L’avanzare della crisi economica genera contrasti a tutti i livelli e in tutti i paesi: la Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei e americani per farvi fronte sovverte e colpisce su scala crescente ogni popolo che non si piega alla sua volontà e che non apre le frontiere alle sue scorrerie e sopraffazioni, ai suoi traffici e affari e di questo uno degli ultimi esempi più devastanti è l’attacco al nord della Siria (vedi qui: https://www.carc.it/2019/10/13/internazionale-sullinvasione-turca-del-nord-della-siria/).
Anche lo stato italiano è presente in vari scenari bellici e partecipa alle “guerre umanitarie” (il rapporto dell’ONU del 2017 ha documentato che il palese impiego delle bombe italiane e americane sui territori abitati dai civili nello Yemen, per esempio, ha causato oltre 30000 morti), ma al contempo è chiaramente sottomesso agli imperialisti USA e l’appartenenza alla NATO ne è una delle forme più evidenti: il nostro paese è occupato da circa 90 basi militari americane, oltre a tutte la basi italiane che sono anche basi NATO a disposizione degli USA. Tra queste, la base militare di Camp Darby rappresenta il più grande arsenale USA all’estero.
Il progetto di ampliamento e potenziamento della base prevede il taglio di circa mille alberi del Parco Regionale di San Rossore fra Pisa e Livorno, la realizzazione di una via ferroviaria e il rinnovamento del canale dei Navicelli per rendere ancora più agevole il trasporto di munizioni, armi e carri armati dall’interno e dall’esterno della base americana; inoltre, se i lavori giungeranno al termine, il vicino Porto di Livorno diventerà il più grande polo di stoccaggio e smistamento del materiale bellico di tutta Europa (dal marzo 2017, almeno tre navi della Liberty, effettuano collegamenti frequenti con il porto di Livorno, destinazione Mar Rosso, presumibilmente per essere utilizzate nelle varie guerre medio-orientali).
Siamo di fronte alla militarizzazione di un intero territorio da parte di una potenza straniera che, oltre a violare apertamente l’Articolo 11 della Costituzione, compromette la sicurezza e la salute delle masse popolari (ad esempio, la ferrovia adibita al passaggio di materiale bellico, come armi ed esplosivi, passa solo a pochi metri di dalle abitazioni!).
In questo contesto proseguono le camminate di controllo popolare nei d’intorni di Camp Darby per ispezionare e toccare con mano cosa comportano i lavori di potenziamento della base.
Invitiamo a partecipare e a promuoverne delle altre tutte le donne e gli uomini amanti della pace e la libertà e tutte le forze politiche, sociali e sindacali del territorio di Livorno e Pisa, per l’applicazione dell’Articolo 11 della Costituzione: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”
P.CARC – Sezione di Pisa, Cecina, Viareggio