PRODUZIONI NON NECESSARIE AD AFFRONTARE L’EMERGENZA!