[Massa] L’arte al servizio del popolo alla Festa nazionale della Riscossa Popolare

L’arte e la cultura sono mezzi potenti, permettono di comunicare in maniera immediata e a un vasto pubblico concetti complessi, di far leva sui sentimenti e suscitare passione. Ma non esistono un’arte e una cultura in generale. Ogni forma di arte e cultura ha un’impronta di classe, afferma una concezione del mondo e fa gli interessi di una classe specifica.

Il movimento comunista ha sviluppato nel corso della lotta contro la borghesia una sua cultura e una sua arte come mezzo per educare e formare le masse popolari alla concezione comunista del mondo, ispirare sentimenti rivoluzionari, comunicare in maniera immediata i motivi e la meta finale della lotta.

Va in questa direzione l’iniziativa ideata e svoltasi nell’ambito della Festa della Riscossa Popolare: un momento per condividere pensieri ed esperienze attraverso la lettura di poesie scelte fra i versi dei poeti legati al movimento comunista (ad esempio di Hikmet, Brecht, Majakovskij, Neruda e Mao) o composte dai compagni che le hanno recitate.

Le poesie premiate sono state quelle scritte da due compagni del Partito dei CARC, perché sono rappresentative della forza del movimento comunista che rinasce e del ruolo dell’individuo nell’opera collettiva che è la Rivoluzione socialista !

***

Prima classificata

Gli anni d’orgoglio, per te amico partito!

“Vent’anni dalla cellula, per l’assalto al cielo!

Quanti se ne sono andati… tutti i deboli scomparsi nel vento, confusi tra gli indefinibili.

Tutti scomparsi nel polverio, loro confusi d’occhi.

Dai vai, nostro partito, disertori l’inganno è finito!

Quanti sono restati con sensi di fierezza, la gloria dei vigorosi.

Siam forti per il (n)PCI, dal nord al sud dell’Italia, dalle montagne al mare!

Momenti in difesa incontri dei vent’anni, legati a un solo patto, noi soli giurammo di non fermarci.

Su, partito siamo noi! Su, in piedi noi siamo il partito!

Vieni mio partito, oggi è il tuo giorno!

Smentisci loro, i disertori, l’inganno finisce qui!

Su, nostro PCI novello! Su, liberaci dagli inganni!

Siamo tutti fedeli ad una sola bandiera.

Il paese in collaborazione, non serve a nessuno, se non ai potenti, noi siamo il partito delle masse popolari!

Il partito della classe operaia,

Vent’anni sono passati dalla prima cellula, ora siam robusti per l’assalto al cielo!

L’amore per te è un segnale luminoso sempre e fisso che sovrasta la tempesta e non vacilla mai.

Su compagni, forti per il cammino salite sulla Carovana del (n)PCI, legati ad un sol patto,

far dell’Italia un nuovo paese socialista.”

Luigi Sito

Pubblicata su La Voce 61 del (nuovo) Partito Comunista Italiano

 

Premio della critica

Sono un ingranaggio (ispirata dall’appartenenza al Partito)

“Sono un piccolo ingranaggio,

lo so, per esserlo non ci vuol coraggio.

Una piccola ruota dentata

Che ha la sua strada già segnata.

Giro, tocco, incontro e abbraccio tante altre rotelle.

Solidarizzo e mi sento tutt’uno con loro, fratelli e sorelle.

Questo dunque è il mio destino

Fin da quando non fui più bambino.

Destino che in qualche modo ho scelto

Da quando un mondo nuovo mi si è aperto.

Servirò si o no nel mio girare?

Si ! Tutti insieme un motore facciamo andare,

piccole rotelle e rondelle compagne insignificanti

ma facciamo un miracolo senza dio e senza santi.

Un motore facciamo girare dolcemente

Destinato a portare equità e giustizia alla gente

Anche se son piccolo come un bottone

Faccio andare il motore della nostra Rivoluzione!”

Luigi Simonetti (Gig)

 

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