[Massa] Comunicato del (nuovo)PCI sul tentativo di boicottaggio fascista della Festa della Riscossa Popolare

Rilanciamo il Comunicato del Comitato Aurora del (nuovo) Partito Comunista Italiano che si è espresso sul tentativo di boicottaggio della Festa della Riscossa Popolare messo in atto dal fascista Stefano Benedetti.

I compagni del (nuovo)PCI indicano quale è l’unica via da imboccare per unire i movimenti antifascisti cittadini e guidarli verso l’organizzazione e la mobilitazione delle masse popolari e della classe operaia che lottano a difesa del lavoro e quindi del tessuto produttivo locale, che si mobilitano per una sanità nuova e per un ambiente sano.

Il primo passo in questa direzione possono metterlo tutti coloro che si riconoscono nei valori della Resistenza partecipando all’assemblea popolare indetta dall’Associazione La Cerbaja al Parco di Ricortola domani 4 agosto alle ore 10.00.

***

Massa: Isolare e scacciare Benedetti dal governo della città

Stefano Benedetti è il Presidente del consiglio comunale di Massa. È più famoso in città per essere un provocatore fascista, a suo tempo militante del MSI (la formazione politica che raccolse i fascisti dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale). Nel 2009 è stato tra i fautori delle ronde cosiddette SSS, costruite sull’onda del progetto di legge razzista del membro della Lega Nord Roberto Maroni, allora ministro degli Interni del governo Berlusconi, progetto che il Partito dei CARC stroncò sul nascere promuovendo la mobilitazione delle masse popolari organizzate in ronde antirazziste. Nel 2017 fece un gran baccano per una scritta che inneggiava al (nuovo)PCI nei dintorni del parco della Comasca, sempre a Massa. dove il Partito dei CARC teneva la sua Festa nazionale, sul muro di una villa (per cui quella restò famosa come “la scritta sul muro della baronessa” (vedi https://www.google.it/amp/s/www.carc.it/2017/09/17/italia-lettera-aperta.di-due-compagni-del-nuovopci-la-scritta-sul-muro-della-baronessa/amp/)). Nel 2018 ha provato invano a fare saltare la Festa nazionale della Riscossa Popolare che il Partito dei CARC teneva sempre al Parco della Comasca, sempre a Massa (basti ricordare la montatura attorno alle tende di servizio spacciate come “campeggio abusivo”). Quest anno ha abusato del suo potere per boicottare la Festa del P.CARC, manovrando per togliere loro il Parco della Comasca (e farlo assegnare alla Lega per la sua festa con intervento finale di Salvini) e in questi ultimi giorni attaccando la Associazione della Cerbaia che a questo Partito ha messo a disposizione il Parco di Ricortola, arrivando venerdì 2 agosto a comunicare a questa Associazione (che raccoglie quelli che questo parco hanno costruito) che entro un mese le sarebbe stata tolta la concessione.

Benedetti da decenni quindi dedica attenzione ed energie ai comunisti anzichè dedicarne alla soluzione di problemi montanti nella città in cui fa carriere politca, problemi di lavoro, sanità, inquinamento e gli altri di ogni tipo che si generano in questo territorio, qui dove la putrefazione del regime imposto alla nazione da decenni per certi verso è ancora più grave che altrove. Sono sempre di più quelli che indicano questo stato di cose per denunciarlo. Tra questi, i comunisti lo indicano, lo denunciano e di tutto questo fanno strumento di organizzazione, mobilitazione e coordinamento perché questa condizione possa essere superata. Benedetti potrebbe essere come lo stupido che quando il dito (i comunisti) indica la luna (il degrado e il caos e come superarlo) guarda il dito, ma così non è. Non è semplicemente stupido. È in malafede. La malafede al massimo livello da un secolo e più a questa parte è la concezione e la pratica dei fascisti e dei nazisti, e qui Benedetti pesca. Vuole appropriarsi e dettare legge nel parco di Ricortola, che è una parte di pineta resa agibile dagli abitanti del territorio come luogo fruibile dalle masse popolari locali per incontri e feste, come fecero i fascisti quando si appropriarono delle Case del popolo costruite dagli operai. Vuole isolare e attaccare tutti quelli che denunciano lo stato di putrefazione generato dalle forze delle Larghe Intese, inclusa quella di cui lui è membro, la formazione di Berlusconi, e tra tutti vuole isolare e attaccare i comunisti, e per fare questo attacca le masse popolari a largo raggio, come facevano i nazisti quando per isolare e attaccare i partigiani facevano strage tra le popolazioni civili, come fecero in modo particolarmente atroce in queste terre, a S. Anna di Stazzema, per esempio, e qui a Forno, dove centinaia furono gli uccisi. A due di loro, i giovani Nardini e del Fiandra, uccisi uno a 23 e l’altro a 17 anni, è dedicato questo parco di Ricortola.

Sosteniamo l’ indignazione e la mobilitazione contro provocatori come Benedetti. Costui sempre più mostra la sua vera faccia da reazionario di professione e tanto più fomenta indignazione e odio tra quelli che sono cresciuti e si sono formati con le idee della Resistenza e dell’antifascismo, soprattutto in questa terra dove la memoria della Resistenza è diventata identità della gente che la abita e dove il ricordo della vittoria della Resistenza è un fuoco sempre vivo a illuminare la strada per la il futuro, per costruire la rivoluzione socialista e portare a compimento il lavoro iniziato dai Partigiani. Per questo la parola d’ordine è isolare Benedetti e cacciarlo dal governo della città.

Operai e lavoratori, arruolatevi nel (nuovo)Partito comunista italiano! Il primo movimento comunista italiano con il suo partito ha trasformato il paese e ci ha lasciato un patrimonio che nessuno potrà cancellare. Usiamolo come fondamento per costruire la rivoluzione socialista, per sognare, per pensare, per vedere oltre l’orizzonte della società borghese, con la libertà che la condizione clandestina consente al partito della classe operaia e che spiana il cammino verso la vittoria! Il futuro è nelle nostre mani!

Per informazioni, vedi il sito del (nuovo)Partito comunista italiano in www.nuovopci.it

Nel sito, le istruzioni per utilizzare metodi di comunicazione protetti (TOR e PGP) a chi vuole mettersi in contatto con il CdP Aurora, al recapito: theaurors@netcourrier.com.

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