[Pistoia] I motivi della solidarietà del P.CARC al sindacalista UGL Antonio Vittoria

Sia all’interno dell’azienda Hitachi Rail che  in città c’è un gran parlare del comunicato che come sezione Pistoia del PCARC abbiamo scritto in solidarietà all’operaio Antonio Vittoria. Non entriamo nel merito dei passaggi che hanno portato al demansionamento del segretario provinciale UGL dagli uffici all’officina. Più o meno tutti in fabbrica ne sono a conoscenza.

Vogliamo invece chiarire, per coloro che, mettendo avanti le idee anziché il ruolo sociale dell’operaio, sono rimasti “straniti” dal nostro scritto (perché UGL è un sindacato di destra mentre noi siamo un partito di comunisti), la giustezza del nostro comunicato e l’errore di chi finora ha preferito restare in silenzio.

La classe operaia è la forza dirigente della trasformazione della società capitalista in comunista e ha un ruolo particolare nella società borghese per la sua condizione sociale, dove il padrone la deruba in ogni momento della propria forza lavoro estraendone plusvalore e per questo è predisposta a recepire meglio di altri la concezione comunista del mondo: quindi ha un ruolo di traino all’interno della società borghese nella lotta per instaurare il socialismo.

Noi del Partito dei CARC sosteniamo la costruzione di una rete di operai che si organizzano tra di loro a prescindere dalle sigle sindacali (per intenderci, come è stato fatto in occasione del Biennio Rosso e dell’Autunno Caldo con i Consigli di Fabbrica), che si coordinano tra loro ed “escono dalla fabbrica”, nel senso che svolgono direttamente e in maniera autonoma dai sindacati di regime un’azione di orientamento, mobilitazione e direzione su altri operai e lavoratori, su altri strati delle masse popolari, sulle amministrazioni comunali, sulle principali questioni locali e nazionali, “danno la linea” alle loro organizzazioni sindacali, fanno crescere nel cuore e nella mente degli altri operai e del resto delle masse popolari la volontà di battersi contro i capitalisti e le loro autorità, mostrano nella pratica che senza i capitalisti possono fare tutto e meglio.

La nostra solidarietà ad Antonio Vittoria non è viziata da secondi fini o da interessi di parte. Nel momento in cui si è fatto portatore di una linea giusta, sostenendo i diritti di tutti i lavoratori Hitachi, indotto compreso, da comunisti non abbiamo esitato a dargli appoggio e solidarietà. La stessa cosa la faremo con qualsiasi altro delegato, forza sindacale e Organismo Operaio che realmente dimostra di mettere al centro della propria attività politica gli interessi dei lavoratori.

Non abbiamo alcun problema a dire che la FIOM, la FIM, la UILM e la RSU Hitachi, stanno commettendo un grave errore a non prendere posizione pubblica sulla situazione in azienda. Oggi hanno colpito Antonio Vittoria, ma domani chi colpiranno? Stessa cosa vale per la giunta comunale e i consiglieri di minoranza, fin’ora completamente avversi a far valere l’art.42 della Costituzione (quello sul ruolo sociale della proprietà privata).

È vero che l’azienda è di proprietà dei giapponesi, ma è vero anche, che al suo interno ci lavorano ben 1500 operai di Pistoia. Amministrazione Comunale e consiglieri di minoranza non possono ignorare questa situazione oggettivamente determinata e continuare a non mostrare interesse per il futuro di tanti lavoratori.

Ci sono poi diversi consiglieri (per citarne soltanto uno, Giovambattista Grasso, ex segretario del circolo Hitachi del PD, adesso passato a Italia Viva), eletti anche con i voti dei lavoratori Hitachi, che a maggior ragione devono occuparsi di mettere all’ordine del giorno della discussione in Consiglio Comunale un punto sui ritmi di lavoro, la sicurezza e la questione amianto all’interno della principale azienda del territorio.

La forza dei padroni, del Vaticano, degli imperialisti UE, USA e sionisti sta solo nella rassegnazione, nella demoralizzazione, nello sbandamento, nella confusione che riescono a diffondere tra i lavoratori. Non sono i padroni a essere forti, sono i lavoratori che devono organizzarsi per far valere la loro forza! I padroni senza lavoratori non possono niente, i lavoratori organizzati senza padroni possono tutto e meglio!

Sezione di Pistoia del P.CARC

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