[Italia] L’8 novembre studenti in piazza per la scuola che serve

Con l’insediamento del governo M5S – PD – LeU era emersa la possibilità di un cambio di rotta nel panorama scolastico rispetto alle riforme precedenti anche se nei fatti il nuovo ministro dell’istruzione Fioramonti ha confermato su tutta la linea il progetto dell’alternanza scuola – lavoro in continuità con l’opera dei governi precedenti.

Da alcuni anni ormai l’alternanza scuola lavoro costituisce parte integrante dei programmi degli istituti superiori del paese e il suo svolgimento è ritenuto dal ministro dell’istruzione essenziale per avvicinare ed integrare gli studenti al mondo del lavoro completandone così il profilo.

Con la nuova riforma inoltre il numero di ore di alternanza potrebbe crescere esponenzialmente a discrezione di presidi e aziende dimostrandosi di fatto una porta aperta per i padroni che si assicurano così maggiori profitti grazie allo sfruttamento legalizzato del lavoro degli studenti. I percorsi di studio si stanno legando sempre meglio al profitto e scostando sempre di più dal compito che la scuola pubblica deve avere: essere inclusiva ed insegnare a pensare. I privati avranno un peso maggiore nella progettazione degli stage e le scuole inseriranno nel Piano di Offerta Formativa i nomi delle imprese aderenti al progetto prestando il fianco all’aumento della precarizzazione e della disoccupazione che oggi riguarda già 2,5 milioni di persone nel nostro paese.

I comunisti non sono contrari di principio all’inserimento nel processo formativo di ore dedicate all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro proprio come forma di educazione allo stesso ma, nel capitalismo, qualsiasi iniziativa giusta diventa un modo per esercitare l’oppressione delle classi dominanti sulle masse popolari.

Oggi infatti è impossibile pensare che un giovane creda alle false promesse di chi dirige il Paese, ai proclami di riforme scolastiche piegate alle logiche del capitale ed è per questo giustamente gli studenti da nord a sud si sono mobilitati e continuano a farlo. Va in questa direzione la manifestazione organizzata dal Fronte della Gioventù Comunista “Nuova alternanza, ecco cosa cambia” alla quale abbiamo aderito e partecipato a fianco degli studenti !

Le lotte crescenti degli studenti, come quella dell’8 novembre, conferiscono ai giovani la fiducia necessaria e la consapevolezza che solo loro possono e devono diventare agenti del proprio futuro organizzandosi a partire dalle scuole, costruendo organizzazioni giovanili che mettano al centro quelli che sono i reali problemi degli istituti ed individuare soluzioni insieme ad altri studenti, agli insegnanti e al personale ata per far fronte ai principali effetti della crisi del sistema capitalista per costruire la società che serve, quella socialista.

Oggi per un giovane delle masse popolari partecipare alla costruzione della rivoluzione socialista in Italia è l’unica strada per emanciparsi e l’ingovernabilità crescente dovuta al tentativo maldestro delle Larghe Intese (Berlusconi, PD ecc..) di tornare al governo malgrado lo schiaffone che gli Italiani hanno dato al sistema politico borghese prima con le elezioni politiche del 4 marzo del 2018 e in ultimo con le elezioni Regionali, rendono la situazione sempre più favorevole. È necessario imporre le misure indispensabili alle masse popolari e che le forze politiche, a partire dal M5S, ma anche il PD hanno promesso.

Per gli studenti mobilitarsi in questa direzione vuol dire:

  1. abolizione della Buona Scuola e revisione dell’alternanza scuola-lavoro: sono gli insegnanti insieme agli studenti che devono decidere se e come investire le ore di alternanza scuola – lavoro, costituendo commissioni che definiscano i progetti in conformità alle attitudini e alle necessità degli studenti e non agli interessi delle aziende;
  2. incremento dei fondi per il diritto allo studio e la ricerca
  3. un piano di ristrutturazione degli edifici scolastici di ogni ordine e grado;
  4. assunzione di tutti i docenti precari (come da sentenza della Corte Europea).

I giovani sono il futuro dell’umanità e il futuro dell’umanità è il comunismo.

Basta con l’oppressione, basta con lo sfruttamento, costruiamo il mondo nuovo!

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