[Campania] Elezioni europee: per cosa lottare e per chi votare

Il 26 maggio prossimo si svolgeranno le Elezioni Europee e, in diverse città del Paese, quelle Amministrative. Elezioni che si terranno in una fase politica nuova e particolare per il nostro Paese, ovvero quella caratterizzatasi con la breccia che le masse popolari hanno aperto nel sistema politico delle Larghe Intese con l’esito delle Elezioni Politiche del 4 marzo 2018, inferendo un duro colpo allo schieramento di partiti, organismi, uomini politici che ha governato l’Italia negli ultimi 40 anni e che oggi va da Forza Italia al PD fino ai rispettivi gruppi fiancheggiatori.

Per approfondire l’analisi di fase e l’orientamento generale rimandiamo al Comunicato della Direzione Nazionale del Partito dei CARC: Elezioni europee: per cosa lottare e per chi votare. In conformità con quell’orientamento, la Segreteria Federale Campania del Partito dei CARC indica di votare e far votare i candidati (e le liste a essi collegate):

– che sostengono e promuovono le vertenze e l’azione delle organizzazioni operaie e popolari contro la delocalizzazione e la morte lenta delle aziende, contro le grandi opere inutili e dannose, contro la devastazione dell’ambiente, contro il degrado,

– che promuovono la formazione di organizzazioni operaie e popolari, il loro rafforzamento e coordinamento, la loro ribellione e la loro volontà di formare un governo di emergenza popolare che metta al centro del suo programma: un lavoro utile e dignitoso per tutti,

– che appoggiano e promuovono la mobilitazione contro l’UE e la NATO, contro i gruppi imperialisti USA e sionisti, contro le guerre di aggressione imperialiste,

– che promuovono la lotta contro il Vaticano e i suoi privilegi, contro la repressione delle masse popolari, il razzismo e il fascismo e la guerra tra poveri.

Il Partito dei CARC – Federazione Campania chiama i propri militanti, collaboratori e simpatizzanti, le masse popolari tutte a votare e far votare alle Elezioni Europee 2019, nella Circoscrizione Sud, per il Movimento 5 Stelle.

Sulla base dell’orientamento indicato diamo, inoltre, indicazione di voto per due candidati specifici in Campania e in Calabria lavorando a unire quello che l’elettoralismo divide:

  • In Campania. Danilo Della Valle del Movimento 5 Stelle. Le ragioni specifiche di tali indicazioni risiedono nella storia politica e sociale di Della Valle e nell’impegno profuso durante questa campagna elettorale nei quartieri popolari, a sostegno delle lotte contro il degrado urbano, a sostegno dei lavoratori delle Aziende Partecipate ma anche per la linea avanzata che promuove all’interno del Movimento 5 Stelle su temi quali la sovranità nazionale, la democrazia partecipativa (sia dentro il Movimento 5 Stelle che nell’ambito dell’esercizio del governo per le masse popolari), la solidarietà con il Venezuela bolivariano e gli altri paesi oppressi dall’imperialismo (che sempre più dovrà essere tema su cui battagliare in Europa contro la guerra economica che i gruppi imperialisti muovono contro questi paesi) e per le sue posizioni di non allineamento all’ombrello della NATO, al Vaticano e alla Banca Centrale Europea. Queste le direttrici che il candidato dovrà dare al suo mandato in Europa e gli assi su cui sarà valutata dalle masse popolari italiane la sua attività, in coerenza con quanto fatto e detto negli ultimi anni e in questa campagna elettorale;
  • In Calabria. Franco Adamo del Partito Comunista. Il candidato in campagna elettorale ha sostenuto a Cosenza il presidio davanti alla ITALBACOLOR, dove ci sono 80 operai a rischio licenziamento. In questa battaglia la proposta di bonificare le aree inquinate e il sito produttivo, che la fabbrica venga nazionalizzata e data in gestione agli operai -coloro che producono realmente l’alluminio e che sanno come gestire al meglio il processo industriale- salvaguardando posti di lavoro e produzione va nella direzione più utile al protagonismo delle masse popolari di quel territorio e dello sviluppo della mobilitazione per incalzare il governo M5S-Lega a pagare la cambiale in bianco che i suoi promotori hanno firmato con le promesse fatte alle masse popolari nelle scorse elezioni politiche.

Alle Elezioni Amministrative, poi, indica:

  • Al Comune di Soleto (LE). Serena Fiorentino della lista Soleto Cambia. Si tratta di una compagna da sempre attiva nelle lotte ambientali del territorio, in particolare nel Movimento NO TAP. La sua esperienza in questo movimento rappresenta il tessuto su cui ha fondato anche la sua campagna elettorale e il suo ruolo da istituzionale laddove eletta in queste Amministrative. La sintesi degli insegnamenti che abbiamo raccolto dal confronto con la candidata e gli altri attivisti del Movimento NO TAP è raccolta in questo articolo.

Il 26 maggio l’unico voto utile è quello che rafforza la mobilitazione e l’organizzazione dei lavoratori e del resto delle masse popolari, il loro coordinamento per costituire un proprio governo, un governo d’emergenza popolare che dia forza e forma di legge ai provvedimenti di volta in volta assunti, caso per caso, dalle organizzazioni operaie e popolari, il Governo di Blocco Popolare. Utilizziamo, dunque, anche le Elezioni Europee per avanzare verso un governo del Paese che sia al servizio delle masse popolari organizzate. La lotta per il Governo di Blocco Popolare non ha le sue principali trincee nelle urne, ma nel lavoro che conduciamo fuori e dentro le aziende capitaliste e pubbliche del Paese, nelle scuole e nelle università, nei quartieri popolari, nei territori per moltiplicare e coordinare le organizzazioni operaie e popolari affinché agiscano da nuove autorità locali, spina dorsale di un nuovo potere, quello delle masse popolari organizzate. Le Elezioni restano per noi, un momento di questa lotta.

Con le nostre indicazioni di voto, allora, intendiamo utilizzare anche le elezioni per rafforzare la lotta per la costruzione del Governo di Blocco Popolare e chiamiamo quanti non restringono i loro orizzonti all’elettoralismo (il retaggio della deviazione del vecchio PCI di concepire le elezioni come terreno esclusivo dell’azione politica dei comunisti) ad impegnarsi anch’essi in questa prospettiva.

Perché non c’è ripristino del protagonismo operaio e popolare né della sovranità nazionale contro i dettami dell’UE e l’occupazione che la NATO mantiene nel nostro Paese, contro i gruppi imperialisti USA e sionisti, contro le guerre di aggressione imperialiste se non li si combina con la lotta per instaurare il Governo di Blocco Popolare. Così come il Governo di Blocco Popolare non ha prospettiva se non lo si inserisce nella lotta più generale per un ordinamento sociale alternativo al capitalismo in crisi generale: il socialismo!

Instaurare il socialismo, infatti, resta l’unica effettiva, realistica e possibile strada per farla finita con la crisi del capitalismo. Il malcontento, l’insofferenza, l’indignazione e la rivolta delle masse popolari sono il terreno spontaneo su cui noi comunisti possiamo e dobbiamo far crescere la rivoluzione socialista.

È impossibile trasformare il sistema delle relazioni internazionali in un sistema mondiale di scambio, collaborazione e solidarietà tra i popoli senza sovranità nazionale! Per l’Italia, oggi, la lotta per la sovranità nazionale è reale ed efficace solo se combinata con la lotta per instaurare il socialismo!

 

Usiamo le Elezioni Europee del 26 maggio per allargare ulteriormente la breccia che le masse popolari hanno aperto nel sistema politico borghese con il voto del 4 marzo 2018!

Usiamo le Elezioni Europee del 26 maggio come momento della lotta per costituire il Governo di Blocco popolare!

Usiamo le Elezioni Europee del 26 maggio per avanzare nella costruzione della rivoluzione socialista nel nostro Paese!

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