[Milano]La vera emergenza? Sanità pubblica e lavoro utile e dignitoso per tutti! Non facciamoci dettare l’agenda dal Coronavirus: mantenere iniziative e scioperi e sostenere chi non le annulla!
La Federazione Lombardia-Piemonte del Partito dei CARC esprime il proprio sostegno e la propria solidarietà a tutti i compagni e compagne, i comitati e liberi cittadini che hanno deciso di non rimandare a “data da destinarsi” le iniziative in cantiere, in attesa di un via libera da parte di governo e autorità locali nella gestione dell’”emergenza Coronavirus”. Nelle ultime ore sono state confermate alcune delle iniziative e mobilitazioni, tra cui quelle per la Giornata Internazionale della Donna, nonostante il “fermo invito” a non scioperare per tutto il mese di marzo da parte della Commissione di Garanzia per lo sciopero.
A
Napoli
e Firenze
Non Una Di Meno terrà comunque le manifestazioni già previste per
l’8 Marzo; a Milano la Casa del Popolo ospiterà il reading di
poesie e l’aperitivo in solidarietà con Rosalba Romano e Nicoletta
Dosio; lo Slai
Cobas per il sindacato di classe
e la RSU
FIOM dell’Electrolux di Forlì
hanno proclamato lo sciopero per il 9 marzo, in occasione dello
sciopero nazionale femminista; altre iniziative si stanno mantenendo
in tutta Italia, a fronte degli attacchi dei padroni ai lavoratori:
oggi gli operai della ex
GKN di Carpenedolo (BS) stanno scioperando,
così come nei giorni scorsi hanno fatto gli operai della logistica e
i precari
di Milano che hanno manifestato davanti alla Prefettura
per rivendicare un “reddito di quarantena”.
Il
vero pericolo non è il Coronavirus di per sé, ma è lo stato della
sanità pubblica: il Sistema Sanitario Nazionale è un colabrodo e
dopo decenni di tagli è al collasso e non è in grado di garantire
il livello richiesto in situazioni di questo genere. La direzione
della salute pubblica è in mano alla speculazione e le misure
adottate in queste settimane sono contraddittorie e irrazionali:
perché non salvaguardare le persone veramente a rischio (i dati
diffusi dalla stampa ci dicono che la maggior parte dei contagiati
sono asintomatici!) e, se è vero che siamo in emergenza, perché il
governo non pretende l’utilizzo delle strutture private? Che senso
ha chiudere le scuole e non le aziende? Perché vietare gli scioperi
ma tenere aperte le aziende? Se le aziende rimangono aperte allora si
può scioperare!
In
ogni caso, ciò che è rimasto del Sistema Sanitario Nazionale
pubblico è l’unico vero baluardo del diritto alla salute per le
masse popolari e quindi va difeso, rafforzato e sviluppato ed è su
questo che si devono principalmente concentrare gli sforzi,
organizzandosi come lavoratori e utenti.
Le
scelte di mantenere le iniziative non sono date dall’avventurismo,
spregiudicatezza o ribellione fine a se stessa, ma sono ben
ponderate: la diffusione del virus non può essere certo aggravata
dalle iniziative e mobilitazioni! Le ordinanze e i decreti di questi
giorni, di fatto, scaricano l’”emergenza” sulle spalle dei
lavoratori, mantengono intatto il profitto delle aziende capitaliste
e ne approfittano per alimentare l’intossicazione, diffondendo il
panico, e per imporre misure restrittive che nulla c’entrano con
l’emergenza sanitaria, come la sospensione degli scioperi previsti
per il mese di marzo, appunto. Sospendono la vita aggregativa e
sociale delle masse popolari, mentre le aziende continuano a
produrre, costringendo i lavoratori a prendere mezzi affollati
(Trenord ha preso la scusa del Coronavirus per tagliare varie corse
di treni) o a lavorare a stretto contatto tra loro, ma senza
protezioni; creano disagi per le famiglie con figli a causa delle
scuole chiuse ma mantengono la “libertà” di affollare i centri
commerciali che al contrario restano aperti e possono promuovere
eventi pubblici; costringono alcune categorie di lavoratori (come
commercio e turismo) a ferie o malattia forzate o addirittura a stare
a casa senza stipendio, come nel caso dei precari.
La
guerra contro i lavoratori procede nonostante il Coronavirus, anzi
strumentalizzandolo: un esempio su tutti è Alitalia che ha chiesto
la cassa integrazione per 4.000 dipendenti, procedendo così con lo
smantellamento dell’azienda a danno dei lavoratori.
Pensare
di aspettare e vedere cosa succede vuol dire affidarsi agli stessi
che negli ultimi anni non hanno fatto nulla per affrontare e
risolvere le vere emergenze: nel nostro paese i morti sul lavoro sono
più di 1300 all’anno – già 155 dall’inizio del 2020 – e quelli
per inquinamento sono stati 84.400 nel 2012. Allo stesso tempo non si
ferma la repressione contro chi si organizza nei territori e contro
gli abusi: in questi giorni è stato arrestato un altro NO TAV e ne
sono stati denunciati altri 33; il 22 aprile è stata fissata
l’udienza di Rosalba in Cassazione. Inoltre, il “Coronavirus” è
occasione di speculazione, non tanto su disinfettanti e mascherine,
quanto nei “giochi” finanziari, dove si scommette sull’andamento
del virus bruciando miliardi di euro.
I
padroni non si fermano nella loro guerra contro i lavoratori, ma
pretendono che i lavoratori “si fermino”, appellandosi all’”unità
nazionale” per continuare a massacrarli e avvelenarli.
Quindi, vi aspettiamo sabato 7 marzo dalle ore 18.30 all’iniziativa “Sebben che siamo donne… Storie per un comune cammino verso l’emancipazione” che ospiteremo alla Casa del Popolo, sede a Milano del nostro Partito: un reading di poesie, brani e citazioni da libri e un aperitivo in solidarietà con la nostra compagna Rosalba Romano, infermiera precaria colpita dalla repressione per il suo impegno contro gli abusi in divisa. Vi aspettiamo anche domenica 8 Marzo alle mobilitazione che si terranno in città e nel quartiere di Zona 2: per una giornata di solidarietà e mobilitazione per tutte le donne delle masse popolari, per la loro emancipazione, per conquistare ed estendere nuovi diritti, per Rosalba Romano e Nicoletta Dosio colpite dalla repressione, per sostenere la battaglia per l’attuazione della Costituzione.
Altre
iniziative vi verranno comunicate nei prossimi giorni.
Non facciamoci dettare l’agenda dal Coronavirus: mantenere iniziative e scioperi e sostenere chi non le annulla!