[Toscana] Cosa serve davvero alla città di Livorno? un lavoro utile, ecocompatibile e dignitoso!

La Regione Toscana ha recentemente approvato il progetto per la costruzione di una bio-raffineria da 250 milioni di euro che Eni (assieme ad Alia) è pronta a realizzare a Livorno.

Il progetto prevede l’installazione di un gigantesco impianto di trattamento dei rifiuti, allo scopo di trasformarli in gas e carburante, all’interno della raffineria di Stagno che si trova alle porte della città.

Decine di associazioni e comitati locali sono insorti e respingono decisamente la proposta: la vecchia concezione del mega-impianto a servizio di un’intera regione non solo porterebbe alla paralisi del sistema di gestione dei rifiuti su tutto il territorio facendo della bio-raffineria il terminale di tutti i rifiuti non riciclabili della Toscana ma sopratutto andrebbe a discapito dell’interesse, della salute e della sicurezza della masse popolari che abitano a Stagno, a Livorno ma non solo (le esalazioni della raffineria si registrerebbero a km e km di distanza; recentemente alcuni studi hanno riscontrato la presenza di nati con malformazioni congenite di un numero pari, se non maggiore, all’Ilva di Taranto).

Ad oggi alla raffineria di Stagno lavorano all’incirca 1200 operai e se verrà portato a termine il mega impianto di bio-raffineria la promessa è quella di nuovi posti di lavoro. Ma a quali condizioni? Nel corso degli anni numerosi sono stati gli incidenti sul lavoro (ustioni, operai lasciati a casa in via “precauzionale” a causa di sversamenti ecc.) ma i lavoratori della raffineria hanno sempre lottato per la salvaguardia del loro posto di lavoro di fronte alla minaccia dei licenziamenti da parte di Eni; questo perché se gli operai sono costretti a lavorare a queste condizioni non è certamente colpa loro!

A devastare l’ambiente, a mettere in pericolo la salute e la sicurezza delle masse popolari non sono i lavoratori ma i padroni, le multinazionali tese alla valorizzazione del proprio profitto avvallate nelle loro speculazioni dalle politiche delle Istituzioni regionali e nazionali!

È, inoltre, di pochi giorni fa la notizia che il neo-eletto Sindaco di Livorno Luca Salvetti ha ricevuto il Console generale americano in Toscana Wohlauer accompagnato dal comandate della base di Camp Darby, il Colonnello Berdy. L’incontro è stato venduto un’occasione per la città di Livorno ma in realtà sappiamo bene che siamo di fronte all’ennesimo passo in avanti verso la completa militarizzazione di un intero territorio e che se l’ampliamento militare della base USA di Camp Darby arriverà a compimento il porto di Livorno diventerà il più grande polo di stoccaggio di materiale bellico di tutta Europa!

Ma davvero quello che serve a Livorno è inquinamento e militarizzazione?! O forse, quello che occorre, è individuare Lavori di Pubblica Necessità, cioè lavori che servono realmente al territorio per far fronte al problema occupazione, ambiantale, ai tagli ai servizi e al degrado. Bisogna fare come gli operai della ex-Lucchini di Camping Cig che stanno incalzando l’Amministrazione Comunale a utilizzare i soldi degli ammortizzatori sociali (come cassa integrazione, NASPI e anche Reddito di Cittadinanza) per avviare lavori di pubblica necessità e impiegarvi i lavoratori e i disoccupati del territorio, il tutto subordinato al controllo operaio e popolare esercitato da un comitato che ne rende conto pubblicamente. Il loro esempio traccia una rotta positiva per tutti i comitati, le associazioni che si occupano dei problemi delle città: passare dal rivendicare al progettare, fare e far fare alle Amministrazioni Locali.

Su queste questioni, invitiamo a partecipare attivamente operai, lavoratori, amministratori locali, esponenti politici e sindacali, esponenti dei movimenti ai dibattiti che il P.CARC organizza alla Festa Nazionale della Riscossa Popolare al parco di Ricortola di Marina di Massa (MS).

ORE 17.00 GIOVEDÌ 1 AGOSTO – Il ruolo delle Amministrazioni Locali e delle organizzazioni popolari nella lotta per i lavori di pubblica necessità

ORE 17.30 SABATO 3 AGOSTO – La sovranità appartiene al popolo! Difendere l’apparato produttivo, tenere aperte le aziende sotto il controllo operaio e popolare

Inoltre domenica 28 luglio saremo a Stagno per discutere e confrontarci con i cittadini sulle problematiche della città (per info: 3488875098)

Iscriviti alla newsletter

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.

I più letti

Articoli simili
Correlati

In memoria di Aida Trentalance

Ieri 23 dicembre 2024 a Campobasso è morta la...

Il Giubileo della guerra alle masse popolari

10, 100, 1000 azioni di disobbedienza, resistenza e riscossa

Intervista sulla lotta della Fralib

Pubblichiamo l'intervista a Olivier Leberquier della Fralib, fabbrica francese...