Cari compagni,
la campagna Primo Assalto al Cielo si sta concludendo e volevo condividere alcune considerazioni sull’ultima iniziativa fatta a Firenze.
Il 18 dicembre, presso il circolo ARCI “Il Campino”, si è svolta la lettura collettiva dell’articolo de La Voce 63 “Il Biennio Rosso in Italia e la forma della rivoluzione socialista oggi”, organizzata dalla Federazione Toscana. L’iniziativa era stata preparata nell’ambito del Lavoro Giovani metropolitano. Erano presenti due studenti del nuovo collettivo Sputnik del Liceo Da Vinci, due studenti del collettivo Kita dell’Istituto di Agraria oltre ad alcuni membri e collaboratori del Partito. L’iniziativa è stata aperta con la presentazione della rivista La Voce, che ci ha permesso di spiegare cos’è il (nuovo)PCI e la sua combinazione con il P.CARC. Nella prima parte della lettura abbiamo analizzato in particolare le caratteristiche che, secondo Lenin, definiscono una situazione rivoluzionaria, cercando dei riferimenti nella situazione attuale. Altri argomenti toccati sono stati la rivoluzione socialista nei paesi imperialisti, il Biennio Rosso, la Resistenza e il movimento degli anni ’70 (che per il nostro paese hanno rappresentato l’espressione massima del movimento rivoluzionario); gli Arditi del Popolo e la lotta tra le due linee nel PCI; le similitudini tra la prima crisi per sovrapproduzione assoluta di capitale e quella in cui oggi siamo immersi.
I giovani sono rimasti particolarmente colpiti dal livello di mobilitazione che la classe operaia e le masse popolari sono state capaci di esprimere nei periodi storici trattati e che si è concretizzata ad esempio nelle occupazioni delle fabbriche (e la loro difesa da parte degli operai armati) o nell’esproprio dei terreni ai grandi latifondisti. Li ha impressionati soprattutto scoprire che Firenze era tra le città al centro di queste mobilitazioni. Due di loro, in particolare, hanno mostrato una sana adesione identitaria che li ha portati a riconoscere il ruolo positivo assunto dai primi paesi socialisti e questo conferma che, nonostante la martellante propaganda denigratoria sull’URSS e la Repubblica Popolare Cinese portata avanti anche nelle scuole, il lascito di quelle esperienze è sedimentato nei cuori e nelle menti di più generazioni.
Per tutti i presenti è stato poi importante confrontarsi sulla erronea concezione delle rivoluzioni che “scoppiano” così come sull’idea sbagliata che la scuola può essere “cambiata” attestandosi unicamente alle grandi manifestazioni di piazza. Sono concetti importanti da fissare per mettersi invece nell’ottica di “costruire” percorsi dal basso, di organizzarsi a partire dal posto in cui si abita, si lavora o si studia. In più il Biennio Rosso (come le altre esperienze rivoluzionarie su citate) insegna che serve un partito comunista all’altezza dei suoi compiti, per dirigere la classe operaia e il resto delle masse popolari verso il socialismo.
L’utilizzo della rivista del (nuovo)PCI ci ha aiutato sicuramente a entrare maggiormente nel merito del partito comunista di cui oggi c’è bisogno.
Come elemento di bilancio, utile per le iniziative future, c’è che occorre soffermarsi di più nello spiegare che esiste già, e il (nuovo)PCI ha chiarito qual è, una strategia per contrastare la mobilitazione reazionaria, abbattere il capitalismo e arrivare a costruire il socialismo nel nostro paese (strategia della Guerra Popolare Rivoluzionaria che mancava nel Biennio Rosso). Questo è importante, per non limitarsi a celebrare “i bei tempi passati”, ma per riprendere e assimilare gli insegnamenti che da essi traiamo per comprenderne limiti e gli errori e arrivare così a superarli.
L’iniziativa è stata estremamente importante per incentivare l’alfabetizzazione storica dei giovani che vi hanno partecipato, ma è stata altresì utile ai fini dello sviluppo del lavoro organizzativo: ci ha permesso infatti di conoscere, e far conoscere tra loro, altri studenti, di scambiarci contatti e ragionare sulle collaborazioni possibili fra i diversi collettivi di cui facciamo parte. Continueremo sicuramente a organizzare iniziative simili.
LM, Firenze