Quando la classe operaia si mobilita, le istituzioni sono costrette a prendere posizione e i padroni a ritrattare: questo è l’insegnamento principale che ci ha formito la lotta degli operai Whirlpool di Napoli, che dopo mesi di mobilitazioni hanno costretto l’azienda a tornare sui suoi passi da chiusura e licenziamenti e a cercare “accordi pacifici” (quali è tutto da vedere).
Anche gli operai dello stabilimento di Siena negli ultimi mesi si sono organizzati con presidi, scioperi e partecipazioni di massa a manifestazioni nazionali. Ma non si sono fermati qui, convinti, giustamente, che quello che è successo al sito di Napoli possa succedere in futuro anche a Siena – “infatti gli investimenti annunciati per Siena sono al momento disattesi e nello stesso stabilimento si lavora a orario ridotto: 4 ore a giorni alterni e salario ridotto, con 350 dipendenti, invece degli originari 1550“ (dall’intervento di Masi, PD)- il 31 ottobre hanno partecipato al consiglio comunale in quanto era stata inserita all’ordine del giorno una interrogazione sull’azienda.
Il fatto che fosse inserita al ventiseiesimo posto ha preoccupato non poco i lavoratori: una interrogazione del genere non poteva rischiare di non essere discussa come già successo precedentemente! Così giovedì mattina si sono presentati in Comune chiedendo di dare alla propria causa il posto che le spettava.
Accanto agli operai erano presenti alcuni partiti politici come P.CARC, PCI, FSI e soprattutto cittadini e studenti (appartenenti al FGC, FGCI e Cravos) preoccupati della sorte dei lavoratori, della città e anche del Paese; se la multinazionale USA si è permessa di fare carta straccia degli accordi presi ad ottobre 2018 potrebbe farlo qualsiasi altra azienda. E’ stata così discussa in mattinata e approvata all’unanimità la mozione del gruppo PD e di Cerretani (in Campo) a sostegno dei lavoratori Whirlpool di Siena, in cui si conferma la vicinanza dell’assemblea comunale ai lavoratori della sede cittadina, si chiede alle istituzioni della Regione Toscana di continuare ad esperire ogni tentativo utile per il mantenimento dell’attività e si invita il Presidente del Consiglio a trasmettere la mozione al Ministro dell’Economia e al Presidente della giunta regionale Toscana. La mozione è stata rafforzata da un emendamento con la richiesta di partecipazione da parte del Comune di Siena al tavolo di crisi nazionale. Anche il sindaco De Mossi, rivolgendosi proprio agli operai presenti, ha espresso solidarietà e impegno da parte dell’amministrazione comunale a far sì che la Whirlpool, che ha usufruito negli anni di numerosi incentivi statali compresi gli ammortizzatori sociali, adempia agli accordi presi. Naturalmente spingeremo gli stessi operai, gli studenti e i collettivi e il resto della cittadinanza affinchè dalle parole si passi ai fatti concreti.
Quello che è successo il 31 in Consiglio è stata una dimostrazione del ruolo che gli operai e le masse popolari hanno in questa società e devono farlo valere. Dopo molto tempo, cittadini e studenti (oltre a partiti politici) si sono schierati in Comune accanto agli operai per esprimere solidarietà di classe, preoccupazione e, nello stesso tempo, volontà di costruire insieme una città diversa.
E’ necessario proseguire questa sinergia e ampliarla perché, come ci insegna l’esperienza di Napoli, sono gli operai e le masse popolari il vero ago della bilancia: è da loro infatti che dipende quanto e se l’amministrazione comunale e le altre Istituzioni rispetteranno la mozione approvata in Consiglio.
Non sono i padroni ad essere forti, sono la classe operaia e le masse popolari che devono far valere la propria forza! Facciamola valere, facciamoci valere!
Uniti si vince!
Firmatari:
- PARTITO DEI CARC (Siena – Val d’Elsa)
- PARTITO COMUNISTA ITALIANO (Siena)
- FEDERAZIONE GIOVANILE COMUNISTI ITALIANI (Siena)
- FRONTE SOVRANISTA ITALIANO (Val d’Elsa)
- RIFONDAZIONE COMUNISTA (Siena)
- MOVIMENTO 5 STELLE (Colle Val d’Elsa)
- COLLETIVO STUDENTESCO CRAVOS (Siena)
COLLETTIVO STUDENTESCO AD ASTRA (Liceo Volta – Colle val d’Elsa)