A seguito del disastroso crollo del ponte Morandi di Genova nell’agosto 2018 molti enti gestori di strade hanno prontamente deviato la viabilità in diverse zone d’Italia per provvedere alla messa in sicurezza dei ponti, segno evidente di anni di mancata manutenzione ordinaria.
Uno tra i tanti casi è quello della Strada Provinciale 5 Colligiana chiusa da quasi un anno per danni ad un ponticello etrusco su cui poggia il manto stradale e che collega Monteriggioni a Colle Val d’Elsa attraversando un’intera zona industriale.
Dallo scorso novembre infatti, senza alcun preavviso, la Provincia ha chiuso in entrambi i sensi di marcia la SP5 obbligando le masse popolari e i lavoratori a percorrere anche 10 km in più per arrivare a casa o per raggiungere il proprio posto di lavoro. Inoltre la scarsa informazione, unita ad una segnaletica quasi inesistente, hanno congestionato il traffico in stradine secondarie per niente adatte al transito dei mezzi pesanti che smarriti in zone sconosciute mettono a rischio la propria incolumità e quella degli altri utenti della strada.
Per far fronte al silenzio dell’ente preposto ma soprattutto dell’Amministrazione Comunale, incapace di rispondere alle domande della collettività, si è costituito un comitato popolare: il Comitato Emergenza Viabilità Strada Provinciale Colligiana intenzionato a pretendere soluzioni immediate e concrete ed unire le masse popolari e i lavoratori nella lotta comune per la riapertura della SP5.
I residenti delle frazioni circostanti e i lavoratori della zona industriale interessata dall’interruzione hanno fatto fronte comune per imporre all’Amministrazione Comunale e Provinciale di assumersi la responsabilità politica dei disagi alla viabilità e di occuparsi del problema nel minor tempo possibile.
Il CEVSP5 è un esempio di come le masse popolari organizzate abbiano la forza di pretendere le misure necessarie ed urgenti loro favorevoli e verificarne l’attuazione, di incalzare ed obbligare gli amministratori a prendere posizione: fare gli esattori e gli aguzzini delle masse popolari per conto del governo centrale o disobbedire alle imposizioni del governo centrale e mettersi al servizio delle masse popolari.
È questa la contraddizione sulla quale il CEVSP5 e gli altri comitati popolari devono fare leva, a partire dal malcontento che le masse popolari manifestano con mille iniziative dal basso a tutela del diritto ad una vita dignitosa e nel caso di specie ad una viabilità dignitosa. È così che le masse popolari dimostrano di volersi opporre al saccheggio del paese messo in atto dai governi delle Larghe Intese (PD, Berlusconi) succedutisi negli ultimi 40 anni.
La Sezione di Siena – Val del’Elsa del P. CARC sostiene la battaglia del CEVSP5 e promuove l’estensione della mobilitazione collettiva in quanto unica via possibile per risolvere i tanti problemi del territorio monteriggionese e non solo: a partire dai problemi alla rete idrica che hanno comportato la riduzione e spesso anche l’assenza di acqua potabile nelle abitazioni di Castellina Scalo, ai problemi idraulici provocati dalla scarsa manutenzione dei fossati da parte di RFI e Anas e che, nella frazione di Badesse provocano spesso inondazioni con annessi disagi agli abitanti e al tessuto produttivo.
“Non ci sono i soldi per fare i lavori che servono” è l’obiezione più corrente. Ma è un’obiezione inconsistente: il paese è pieno di soldi, le banche sono piene di soldi, tante cose si fanno anche senza soldi e in più ci sono sprechi e corruzione! Bisogna costringere con le buone o con le cattive le autorità, le banche ecc… a tirare fuori i soldi necessari e a occuparsi dei lavori necessari che servono!
Lunedì 14 ottobre dalle 11.00 alle 13.00 il P. CARC scenderà in presidio a sostegno delle masse popolari organizzate per la riapertura della Strada Provinciale Colligiana organizzato dal CEVSP5 e che si svolgerà nel parcheggio accanto al Municipio del Comune di Monteriggioni in Via Cassia nord 150.