[Toscana] Chi semina ruspe raccoglie sputi. Sulla contestazione al sindaco di Massa Francesco Persiani e al suo assessore Veronica Ravagli

Con la presente nota esprimiamo la nostra solidarietà incondizionata ai compagni e le compagne che hanno contestato, lo scorso 30 novembre, il sindaco di Massa Persiani e l’assessora Veronica Ravagli in occasione della “sobria” cena di finanziamento della Lega. Rifiutiamo da subito la divisione nel nostro campo, il campo delle masse popolari, fra “buoni e cattivi” che contestano la Lega e Salvini: manovra subito scattata ed immediatamente accolta dal PD. I professionisti della dissociazione infatti si distinguono per la vicinanza al campo della destra a cui danno solidarietà incondizionata “contro la violenza”, allo stesso modo in cui si schierarono la scorsa primavera al fianco della Lega e delle forze dell’ordine, che caricarono ripetutamente e pesantemente i lavoratori, i giovani e compagni che intendevano contestare la parata di Salvini in piazza della Repubblica. Ma non è del PD che vogliamo parlare, anche se ci sarebbe molto da dire a partire dalle misure reazionarie del governo M5S-Lega come i decreti Sicurezza che il Conte II non ha minimamente toccato.

Vogliamo parlare invece della giunta Persiani e di quanto sta facendo nella sua città, evidentemente anche a Firenze è giunta voce di cotanta azione politica del carrozzone della destra: anche qui tutto armoniosamente unito, nonostante la Lega a livello nazionale millanti differenze sostanziali da FI e dai fascisti di Fratelli d’Italia.

Vogliamo parlare di consiglieri comunali come il leghista Frugoli, che non risparmia post su FB minacciosi contro i comunisti con foto in cui si vedono file di coltelli, o chiede l’intervento delle ruspe e delle forze dell’ordine per sgomberare lo Spazio Popolare di via S. Giuseppe, dove ha sede la sezione locale del nostro Partito e la Palestra Popolare. Uno spazio recuperato al degrado a cui l’aveva abbandonato l’ERP, che Persiani voleva fosse guidato dal fascista di Forza Nuova Mangiaracina, protagonista di numerosi episodi di violenza (fisica e non verbale o a sputazzate), per cui gli viene tuttora chiesto il conto in tribunale.

Una giunta che comprende il celeberrimo Stefano Benedetti, ex alfiere della Destra di Storace e attualmente in FI (domani chissà..), promotore delle ronde SSS (nome omen) che nel 2009 vennero ridotte al silenzio da compagni e compagne della Ronda Popolare Antifascista. Un presidente del consiglio comunale che auspica la rimozione delle statue dei partigiani che fecero di Massa città medaglia d’oro della Resistenza; che passa il tempo a dispensare minacce ed esposti alla magistratura ai comunisti e ai militanti che oppongono resistenza allo sfascio della vita civile a Massa; che attacca perfino associazioni ritenute “di sinistra” come la Cerbaja, che gestiscono parchi pubblici salvandoli dal degrado e dall’abbandono pubblico. Un vero e proprio commediante, fonte di imbarazzo continuo per lo stesso Persiani che non ha la minima capacità di gestire.

In questo “dream team” ha il suo degno posto l’assessora Ravagli, che ricordiamo mentre in bella posa, rabbiosa e arrogante, riprendeva decine di partecipanti al consiglio comunale di agosto, in cui l’Amministrazione venne duramente contestata per la decisione di togliere d’imperio l’affidamento del Parco di Ricortola alla suddetta associazione. Il “reato” contestato, sempre con Benedetti in prima fila, era quello di ospitare la nostra Festa della Riscossa Popolare e il pretesto per tentare di bloccarla era quello di non essere in regola con permessi e permessini: l’unica manifestazione irregolare che si è svolta è stata però la festa della Lega del 18 agosto, di cui ancora aspettiamo di vedere richieste e autorizzazioni.

Con questo antefatto vogliamo mostrare chi è il vero provocatore della situazione di scontro attuale e sinceramente consideriamo poca cosa ricevere un paio di sputi e una fila di insulti (sono sempre parole e non pietre) rispetto a quanto viene fatto soffrire alle masse popolari di Massa. Parliamo di una città con 16mila disoccupati e un SIN (Sito di Interesse Nazionale) di decine di ettari da bonificare su cui giacciono ancora i veleni della Farmoplant e della Montedison (alla faccia del lavoro che non c’è); di scuole medie e superiori che crollano e strade che diventano piscine al primo acquazzone, di zero luoghi di aggregazione per giovani e meno giovani che non siano locali a pagamento, di quartieri popolari come le Villette abbandonati a sé stessi. Persiani e la sua banda sono stati eletti per cacciare il PD che aveva governato nei decenni precedenti e responsabile diretto del disastro sopra descritto, però la promessa di cambiare una situazione simile a quasi due anni di distanza è rimasta sostanzialmente tale. Persiani e la sua giunta si dovrebbero preoccupare, e seriamente, della rabbia montante fra le masse popolari della sua città che scoprono ogni giorno di più l’ennesimo inganno elettorale, le ennesime prese di giro di una classe dominante buona solo a sfruttare, reprimere, chiacchierare. Saranno le masse popolari di Massa e di tutto il paese a chiudere i conti con tutti questi millantatori che bene fanno ad aver paura, coscienti della inarrestabile forza delle masse popolari (ancor più di loro stesse!) quando liberano la propria sacrosanta collera e decidono, con la classe operaia alla loro testa, di far valere tutta la loro forza.

Federazione Toscana del P.CARC

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