Presentazione di “Estremismo, malattia infantile del comunismo” nella Valle Caudina

Il 27 luglio una delegazione del Partito, nel quadro dell’intervento ad ampio raggio della Segreteria federale Campania, ha organizzato la presentazione di “Estremismo, malattia infantile del comunismo” di Lenin ad Airola (Valle Caudina, Benevento) con la presenza del direttore di Resistenza Pablo Bonuccelli.

L’iniziativa culturale, tenutasi presso la sala del Consiglio comunale locale, s’inserisce nell’ambito della campagna nazionale “Primo assalto al cielo” sul centenario della fondazione dell’Internazionale Comunista e del Biennio Rosso (1919-1920), avviata a luglio con termine a gennaio 2020. La partecipazione all’evento è stata ridotta ma in conformità alle nostre previsioni; tuttavia, il dibattito scaturito dalla presentazione è stato ricco di spunti riflessivi ed effervescente nel continuo scambio di domande e risposte da parte dei presenti, maggioritariamente base rossa, giovani e proletari dell’area.

Principalmente, i partecipanti hanno discusso sugli insegnamenti che lo scritto del rivoluzionario sovietico – pubblicato nel 1920 – trasmette ai comunisti oggi, operai e proletari, per costruire la rivoluzione socialista in un paese imperialista come l’Italia e indicando il che fare? sulla base della concezione comunista del mondo, l’analisi della fase politica straordinaria che stiamo attraversando (voto del 4 marzo 2018 e scollamento delle masse popolari dal sistema delle Larghe Intese) e, soprattutto, sui nostri compiti immediati per porre rimedio al disastro generale (economico, politico, culturale, sociale, morale, ambientale) causato dal sistema capitalista.

Questo dibattito è stato utile, anzitutto, per approfondire la conoscenza a livello locale di tutti quelli che hanno la falce e martello nel cuore o che, semplicemente, sono stanchi del corso delle cose imposto dalla borghesia alle masse popolari sinora e vogliono cambiare, rendendosi “utili per fare qualcosa”; inoltre, le parole di Lenin rivolte a suo tempo ai comunisti e socialisti italiani sulla scossa (leggasi “bolscevizzazione”) da imprimere all’azione, struttura ed obiettivi di quei partiti (PSI ed il nascente PCd’I di Gramsci) hanno generato nei presenti una certa curiosità nel voler capire i rapporti tra l’URSS diretta da Lenin e i comunisti dei paesi imperialisti e, soprattutto, la nostra attività (campagne, manifestazioni, elaborazione politica, ecc.) per trasformare la realtà sulla base della teoria rivoluzionaria che studiamo, assimiliamo e pratichiamo.

In aggiunta, è stata un’occasione stimolante per le proposte emerse dall’assemblea che subito abbiamo raccolto: tra queste, l’organizzazione di altre iniziative culturali in zona da settembre fino alla fine dell’anno (un esempio, la presentazione di “La mia vita con Lenin” di N.Krupskaja appena pubblicato dalle Edizioni Rapporti sociali e “Storia del PC(B) dell’URSS” di Stalin), diffusioni fuori gli stabilimenti industriali della Valle ponendo l’accento sul lavoro e la concreta possibilità di emanciparsi dal padrone, una questione molto sentita dai presenti in parte sfiduciati dalle condizioni sempre più precarie e distruttive cui i padroni sottopongono i loro dipendenti sotto ogni cielo.

Un testo, in definitiva, che parla a noi comunisti insegnandoci a restare saldamente incollati alle condizioni oggettive in cui operiamo, una guida pratica per l’azione che infonde forza e determinazione nella classe operaia e negli elementi più avanzati e generosi delle masse popolari.

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