[Napoli] Solidarietà ai giovani colpiti dalla repressione: sulla denuncia di un compagno della Federazione Campania del Partito dei CARC

La paura della mobilitazione studentesca alimenta la deriva securitaria

Solidarietà ai giovani colpiti dalla repressione!

Sulla denuncia di un compagno della Federazione Campania del Partito dei CARC

Nella serata di venerdì 16 novembre in zona Taverna del Ferro (quartiere San Giovanni – Napoli) il compagno Ciro Imperato, Responsabile Lavoro Giovani della Federazione Campania del P. CARC, è stato fermato insieme ad altri compagni del Partito da tre volanti della Polizia di Stato (cui si sono aggiunte in seguito anche DIGOS e Polizia scientifica), e accusato di aver fatto una scritta sul muro esterno dell’istituto “I. Cavalcanti”, in una zona peraltro già piena di graffiti e scritte di varia natura tra cui il Che Guevara disegnato dal noto artista napoletano Jorit.
La denuncia ha certamente a che fare con il “decreto sicurezza” di Salvini, e,in generale, con il clima repressivo che il ministro degli Interni cerca di instaurare in contrapposizione con una larga parte degli stessi elettori di questa maggioranza e di buona parte degli esponenti del M5S.
Si vedano a proposito l’opposizione dei parlamentari Nugnes e De Falco e la presa di posizione del Meetup di Napoli, che sono parte dell’insofferenza del M5S rispetto alle forzature che Salvini cerca di compiere contro lo stesso contratto di governo (dallo smantellamento degli SPRAR, all’impunità per i corrotti, fino alla recente polemica sugli inceneritori).
La deriva securitaria (peraltro non nuova, ma alimentata da tutti i ministri degli interni che si sono succeduti negli ultimi anni, da Napolitano a Minniti …) si mostra per ciò che è: sperpero di danaro pubblico e massiccio dispendio di mezzi e risorse per colpire le masse popolari e specialmente chi si pone alla loro testa, i comunisti, appigliandosi ad ogni sciocchezza prevista dal codice penale, e campo libero a chi inquina e devasta i territori, riempie le nostre città di droga, fa affari sporchi sulla nostra pelle (peraltro proprio nel quartiere San Giovanni sarebbe più importante reprimere i disastri commessi da aziende come la Q8 e la SME o controllare le scorribande dei clan che si contendono gli affari a colpi di “stese”…)
Quest’episodio si inserisce nell’ambito della sequenza di fatti che stanno accadendo negli ultimi giorni, che vedono come protagonisti i giovani studenti delle masse popolari e riguardano anche buona parte degli operai e dei lavoratori: dall’aggressione ai danni dello studente minorenne del collettivoKAOS del liceo “Vincenzo Cuoco” avvenuta in Galleria Umberto nel giorno della venuta di Salvini a Napoli, alle manifestazioni studentesche tenutesi in tutta Italia proprio venerdì 16 novembre (con particolari tensioni a Milano e qualche tafferuglio a Napoli), fino alla militarizzazione della città di Napoli in vista del consiglio dei ministri di lunedì 19.
La verità è che la repressione, come sempre, serve ad intimidire le forze sane e progressiste del Paese! Quelle che vogliono approfittare della situazione politica venutasi a creare col voto del 4 marzo e con l’insediamento del governo M5S – Lega alimentando la mobilitazione per la vera sicurezza che serve alle nostre scuole e ai nostri quartieri: quella degli edifici scolastici, della salubrità dell’ambiente, del territorio, del lavoro!
La Federazione Campania del P. CARC fa appello ai giovani a continuare nella mobilitazione e nell’organizzazione messe in campo dal 12 ottobre (con l’incontro strappato al ministro Di Maio sulla scuola) fino alle ultime manifestazioni, ad unirsi agli insegnanti più avanzati, a coordinarsi tra loro e con le altre organizzazioni operaie e popolari attive a livello locale e nazionale per imporre al governo M5S – Lega la realizzazione delle misure favorevoli alle masse popolari contenute nel “Contratto di Governo” (abolizione della “Buona Scuola”, reddito di cittadinanza, no alle “classi pollaio” e ai contributi scolastici per le famiglie, abolizione del “Job’s Act”, no alle grandi opere speculative, ecc.) e contrastare quelle reazionarie (dal taser in dotazione alle forze dell’ordine, alle proposte di sgombero delle occupazioni).
E’ questa la strada per imporre la costituzione di un governo che sia espressione delle organizzazioni operaie e popolari del Paese e che rompa con l’asservimento del Paese alla Comunità Internazionale dei gruppi imperialisti (UE, USA, sionisti): un Governo di Blocco Popolare.
Il Governo di Blocco Popolare sarà la scuola con cui le masse popolari impareranno passo dopo passo a costruire la società nuova che è già nell’ordine delle cose e rispecchia le loro migliori aspirazioni e i loro migliori sentimenti: il socialismo.
Chiamiamo a partecipare alle mobilitazioni che organismi, comitati e sindacati hanno indetto per lunedì 19 alle ore 10:00 presso l’Isola C3 del Centro Direzionale di Napoli ove si svolgerà il consiglio dei ministri.

CONTRASTIAMO I PROVVEDIMENTI REAZIONARI DEL GOVERNO M5S – LEGA!
SPINGIAMO PER LA REALIZZAZIONE DELLE PROMESSE ELETTORALI!
E’ QUESTO IL MODO PER FARE FRONTE ALLA REPRESSIONE!

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