Ieri 13 Maggio 2019, a 13 giorni dalle prossime elezioni comunali regionali ed europee, il sottosegretario al Mise Crippa e il sottosegretario agli interni Sibilia del M5S hanno tenuto una conferenza stampa nella prefettura di Verbania. Il tema della discussione è stato l’intervento da fare per la Statale 34: la strada, che costeggiando il Lago Maggiore porta in Svizzera, battuta ogni giorno da migliaia di lavoratori frontalieri che si recano al lavoro nelle città della Svizzera, da studenti che dai paesi di confine vanno a studiare a Verbania, Stresa o a Omegna, da lavoratori, artigiani, allevatori e agricoltori che dalle montagne scendono a valle a vendere i loro prodotti in provincia, da turisti che nella “bella stagione” visitano la zona. Crippa e Sibilia hanno dichiarato che non ci sono i presupposti per accettare la richiesta dello stato di emergenza per la strada d’interesse internazionale Statale 34 che i comitati di frontalieri, gli abitanti della zona e le istituzioni locali hanno richiesto a fronte di un disagio e un pericolo che prosegue ormai da anni.
Hanno annunciato però che s‘impegneranno a cambiare le norme che regolano questi casi, senza specificare come e quando!
I presupposti ci sono eccome: lo stesso consigliere regionale M5S Andrissi e il canditato Alvi Torrielli alle Regionali per il M5S con la partecipazione alla manifestazione di Cannobio quest’autunno, l‘interrogazione in Regione e la presenza del candidato sindaco Campana all’assemblea pubblica dei frontalieri tenutasi a palazzo Flaim a Novembre scorso, hanno visto con il loro occhi la situazione della statale ed il disagio che questa provoca alla popolazione tutta. La conferma arriva anche da uno studio geologico del Politecnico di Torino promosso dalla Regione Piemonte (https://www.lastampa.it/2019/01/03/verbania/lo-studio-del-politecnico-di-torino-la-statale-un-pericolo-unico-TGAftKP420XhmOnSOh44GJ/pagina.html)
Davanti a tale emergenza e disagio è evidente che una montagna sta letteralmente franando verso la statale, non ci sono cavilli burocratici che tengano: al primo posto ci va la sicurezza e la vita della popolazione!
Il governo M5S-Lega già oggi ha tutti gli strumenti necessari per far valere in tempi stretti gli interessi delle masse popolari che vivono a ridosso della Statale e degli utenti che ogni giorno la percorrono.
E’ questione di volontà politica e di darsi i mezzi per applicare la Costituzione, come dice l’articolo 16 della Costituzione: se ci sono dei problemi di sicurezza, allora vanno affrontati e rimossi per permettere a ogni lavoratore di recarsi sul proprio posto di lavoro e a ogni studente a scuola.
Siamo ben consapevoli che le amministrazioni locali e i vari governi della regione Piemonte delle Larghe Intese che si sono succeduti negli ultimi decenni dovevano intervenire ben prima dell’ultimo tragico evento avvenuto durante uno stato di allerta arancione proclamato dalla protezione civile nel novembre scorso. Tutti ci ricordiamo della famosa frana di Cannero, o il motociclista svizzero morto ammazzato da un masso due anni fa, ed è inutile che adesso si cerchi di fare campagna elettorale approfittando di questa situazione.
La sezione del VCO del Partito dei Carc invita tutti i candidati alle elezioni comunali di Verbania, regionali del Piemonte ed europee di tutti i partiti politici, del M5S e Lega a prendere posizioni pubbliche e a contattare i propri referenti in parlamento affinché il Governo torni indietro sui suoi passi, faccia partire i lavori garantendo la massima trasparenza nella gestione dei cantieri, limiti le situazioni di estremo disagio che i lavori provocheranno aprendo un tavolo pubblico di confronto in cui la popolazione abbia un ruolo di rilievo visto che è la parte che vive direttamente sulla propria pelle e tasche il disagio e l’insicurezza che il dissesto idrogeologico e l’ incuria hanno creato.
Cavilli e interessi di speculatori, che su questo disagio sono pronti a intascare profitti grazie alla catena sempre poco trasparente di appalti e subappalti, si superano legandosi e promuovendo la mobilitazione e il controllo popolare: per questo invitiamo e sosteniamo i lavoratori frontalieri, gli studenti e tutti coloro che abitualmente utilizzano la Statale 34 a organizzarsi a 1. fare pressione sul governo dare inizio ai lavori scrivendo ai mezzi stampa, promuovendo assemblee pubbliche, presidi, raccolta firme: stato d’emergenza o meno i lavori devono partire, 2. mantenere un tavolo che elabori misure alternative all’uso della Statale per recarsi a lavoro e a scuola, 3. organizzare i disoccupati della zona richiedenti il Reddito di Cittadinanza affinché vengano formati a fare questi lavori che hanno una rilevanza e un’utilità sociale, 4. controllare, una volta avviati, lo stato dei lavori affinché la statale 34 sia messa una volta per tutte in sicurezza.
Sono queste le vere grandi opere che il nostro paese ha bisogno, altro che TAV!
Sono queste le opere che possono garantire un lavoro utile e dignitoso per tutte e tutti!
Partito dei Comitati d’ appoggio alla Resistenza per il Comunismo
sez. VCO “Anna Maria Princigalli”