Pubblichiamo il contributo di un giovane compagno sul ruolo che i giovani aspiranti comunisti possono e devono assumere per avanzare nella costruzione della rivoluzione socialista.
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Cari compagni e compagne del P.CARC
Innanzitutto porgo i miei saluti, il mio nome è Patrizio, sono uno studente dell’istituto Antonio Rosmini di Domodossola(VB). Da un pò di mesi ho iniziato la militanza nel CARC e in generale nel movimento comunista: ho partecipato a manifestazioni, incontri, conosciuto e lavorato a fianco dei compagni, partecipato a congressi e incontri.
Che dire… il percorso che sto affrontando è magnifico e mi sto formando, il partito mi ha dato la possibilità di essere parte attiva di un processo rivoluzionario ora non più solo confinato ai miei pensieri.
Ringrazio tutti i miei compagni che giorno dopo giorno mi aiutano a costruire questo processo.
So che non sono da solo, che ci sono tanti giovani come me che aspirano alla costruzione del comunismo e quindi, prendendo in analisi critica il particolare periodo storico che viviamo, qual è il ruolo che noi giovani comunisti dobbiamo intraprendere nel processo rivoluzionario? Quali sono i problemi che il capitalismo crea tra i giovani? Come affrontarli e liberare i giovani lavoratori dal dominio della borghesia?
L’obiettivo della borghesia moderna è quella di distruggere i giovani, eliminare la loro capacità conoscitiva e critica, trasformarli in robot programmati senza coscienza del mondo e di se stessi, animali che pensano solo ai propri interessi combattendo su ogni cosa tra loro nel nome della competitività e quindi trasformarli in futuri atomi atti solo allo sfruttamento e a consumare.Per far ciò la borghesia di fatto distrugge la scuola come istituzione atta alla formazione (esempi pratici di questo sono: i tagli all’istruzione, il jobs act,la riforma della buona scuola ecc.ecc.) e forma una scuola per soli signori(le scuole private e a numero chiuso).
Mentre per il resto tramite l’utilizzo dei nuovi mezzi di comunicazione la borghesia ha il potere di manipolare la coscienza dei giovani proletari per trasformarli nella condizione prima detta applicando quella che si può definire con Gramsci “egemonia culturale”.
Il governo di blocco popolare è un’eccellente strategia per combattere ció, nelle scuole e ovunque l’auto organizzazione solidale dei giovani li porta ad affrontare le contraddizioni del sistema capitalistico utilizzando un sistema che risolve i problemi strutturali della scuola(si veda i vari successi che i collettivi hanno riportato nelle scuole da tutta italia per migliorare la qualità della vita al loro interno).
I collettivi (e quindi il GBP) sono funzionali anche a combattere l’egemonia culturale; la borghesia attraverso la sua strategia rinchiude l’individuo in un mondo virtuale/immaginario e personale nonchè astratto e pieno di false felicità(a questo i social network sono un’emblema), invece il collettivo è un’esperienza SOCIALE che porta ad affrontare problemi REALI e risolverli con la PRATICA.
Inoltre esso è un possibile mezzo con il quale combattere direttamente la cultura borghese: veicolando controinformazione, formando menti con pensiero critico, formando tra i giovani coscienza di classe ecc. Un esempio pratico di questo è ciò che hanno fatto i ragazzi del collettivo dell’istituto Cartesio di Villaricca costruendo un giornalino scolastico con quale gli studenti si sono mobilitati. Quindi preso in considerazione tutto ciò, il ruolo di noi giovani comunisti è quello di organizzare, aiutare e formare collettivi e organizzazioni popolari all’interno delle scuole risolvendo i problemi strutturali all’interno e formando coscienti istituzioni studentesche che si oppongono alla “malaburocrazia” borghese.
Questo è il compito, a mio dire, dei giovani comunisti in questo determinato periodo storico e situazione politica e sociale. Dobbiamo riprenderci in mano il nostro destino, tramite il metodo scientifico ed il marxismo liberarci dai fumi dell’ego che ci propina la borghesia, guidati dall’amore e dalla sete di conoscenza formeremo la società comunista basata sul lavoro e la scienza. Se noi giovani siamo il futuro allora uniti insieme nell’Internazionale formeremo la nuova umanità.
Grazie di tutto, cari saluti con affetto dal vostro compagno Patrizio