Rilanciamo l’intervento del compagno Han Su Chol (delegato del Partito del Lavoro di Corea) alla ventesima Conferenza internazionale dei partiti comunisti ed operai che si è tenuta ad Atene nel novembre 2018.
Due sono gli insegnamenti che ricaviamo dal suo discorso:
1) la lotta antimperialista è parte integrante della rivoluzione socialista. Per estensione, la lotta per la sovranità nazionale non è contrapposta o alternativa alla rivoluzione socialista ma è suo diretto presupposto (come ha indicato il Segretario del P. CARC, compagno Pietro Vangeli, nella sua intervista su Resistenza n. 11/12);
2) La resistenza che paesi come la Corea, Cuba, il Venezuela, l’Iran e altri, che la Comunità dei gruppi imperialisti indica come “Stati canaglia”, oppongono alle sue pressioni, ai suoi ricatti, alle sue sanzioni e alle sue minacce, rafforza la resistenza delle masse popolari italiane, è un esempio e una lezione, mostra che a determinate condizioni è possibile resistere e che a determinate condizioni è possibile anche vincere.
Bisogna quindi far conoscere la loro resistenza nel nostro paese e ricavarne insegnamenti per la nostra lotta. I successi raggiunti dalla Repubblica Popolare Democratica di Corea confermano che per far fronte con successo alla borghesia imperialista bisogna combatterla senza riserve. Chi ha cercato di parare le minacce dei gruppi imperialisti conciliando con loro, ha fatto una brutta fine. La fine di Gheddafi è una clamorosa lezione. Per far fronte con successo alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti un governo deve avere l’appoggio delle masse popolari del paese che dirige e mobilitarle senza riserve a basarsi principalmente sulle proprie forze e contemporaneamente collaborare con tutte le forze progressiste e antimperialiste del mondo. Questa è la lezione specifica che ci viene dalla Repubblica Popolare Democratica di Corea e dal Partito del Lavoro di Corea. È la lezione che sia il (n)PCI sia il Partito dei CARC hanno fatto propria.
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Stimato compagno presidente,
Cari rappresentanti dei partiti dei diversi paesi,
Vorrei iniziare il mio discorso con le più vive congratulazioni per il 20º Incontro internazionale dei partiti comunisti e operai che si è aperto ad Atene, culla della civiltà umana e città dalla storia antica, allo scopo di far progredire la causa del socialismo, ideale e futuro dell’umanità.
Colgo anche l’occasione per porgere le mie più sentite congratulazioni al Partito comunista greco per il centenario della sua fondazione e per trasmettere i saluti militanti dei membri del Partito del lavoro di Corea (PLC) e del popolo coreano ai membri del KKE e ai lavoratori della Grecia.
Il mio caloroso e commosso saluto va a tutte le delegazioni e i rappresentanti dei partiti comunisti e operai qui presenti.
Compagni,
Oggi ci siamo riuniti in questo luogo per discutere i compiti dei partiti comunisti e operai nella lotta per la salvaguardia della pace e del socialismo e per difendere i diritti delle masse lavoratrici alla luce della feroce offensiva reazionaria degli imperialisti contro il socialismo e i popoli progressisti del mondo.
Come partito di governo di un paese socialista, il PLC assume l’importante missione di difendere la pace e la sicurezza sulla penisola coreana dall’aggressione imperialista e dalle minacce di guerra, mentre nel paese si svolge con successo la costruzione socialista.
Difendere la pace e il socialismo e proteggere le masse popolari dalle aggressioni e dalle minacce imperialiste non è una questione nuova, ma una lotta lunga e faticosa che il PLC ha dovuto condurre per più di settant’anni, dal giorno stesso della sua fondazione.
La costruzione socialista si è accompagnata dalle costanti minacce belliche degli imperialisti e la lotta antimperialista è essa stessa parte della costruzione del socialismo: queste sono le caratteristiche particolari e l’ardua natura della rivoluzione coreana.
Lo scorso anno, sul palcoscenico del 19º Incontro internazionale dei partiti comunisti e operai tenutosi in Russia, il Partito del lavoro di Corea ha espresso il suo incrollabile impegno e la sua ferma determinazione a sradicare le minacce di guerra nucleare degli imperialisti statunitensi, a salvaguardare il socialismo di stampo coreano e la pace della penisola coreana e della regione.
Oggi, in questo luogo, posso affermare con orgoglio che il Partito del lavoro di Corea ha assolto la sua nobile missione, rendendo così possibile eliminare le minacce di una guerra nucleare dalla penisola coreana e garantire in modo affidabile la pace e la sicurezza della regione e del mondo.
Compagni,
Un anno fa il nostro partito ha solennemente dichiarato al mondo che avevamo sviluppato una deterrenza bellica in grado di difendere in maniera affidabile la sicurezza dello Stato e del popolo, dotandoci così di una potente e preziosa spada per la difesa della pace.
Questa è davvero una grande vittoria per il popolo coreano che ha messo fine alla storia delle minacce imperialiste d’aggressione e di guerra nucleare sulla penisola coreana, un evento di grande significato storico che ha cambiato radicalmente le dinamiche del potere sulla penisola coreana e nella regione.
Questa svolta miracolosa degli eventi intorno alla penisola coreana è stata resa possibile solo perché il Partito del lavoro di Corea e il popolo coreano si sono assicurati una forza potente ad un prezzo costoso con uno spirito «fai-da-te», una forza così potente che nessuno osa sfidare; questa realtà dimostra esplicitamente che si deve difendere la pace e il socialismo con le proprie forze.
Come tutti sappiamo, il compagno presidente del Partito del lavoro di Corea ha condotto con energia una coraggiosa diplomazia al vertice, portando così ad un drastico allentamento delle tensioni sulla penisola coreana e nella regione che solo un anno fa era stata spinta sull’orlo della guerra, aprendo con successo una nuova era di pace e prosperità.
Sono intervenuti cambiamenti inimmaginabili in passato nelle relazioni intercoreane e RPDC-USA e i rapporti d’amicizia e cooperazione con i paesi vicini sono stati rivitalizzati, creando un ambiente favorevole alla riunificazione della Corea e avviando un processo di rimozione del pericolo di conflitti armati e di guerra nucleare sulla penisola coreana.
I paesi che sono rimasti ostili alla RPDC per decenni stanno ora facendo passi avanti nel dialogo con noi uno dopo l’altro e questo non è affatto dovuto ad un «cambiamento della nostra posizione», ma perché non potevano non riconoscere il fatto che nulla poteva compromettere lo status strategico del nostro Stato e quindi devono riformulare le loro politiche nei confronti della RPDC.
La nuova fase della situazione creatasi sulla penisola coreana grazie alle nostre azioni e ai nostri sforzi proattivi è di grande importanza.
Con l’arrivo della calma sulla penisola coreana e nella regione, il nostro partito e il nostro popolo sono ora in grado di portare avanti con vigore la costruzione socialista in un ambiente più pacifico, e gli imperialisti hanno meno scuse per provocare una guerra ed un intervento in Asia.
Le relazioni intercoreane hanno salutato una nuova era di pace e prosperità, aprendo la prospettiva per il popolo coreano di realizzare il suo desiderio di riunificazione e liberazione nazionale, per far progredire la costruzione di un mondo indipendente in cui siano garantite la sovranità e l’uguaglianza di tutti i paesi e le nazioni e dove non esistano dominio e soggezione.
I successi ottenuti dal PLC e dal popolo coreano nella loro lotta per sventare le minacce di aggressione e guerra degli imperialisti e garantire pace e sicurezza sulla penisola coreana e nella regione sono una vittoria comune per tutti i partiti rivoluzionari e per i popoli progressisti del mondo che hanno combattuto per il socialismo, all’insegna dell’indipendenza contro l’imperialismo.
Il fattore essenziale di questa grande vittoria non è altrove.
Il Comitato centrale del PLC ha proposto grandi e corrette politiche, linee strategiche e tattiche per accelerare l’impennata generale della rivoluzione coreana in accordo con la situazione prevalente e le esigenze della rivoluzione, ed ha organizzato e mobilitato tutti i membri del partito ed il popolo nella lotta per la loro attuazione. Qui sta la chiave di tutte le vittorie ottenute.
Nella storica seduta plenaria di aprile del Comitato centrale del partito il compagno presidente del Partito del lavoro di Corea ha proposto una nuova linea strategica per concentrare tutti gli sforzi del partito e dello Stato sulla costruzione dell’economia socialista, ora che la nostra rivoluzione è entrata in una nuova fase.
La nuova linea strategica è adottata dal nostro partito di propria iniziativa nelle attuali circostanze in cui la RPDC è assurta alla solida posizione di potenza politico-ideologica e militare globale. Si tratta di una linea corretta e realistica che riflette scientificamente le aspirazioni del nostro popolo e la cui fattibilità è pienamente garantita.
Ora che abbiamo promosso la nostra forza al livello di cui abbiamo bisogno, potendo così garantire fermamente la sicurezza del nostro Stato e della popolazione, è diventato possibile per noi incanalare tutti gli sforzi nella costruzione economica e nel miglioramento del tenore di vita del popolo.
Nonostante le sanzioni feroci e il blocco da parte degli imperialisti, il PLC ed il popolo coreano stanno compiendo miracoli e innovazioni senza precedenti nella costruzione economica e negli sforzi per migliorare il tenore di vita della popolazione, facendo leva sulla scienza e sulla tecnologia, all’insegna della fiducia in sé e dell’autosufficienza.
Le grandi celebrazioni che si sono tenute di recente nel 70º anniversario di fondazione della RPDC in mezzo al grande interesse della comunità internazionale hanno segnato un’occasione significativa per dimostrare appieno la forza politico-ideologica e la potenza economica e militare del socialismo di stampo coreano, nonché l’alto prestigio internazionale del PLC e della RPDC.
Nonostante le sue difficoltà economiche, il nostro paese sta sempre attuando politiche sociali come la gratuità dell’istruzione e dell’assistenza medica e sta incanalando tutti gli sforzi per promuovere il benessere della popolazione. Questo testimonia la superiorità del socialismo di stampo coreano, incentrato sulle masse popolari, che non perde mai la natura originale del socialismo autentico in nessuna circostanza.
Anche se ciò che il nostro partito e il nostro popolo hanno raggiunto è enorme, non ne siamo mai soddisfatti e ci sono ancora ostacoli e sfide da superare lungo il cammino della nostra rivoluzione.
Il PLC aderirà sempre ai principi socialisti e rivoluzionari, realizzerà con successo la causa della costruzione di un potente paese socialista contando sui nostri sforzi e levando alta la bandiera dell’indipendenza contro l’imperialismo.
Compagni,
L’indipendenza globale è sempre stata l’obiettivo della politica estera del PLC ed è un’aspirazione comune dell’umanità.
Il socialismo costituisce il nucleo delle forze antimperialiste e agisce come fattore decisivo per promuovere la lotta per respingere le manovre bellicose ed aggressive degli imperialisti e realizzare l’indipendenza globale.
I paesi socialisti debbono rafforzare il sostegno reciproco e la solidarietà attraverso la lotta per sventare l’aggressione e le pratiche arbitrarie degli imperialisti sotto la bandiera del socialismo e dell’antimperialismo. Tutti i paesi e i popoli del mondo che difendono l’indipendenza debbono sostenere e incoraggiare la causa del socialismo e lottare con fermezza contro le manovre antisocialiste degli imperialisti e dei reazionari.
I partiti comunisti e operai e i popoli progressisti debbono unirsi e cooperare per contrastare le astute manovre degli imperialisti che cercano di dividere e disgregare il movimento socialista globale e dirigere la punta di diamante della loro lotta contro il nemico comune, gli imperialisti.
Il PLC continuerà a dare importanza alle tradizionali relazioni d’amicizia e cooperazione con tutti i partiti e i popoli dei paesi socialisti, tra cui Cuba che sta costruendo il socialismo nel confronto diretto con gli imperialisti statunitensi, ed a rafforzare e sviluppare costantemente queste relazioni.
Riaffermiamo la nostra solidarietà con il Partito comunista di Grecia e con tutti gli altri partiti comunisti e operai che lottano vigorosamente contro lo sfruttamento capitalista e per i diritti della classe operaia e delle masse popolari.
Estendiamo anche la nostra ferma solidarietà a tutti i popoli progressisti del mondo, compresi i popoli della Siria, della Palestina e del Venezuela, che lottano per la giustizia e la pace, opponendosi all’aggressione e all’intervento imperialista.
Desidero esprimere ancora una volta i miei sinceri ringraziamenti al Comitato centrale del Partito comunista greco per aver gentilmente invitato il PLC e per aver ospitato una riunione di tale successo, nonché ai partiti comunisti e operai di tutto il mondo per il costante sostegno e incoraggiamento offerto alla giusta causa del PLC e del popolo coreano.
Anche in futuro il PLC sarà all’avanguardia nella lotta per la vittoria finale della causa del socialismo, ideale e futuro dell’umanità, e si impegna a tal fine pienamente nella lotta congiunta con tutti i partiti rivoluzionari del mondo.
Grazie.