PROFITTI MILIONARI AGLI AGNELLI – ELKANN,
FABBRICHE CHIUSE, MORTI E FERITI TRA GLI OPERAI:
ECCO COS’È IL WORLD CLASS MANIFACTURING (WCM),
L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO NELLE AZIENDE ex FIAT!
Il WCM spiegato da un operaio FCA di Cassino (dal libro “Oltre i cancelli” di Delio Fantasia)
Faccio un piccolo esempio per capirci meglio: supponiamo che io sia addetto al montaggio delle spazzole tergicristallo e per svolgere le operazioni debba prelevare le spazzole da un contenitore e fissarle al parabrezza dell’automobile; ebbene, il professor Hajime Yamashina consiglia di avvicinare il più possibile il cassone con il materiale da montare e mantenerlo sollevato da terra ad altezza d’uomo, in modo che il lavoratore compia meno passi e meno piegamenti durante l’intera giornata, e in questo caso si risparmiano svariati centesimi di secondo a lavorazione. Fin qui nulla da ridire, se non fosse che il tempo risparmiato con questo correttivo non equivale a un minor sforzo per il lavoratore, ma deve essere impiegato per compiere altre operazioni, tipo montare anche lo specchietto retrovisore, in modo da essere totalmente saturo. Per il lavoratore, quindi, non si tratta di un minore sforzo, ma di un netto aumento del numero delle lavorazioni da compiere. Ora provate a moltiplicare il tempo risparmiato con questo banale espediente, ovvero avvicinare di un metro il cassone con il materiale da montare, e oplà, si perdono in un sol colpo un centinaio di posti di lavoro. Loro la chiamano ottimizzazione dei tempi e taglio agli sprechi, ma in realtà è solo un modo per aumentare la capacità produttiva con tagli dei tempi e del personale.
OPERAI, I MORTI SUL LAVORO NELLE AZIENDE DEGLI AGNELLI-ELKANN NON SONO UNA TRISTE FATALITÀ! SONO IL PRODOTTO DELLA SATURAZIONE DEI TEMPI DI LAVORO E DEI RITMI INSOSTENIBILI DETTATI DAL WCM!
IL SISTEMA WCM SI PORTA VIA LA VOSTRA SALUTE E PERFINO LA VOSTRA VITA PER ARRICCHIRE LE TASCHE DEL PADRONE CHE REINVESTE GLI UTILI IN DELOCALIZZAZIONI E LUSSI DI FAMIGLIA!
RIBELLARSI AL WCM È GIUSTO, ORGANIZZARSI È NECESSARIO!
NON SONO I PADRONI AD ESSERE FORTI, SONO GLI OPERAI CHE DEVONO ORGANIZZARSI PER FAR VALERE LA LORO FORZA!
Un lavoro dignitoso è un lavoro in sicurezza
“Lavorare in sicurezza al primo posto”. Così recita, sulla carta, il primo dei dieci principi del WCM con cui la dirigenza delle aziende del gruppo Agnelli-Elkann cerca di indottrinarvi ad un’organizzazione del lavoro che è il contrario di lavorare in sicurezza. Ma dietro la patina dorata che vi viene descritta nei corsi di formazione si cela tutta un’altra realtà: una realtà fatta di delocalizzazione delle produzioni, di accumulo di cassa integrazione e soprattutto di intenso sfruttamento della vostra forza lavoro, costi quel che costi, anche a prezzo della vostra salute e della vostra vita.
Il mese di ottobre ‘19 ha squarciato il velo del “favoloso mondo FCA” descritto dalle dirigenze delle aziende ex FIAT e di quei sindacati che gli reggono il gioco. L’1 ottobre ’19 alla FCA di Cassino (Frosinone, Lazio), reparto manutenzioni, è morto Fabrizio Greco, schiacciato tra due presse. Il 26 ottobre ’19 alla SEVEL di Atessa (Chieti, Abruzzo), è morta Antonietta Cadoni, a causa di un malore mentre era a lavoro sulle linee dello stabilimento numero 1 per produttività e danni fisici arrecati agli operai. Il 29 ottobre ’19 alla MOPAR di None (Torino, Piemonte) è morto un altro operaio, anch’egli colto da malore mentre era in produzione.
Negli stabilimenti ex FIAT la sicurezza è al primo posto dei diritti negati agli operai! Non un quattrino viene investito in assunzioni e nel miglioramento degli standard di sicurezza degli stabilimenti. È la filosofia WCM: estendere all’estremo lo sforzo richiesto ad ogni operaio per il “bene dell’azienda”, cioè per i profitti degli Agnelli-Elkann… a cui non mancano di certo i soldi quando si tratta di fare la fusione con PSA/Peugeot, dilapidare miliardi per impreziosire i giocattoli di famiglia, acquisire gruppi editoriali come fatto di recente con GEDI, moltiplicare speculazioni finanziarie in giro per il mondo!
Operai non rassegnatevi, operai organizzatevi! Organizzarsi per imporre il controllo operaio su tempi e ritmi di lavoro, perché di lavoro non si muoia e non ci si infortuni come avviene oggi. Organizzarsi per prevenire le mosse dell’azienda che con una mano peggiora le condizioni di lavoro e di sicurezza e con l’altra delocalizza la produzione all’estero. Fare come hanno fatto i vostri nonni e i vostri padri con i Consigli di Fabbrica nell’Autunno Caldo del 1969. Oggi come allora negli stabilimenti ex Fiat potete e dovete organizzarvi per far valere la vostra forza e, questa volta, per andare fino in fondo.
10-100-1000 Consigli di Fabbrica! Le organizzazioni di operai sono la premessa per difendere il diritto a lavorare in sicurezza, per costituire un governo di emergenza popolare che rimedi da subito almeno agli effetti peggiori della crisi, per instaurare il socialismo. Non importa in quanti si è all’inizio in una fabbrica. Non importa quante sono le fabbriche in cui si inizia. Il Partito dei CARC sostiene e organizza ogni operaio che si mette su questa strada, che decide di prendere in mano il proprio futuro!