Il 7 dicembre si svolgerà a Roma (Teatro de’ Servi, Via del Mortaro 22 dalle ore 10:00) un’assemblea nazionale convocata da PCI, PCL e Sinistra Anticapitalista a cui aderiscono diversi partiti e organizzazioni che si riconoscono nella definizione di “sinistra di opposizione al governo M5S-PD” e lottano contro i mali del capitalismo. Gli obiettivi dell’assemblea sono descritti nell’appello di convocazione:
“C’è urgente bisogno di ricostruire un’opposizione di massa al governo Conte dal versante dei lavoratori e delle lavoratrici. Un’opposizione radicale e senza equivoci. Un’opposizione che punti a unire tutto ciò che padroni e governo vogliono dividere, a partire dalle lotte di resistenza a difesa del lavoro (ex Ilva, Whirlpool…) per contrastare i nuovi grandi processi di ristrutturazione capitalista. Una opposizione che si raccolga attorno ad una piattaforma generale indipendente, in una prospettiva di alternativa anticapitalista. Una opposizione che possa diventare riferimento utile per connettere i movimenti sociali, ambientalisti, femministi, contro la repressione e la reazione, a partire dal movimento contro il cambiamento climatico e di quello delle donne, dando continuità alle mobilitazioni di novembre. Una opposizione che possa saldare attorno alla classe lavoratrice la più vasta insoddisfazione popolare sbarrando la strada alla destra. In funzione di questa prospettiva, e su queste basi di chiarezza, riteniamo necessaria la più vasta unità d’azione di tutte le sinistre di opposizione, sociali e politiche (comuniste, socialiste, anticapitaliste, libertarie). Per coordinare l’azione nelle lotte e unire nelle lotte il nostro campo sociale”.
Aderiamo e partecipiamo all’assemblea perché condividiamo la necessità di promuovere una forte e ampia opposizione operaia e popolare alla politica antipopolare del governo Conte 2 per rafforzare e sviluppare l’organizzazione, la mobilitazione, la lotta e la solidarietà di classe che in mille forme esiste già in tutto il paese e perché siamo fermamente convinti che occorre costruire la più ampia unità d’azione anticapitalista che parta dal sostegno alle lotte degli operai contro la morte lenta e la chiusura di aziende (iniziando dalle 160 vertenze di aziende in corso al Ministero dello sviluppo economico e delle altre centinaia piccole e medie aziende) e il sostegno degli organismi popolari che lottano per la scuola, la sanità e altri servizi pubblici, contro la devastazione dell’ambiente e dei territori per rafforzarli e coordinarli, facendo assumere alle organizzazione operaie e popolari il ruolo di punto di riferimento della vita sociale del resto delle masse popolari.
In questo contesto è compito di ogni comunista, di ogni gruppo organizzato di comunisti
– sostenere in ogni azienda gli operai avanzati e in ogni zona gli esponenti avanzati delle masse popolari che in qualche modo nel loro contesto particolare, in un campo o nell’altro, si organizzano per resistere all’uno o all’altro aspetto del catastrofico corso delle cose che la borghesia imperialista impone in tutto il mondo e in ogni campo della vita sociale,
– aiutare ogni gruppo di lavoratori avanzati a occuparsi con più forza e con efficacia crescente della sua lotta particolare,
– spingere ogni gruppo di lavoratori ad andare oltre il suo caso particolare e a legarsi agli altri gruppi che anch’essi nel loro particolare resistono e assieme creare la rete del nuovo potere che si rafforzerà fino a costituire un proprio governo d’emergenza, il Governo di Blocco Popolare, che farà fronte al sabotaggio, al boicottaggio, alle sanzioni e all’aggressione della comunità internazionale dei gruppi imperialisti fino a instaurare il socialismo.
Per dispiegare tutte le energie di quanti si mobilitano e si mobiliteranno contro il governo Conte 2, contro i padroni e le istituzioni della borghesia imperialista (UE, NATO, ecc.), per favorire la più ampia partecipazione, per rendere incisive ed efficaci le mobilitazioni è necessario fare un passo avanti rispetto al generico appello all’opposizione, è necessario indicare un’alternativa chiara e fare della mobilitazione contro il governo Conte 2 l’occasione e il contesto per rafforzare le organizzazioni operaie e popolari esistenti, per farne nascere di nuove, per allargare il loro coordinamento, per farli agire da nuove autorità pubbliche (come erano i Consigli di Fabbrica negli anni ’70) che si occupano della gestione delle aziende, dei territori e del paese, per rendere la costituzione del Governo di Blocco Popolare un obiettivo cosciente e unitario.
Solo le masse popolari organizzate con un loro governo di emergenza possono fermare la devastazione e il degrado del paese fare, fare piazza pulita del Debito Pubblico, dell’euro e della soggezione delle attività produttive e del resto delle loro attività al sistema finanziario e alla comunità internazionale dei gruppi imperialisti. Ma per arrivare a questo, devono organizzarsi, acquisire fiducia in se stesse tramite piccole ma diffuse attività pratiche fino a coordinarsi al punto da costituire il proprio governo d’emergenza. Questo è il compito dei comunisti in questa fase: moltiplicare gli organismi operai e popolari, rafforzarli e fare di essi i costruttori del nuovo sistema di potere che crescendo sostituirà quello della borghesia e del clero. Questa è la strada per avanzare verso l’obiettivo comune dei comunisti di costruire la nuova società, il socialismo.
Per socialismo intendiamo un sistema sociale caratterizzato da tre elementi: 1. il governo del paese (il potere politico) nelle mani delle masse popolari organizzate aggregate intorno al partito comunista e guidato dall’obiettivo della transizione dal capitalismo al comunismo; 2. la gestione pianificata pubblica delle aziende che producono i beni e servizi necessari a soddisfare i bisogni individuali e collettivi della popolazione, 3. la promozione della crescente partecipazione della popolazione, in particolare delle classi che la borghesia esclude, alla gestione delle attività politiche e sociali del paese, alla cultura, allo sport, ecc. (le attività specificamente umane).
Sviluppiamo il dibattito e le azioni comuni per costruire la più ampia unità d’azione anticapitalista e per rafforzare la rinascita del movimento comunista nel nostro paese.