Nel corso dell’estate si sono svolte le Feste federali della Riscossa Popolare in Toscana (Firenze 29-30 giugno), in Lombardia (Milano 6-7-8 luglio) e in Campania (13-14 luglio), a queste è seguita la Festa nazionale della Riscossa Popolare (Massa 12-17 agosto). Tra ottobre e novembre si svolgeranno le Feste della Riscossa Popolare delle sezioni del Partito in continuità e in concatenazione con le precedenti. I programmi, i dibattiti, i tavoli tematici e il resto delle attività saranno prossimamente pubblicati su www.carc.it e sulle pagine Facebook del Partito.
Di seguito indichiamo le date delle prossime feste:
Piemonte:
14 ottobre. Verbano Cusio Ossola – Casa del Popolo ARCI F.Riva, via Renzo 93 – Trobaso – Verbania. Qui link.
Torino – Data e luogo da definire.
Lombardia:
9-10-11 novembre. Milano – Casa del Popolo, via Padova 179 (in galleria). Qui link.
11 novembre. Brescia – Caffè Letterario di Brescia.
11 novembre. Gratosoglio (MI) – Gratosoglio Autogestita (GTA), via Lelio Basso 7.
17 novembre. Sesto San Giovanni (MI) – Luogo da definire.
18 novembre. Bergamo – Luogo da definire.
Emilia Romagna:
10 novembre. Reggio Emilia – Centro Sociale Foscato, via Enrico Foscato 15. Qui link.
Toscana:
27 ottobre. Siena – Circolo ARCI Ravacciano, via Duccio di Buoninsegna 45. Qui link.
27 ottobre. Pisa – Casa del Popolo Pisanello – Riglione, via Marsala 2. Qui link.
27-28 ottobre. Massa – Sede P.CARC Massa, via San Giuseppe Vecchio 98. Qui link.
28 ottobre. Abbadia S. Salvatore (SI) – Dibattito Videoteca Centro Giovani, via Mentana 16; pizza conviviale Ristorante Fontemagria, Località Fonte Magria.
3 novembre. Firenze Rifredi – Circolo ARCI Il Campino, via Giulio Caccini 13/B. Qui link.
3 novembre. Cecina – Casa del Popolo Dario, via Pilo 49. Qui link.
10 novembre. Prato-Pistoia – Circolo ARCI Renzo Grassi, via Pistoiese 502, Prato – Narnali.
10 novembre. Firenze Peretola – Circolo SMS di Peretola, via Pratese 48.
Viareggio – Data e luogo da definire.
Lazio:
9-10 novembre. Roma – Spazio sociale 136, via Calpurnio Fiamma 136.
4 novembre. Cassino – Sede P.CARC Cassino sezione Antonio Labriola, via Sferracavalli.
Campania:
31 ottobre. Napoli Sanità – Spazio Comitato contro chiusura Ospedale San Gennaro, via S. Gennaro Dei Poveri 25.
9 novembre. Napoli Est – Sala della VI municipalità, San Giovanni a Teduccio (NA).
16 novembre. Napoli Nord – Cantiere 167 – viale delle Resistenza 247 – Scampia (NA).
16 novembre. Quarto (NA) – Luogo da definire.
Napoli Centro storico – Data e luogo da definire.
Le feste sono l’occasione per “fare il punto” della situazione politica, per dibattere, approfondire, ragionare pubblicamente sui passi avanti compiuti nella creazione delle condizioni per la costituzione del Governo di Blocco Popolare e sui passi da compiere. Esse si legano al percorso congressuale che si concluderà nel mese di gennaio 2019 con il V congresso del P.CARC. Di questo legame vogliamo farne uno strumento per gli operai avanzati, per i compagni e le compagne che cercano una strada per fare fronte agli effetti della crisi e che vogliono contribuire all’avanzamento della rivoluzione socialista.
Sono feste con le radici piantate nella lotta di classe e che alimentano la lotta di classe: dibattiti, tavoli tematici, seminari con particolare rilievo alla lotta per tenere aperte le aziende, creare nuovi posti di lavoro e all’intervento nelle scuole superiori e università, sulla scienza del Marxismo.
Sono feste politiche e popolari con cui promuoviamo la sana aggregazione (contro la cultura dello sballo e dell’evasione dalla realtà) e sperimentiamo principi, modi e forme di autorganizzazione e vita collettiva . Sono feste cui “accogliamo”, “parliamo”, “coinvolgiamo” e in una certa misura anche “leghiamo” a noi le persone che vi partecipano.
Per quanti vi partecipano (fin dalla loro ideazione) le feste sono una scuola in cui imparare a progettare, a organizzare, a fare lavoro di squadra, a dirigere dirigendo, a combinare lavoro manuale e lavoro intellettuale, a trattare le contraddizioni “in seno al popolo” in modo positivo e avanzato.
Ci poniamo l’obiettivo affinché le feste siano una scuola di comunismo, un laboratorio attraverso cui avanzare nel trasformarci da classe oppressa a futura classe dirigente. Per imparare a pensare scientificamente e ad agire di conseguenza, avanzando nella costruzione del Governo di Blocco Popolare e nella rinascita del movimento comunista del nostro paese.
Nel nostro paese. Il governo M5S-Lega è una crepa nel sistema politico dei vertici della Repubblica Pontificia (vedi Resistenza n. 7-8/2018), manifestazione particolare della svolta politica in corso nei paesi imperialisti. Esso è sia il risultato dell’insofferenza e dell’indignazione delle masse popolari verso le Larghe Intese e il programma di lacrime e sangue che esse hanno attuato negli ultimi decenni, sia il risultato di una mediazione, di un accordo tra i dirigenti del M5S e della Lega e i gruppi d’interesse e le istituzioni italiane e internazionali del sistema politico delle Larghe Intese.
La situazione politica delle prossime settimane ha al centro le operazioni che noi comunisti, i lavoratori e i sindacati combattivi (a partire da ILVA, FCA, Alitalia), le masse organizzate nei movimenti popolari (NO TAV, NO TAP), possiamo mettere in campo per spingere il governo M5S-Lega a rompere gli indugi, mantenere le promesse di cambiamento e le aspettative, portare fino in fondo la rottura con i poteri forti e affermare la sovranità nazionale sugli interessi della Comunità Internazionale degli imperialisti UE, USA e sionisti.
L’ago della bilancia dello scontro politico sarà la mobilitazione della classe operaia e delle masse popolari: ad essa dovranno fare ricorso anche i partiti delle Larghe Intese per tentare di scalzare M5S e Lega dal governo, ad essa dovranno fare ricorso M5S e Lega se intenderanno resistere agli attacchi e continuare a governare (ma ciò implica la traduzione in pratica dei proclami e delle promesse fatte).
Dobbiamo promuovere una mobilitazione ampia, estesa, continuativa affinché il governo M5S – Lega mantenga le promesse che ha fatto. Senza farsi scoraggiare dalla consapevolezza che non le manterrà, ma consapevoli che se farà dei passi per mantenerle dovrà necessariamente poggiare la sua azione sulla mobilitazione delle masse popolari organizzate e quindi favorirla. Questo è l’aspetto decisivo. Nel perseguire gli obiettivi immediati, il rispetto delle promesse del M5S – Lega, dobbiamo favorire le condizioni per gli obiettivi di prospettiva: la costituzione di un governo di emergenza delle masse popolari organizzate. Un governo imposto con la mobilitazione popolare, composto da quegli elementi della società civile, del movimento sindacale, delle amministrazioni locali e della sinistra borghese che godono di ampio seguito e della fiducia delle masse popolari e che opera perseguendo l’attuazione di sei misure:
- Assegnare a ogni azienda compiti produttivi (di beni o servizi) utili e adatti alla sua natura, secondo un piano nazionale (nessuna azienda deve essere chiusa).
- Distribuire i prodotti alle famiglie e agli individui, alle aziende e ad usi collettivi secondo piani e criteri chiari, universalmente noti e democraticamente decisi.
- Assegnare ad ogni individuo un lavoro socialmente utile e garantirgli, in cambio della sua scrupolosa esecuzione, le condizioni necessarie per una vita dignitosa e per la partecipazione alla gestione della società (nessun lavoratore deve essere licenziato, ad ogni adulto un lavoro utile e dignitoso, nessun individuo deve essere emarginato).
- Eliminare attività e produzioni inutili o dannose per l’uomo o per l’ambiente, assegnando alle aziende altri compiti.
- Avviare la riorganizzazione delle altre relazioni sociali in conformità alla nuova base produttiva e al nuovo sistema di distribuzione.
- Stabilire relazioni di solidarietà, collaborazione o scambio con gli altri paesi disposti a stabilirle con noi.
Tutte le iniziative che servono oggi ad allargare la breccia aperta nel sistema politico, a imporre al governo M5S – Lega il rispetto delle promesse delle parti progressiste del contratto di governo e a sbarrare la strada alle parti più reazionarie si possono, quindi si devono, tradurre nella mobilitazione per costituire il Governo di Blocco Popolare. E’ il governo di cui gli operai e le masse popolari hanno bisogno, è la strada pratica per la rinascita del movimento comunista cosciente e organizzato nel nostro paese.
Sulla base di questo contesto e di questo orientamento invitiamo compagni e compagne, operai, lavoratori, giovani, donne che vogliono cambiare questo paese ad “usare” le Feste della Riscossa Popolare che delle sezioni del prossimo periodo per discutere, coordinarsi, conoscere il P.CARC e unirsi alla lotta per il socialismo.
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Invitiamo tutti i lettori a partecipare attivamente alle feste e a contribuire alla loro organizzazione, facendo una sottoscrizione economica attraverso i seguenti canali:
- Conto Corrente Bancario Intestato a Gemmi Renzo – IBAN: IT79 M030 6909 5511 0000 0003 018
- Ricarica Postepay: Postepay n. 5333 1710 0024 1535 intestata a Renzo Gemmi
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