Video comunicato del Segretario della Federazione Campania del Partito dei CARC.
• Per fare delle prossime mobilitazioni degli operai Whirlpool momenti non di sola denuncia, ma un’opportunità per fare appello alla solidarietà operaia e di classe, lanciando un fronte di forze solidali con gli operai in lotta!
• Per fare del nuovo incontro al MiSE l’occasione per inchiodare Di Maio alle sue stesse dichiarazioni (“se delocalizzerà ci faremo restituire tutti i fondi pubblici che ha preso in questi anni”, 27 milioni da reinvestire immediatamente nel rilancio dello stabilimento), respingere la proposta di riconversione senza garanzie occupazionali e per l’indotto presentata dai padroni, procedere alla nazionalizzazione dell’azienda.
• Per fare della mobilitazione che intorno alla Whirlpool si è dispiegata la premessa per costruire, indipendentemente dalle sigle sindacali, alleanze solide tra operai di diversi stabilimenti (a partire da quelli dell’indotto), coordinarsi con altri per sviluppare (dare e chiedere) la solidarietà.
• Per fare della disponibilità offerta dagli operai Whirlpool in pensione e da tecnici, professionisti, studenti universitari il primo passo della costruzione di un Consiglio di fabbrica che elabori un piano di azienda alternativo ai piani del padrone e imponiamolo al governo!
Gli operai Whirlpool hanno alzato la testa! Non cedano al ricatto dei padroni!
Combattiamo consapevolmente la nostra guerra! Oggi abbiamo questa possibilità! Con il voto del 4 marzo 2018 le masse popolari hanno aperto una breccia nello schieramento di organismi e uomini politici che va da Forza Italia al PD e ai rispettivi gruppi fiancheggiatori (le Larghe Intese della classe dominante). Dall’apertura della breccia è nato il governo M5S-Lega, un governo provvisorio perché da una parte la sua sorte è legata al mantenimento del consenso elettorale e all’osservanza del “contratto di governo” sul quale M5S e Lega si sono uniti, dall’altra è sottoposto alle pressioni e ai ricatti dell’UE, della BCE e più in generale della Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti europei, americani e sionisti e dei suoi agenti in Italia. Bisogna approfittare di questa breccia e del carattere provvisorio del governo in carica! La costituzione di organizzazioni operaie e popolari, il loro rafforzamento e l’espansione della loro attività, nelle aziende e fuori, è il fattore decisivo. Bisogna costringere il governo all’attuazione, in ogni campo, delle misure favorevoli alla classe operaia e alle masse popolari promesse in campagna elettorale e contrastare le misure antioperaie e antipopolari. È questo il terreno su cui i comunisti e tutti quelli che vogliono veramente porre fine al catastrofico corso delle cose devono agire nell’immediato. Per imporre un Governo di Blocco Popolare che dia forza e forma di legge ai provvedimenti assunti caso per caso dalle organizzazioni operaie e popolari. Un governo che alimenti la mobilitazione rivoluzionaria delle masse popolari.
Questa prospettiva è lo sbocco unitario e positivo delle mille mobilitazioni che già oggi attraversano, sparse, il Paese. È la soluzione più efficace per mettere mano allo stato di emergenza vigente e la via più fattibile, per la classe operaia e il resto le masse popolari, per avanzare nell’instaurazione del Socialismo.