Già prima dell’epidemia di coronavirus la situazione nelle carceri italiane era di emergenza (condizioni igienico sanitarie estremamente precarie con un sovraffollamento che nel carcere di Bologna è del 180% mentre nelle altre carceri si aggira sul 120%). L’epidemia di coronavirus e la gestione che ne sta facendo il governo Conte 2 hanno effetti devastanti tanto sulla popolazione carceraria che non.
Si rischia un numero altissimo di contagiati non solo nelle prigioni (tra detenuti), ma anche fuori (polizia penitenziaria, infermieri, avvocati, magistrati che vi entrano, sono vettori all’esterno e all’interno dell’infezione), con conseguenze gravissime sul sistema sanitario nazionale già al collasso. Non prendere misure urgenti per svuotare subito le carceri (in Iran è stato già fatto) significa da parte dello Stato italiano non solo abbandonare i detenuti (che formalmente ha in consegna “per rieducare” e “riconsegnare alla società”) al loro destino, ma significa anche assumere un atteggiamento di completa irresponsabilità circa la sorte dell’intera popolazione.
A seguire pubblichiamo un appello firmato da decine di avvocati, giuristi, Garanti dei Diritti dei detenuti, associazioni e inoltrato oggi alle autorità competenti perché adottino immediatamente le uniche misure idonee a limitare il contagio.
Invitiamo tutti a sottoscrivere l’Appello e a promuoverlo attraverso i propri canali.