Prosegue la campagna abbonamenti a Resistenza per il 2019: in tutte le federazioni del Partito il numero degli abbonati è aumentato rispetto allo scorso anno, segno che il nostro giornale è riconosciuto sempre più come un valido strumento di propaganda e che la Redazione si sta impegnando per renderlo in misura crescente adeguato al suo scopo. La campagna abbonamenti ha fornito maggiore consapevolezza dell’importanza del giornale e del suo uso non solo agli abbonati, ma anche agli stessi compagni del Partito che si avvalgono di questo strumento e, così facendo, stimolano anche altri a fare lo stesso. Recentemente alcuni nostri collaboratori hanno anche deciso di regalare l’abbonamento ad altri loro contatti, perché ritengono che possa essere utile che leggano il giornale.
Infatti il Partito dei CARC, coi suoi organi di propaganda (Resistenza, Agenzia Stampa, ecc.), non solo analizza la realtà e indica i passi concreti per la costruzione e mobilitazione delle organizzazioni operaie e popolari, ma invita tutti i compagni e i lettori a contribuire al lavoro del Partito e del giornale stesso, tramite l’invio di lettere, commenti, critiche, integrazioni e proposte.
Usare il giornale. Il Partito utilizza Resistenza come strumento di propaganda, non solo diffondendolo e promuovendo la lettura individuale (che comunque “male non fa”), ma anche e soprattutto facendone uno strumento di studio collettivo e di organizzazione. Un esempio è il ciclo di letture che la Federazione Lombardia sta conducendo con i giovani del collettivo studentesco dell’istituto Cobianchi di Verbania: una serie di appuntamenti in cui discutere di articoli riguardanti i giovani e il movimento comunista, con l’obiettivo di illuminare la loro pratica e uscire da ogni lettura con un’iniziativa da organizzare dentro la scuola (prossimamente sarà letto un articolo pubblicato sul numero 3/2016 sull’esperienza dei Gruppi di Azione Proletaria, antesignani della linea “occupare e uscire” dalle scuole).
Sul giornale non si scrivono opinioni, non si trattano le notizie di attualità, di storia come viene fatto sui giornali borghesi; su Resistenza si usa la scienza del movimento comunista. La concezione comunista del mondo permette di vedere il marasma della società attuale dall’alto e di prevederne i possibili sviluppi, quindi anche comprendere qual è la via meno dolorosa da percorrere per le masse popolari per far fronte alla crisi del capitalismo. Questo non vuol dire “fare i grilli parlanti”, pontificare, e nemmeno che abbiamo la verità in tasca o che non sbagliamo mai nel nostro cammino. Significa indicare una strada da percorrere e metterci noi per primi all’opera nello sperimentarci, con la certezza che non c’è soluzione positiva se non quella della rivoluzione socialista, alla quale la Carovana del (nuovo)PCI si dedica con tutte le energie, facendosi continuatrice dell’opera iniziata con la prima ondata della rivoluzione socialista.