In queste ultime settimane la lotta di classe a Piombino ha fatto un salto in avanti, dettato dall’implacabile procedere della crisi generale e dalla crescente resistenza delle masse popolari ai peggiori effetti della crisi. Il Comitato Salute Pubblica ha portato in piazza centinaia di persone per ribadire la volontà di andare a fondo del referendum contro la privatizzazione della discarica di Colmata. La svendita di parti del patrimonio pubblico è un processo che, da quando è stato avviato dall’inizio degli anni ’90, ha portato – da Alitalia alla TIM, dalle acciaierie fino alla sanità- profitti nelle tasche di pochi padroni e disservizi, rincari e vere e proprie tragedie per chi ci lavora e per le masse popolari: come nel caso del crollo del ponte Morandi a Genova. Sono effetti di una vera e propria guerra di sterminio non dichiarata, condotta senza eserciti né armi ma che conta morti quotidianamente nelle aziende, nei territori allagati, nelle scuole che crollano: mettere mano a tutto questo è la sicurezza di cui abbiamo bisogno, e su cui ogni governo deve intervenire!
Gli operai della ex Lucchini si ritrovano con una fabbrica ridotta all’osso “grazie” ad anni di manovre dei governi delle Larghe Intese, lo schieramento che da quarant’anni a questa parte, cioè da quando la prima ondata della rivoluzione proletaria si è esaurita e la borghesia imperialista ha preso nuovamente in mano la direzione del mondo, ha applicato in Italia il “programma comune” della borghesia imperialista. In combutta con il “salvatore della patria” di turno, hanno ridotto il secondo stabilimento siderurgico italiano a un ammasso di ferraglia. Sono i risultati della direzione della società e dell’economia da parte della borghesia, che smantella l’apparato produttivo del paese per far fronte (a modo suo, ovviamente) alla crisi del sistema capitalista.
Gli operai ex Lucchini e in particolare quelli aderenti al Camping CIG, lottano per un Lavoro che sia dignitoso, in sicurezza e al massimo ecocompatibile per come lo possono permettere le tecnologie moderne; non deve essere più una
trappola mortale in cui rischiare la vita o un prezzo da far pagare al territorio: basta barattare la salute per il salario!
Piombino e il suo territorio rappresentano quindi, con ogni evidenza, una questione nazionale , perché la siderurgia è un settore strategico per un paese che si definisce industrialmente avanzato, perché la discarica di Colmata non diventi l’imbuto in cui fare confluire i rifiuti da ogni parte del paese.
Con le elezioni del 4 marzo si è costituito il “governo del cambiamento” formato da M5S e Lega, due forze politiche votate (anche a Piombino!) in virtù delle promesse fatte in campagna elettorale. Ebbene, il governo M5S-Lega deve venire a Piombino e farsi carico di una situazione che per i suddetti motivi va ben oltre i confini regionali.
Per spingere il governo a farlo è necessario organizzarsi dal basso per discutere collettivamente e dare vita a un “piano di salvezza” per Piombino:
– costituire in ogni azienda capitalista, in ogni azienda pubblica, nelle scuole e nei quartieri organizzazioni operaie e popolari (come lo sono Camping CIG e il CSP) che prendano direttamente le misure favorevoli alle masse che è possibile attuare a livello locale;
– premere in ogni modo sul governo perché sostenga le misure necessarie al territorio e così dia seguito alle promesse fatte in campagna elettorale.
Ne parliamo domenica 11 novembre dalle ore 17 presso la saletta dell’Arsenale (accanto a piazza Cappelletti), vi aspettiamo!!