Respingere il decreto Salvini – Lettera aperta ai deputati e ai senatori della Lega

 

Il 24 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il Decreto Salvini sulla sicurezza e l’immigrazione che contiene almeno due misure che dimostrano una “strana” contraddizione fra quello che la Lega dice e quello che la Lega fa.

Salvini sostiene che il degrado delle nostre città è dovuto alla presenza degli immigrati clandestini, ma appena ha la possibilità di eliminare gli immigrati clandestini (una volta censiti gli immigrati e iscritti all’anagrafe dei comuni, inserirli nel tessuto produttivo per occuparsi di uno dei mille lavori di cui c’è emergenza – ad esempio la ricostruzione delle zone terremotate – di immigrati clandestini non ce ne sarebbero più…) che fa? Un decreto che produce di botto decine di migliaia di immigrati clandestini, abolendo il permesso di soggiorno per motivi umanitari. Voi che avete “il polso” del territorio da cui provenite, dovreste sapere cosa significa una simile misura: le piazze dove oggi si riuniscono 20 o 30 “immigrati clandestini”, saranno punto di ritrovo per 200 o 300; i centri in cui oggi sono “ospitati”, saranno svuotati (e questo in effetti fa incazzare le varie coop), ma non bastano prigioni, centri di rimpatrio, caserme dismesse e vecchi manicomi per contenerli tutti. Precisando, per inciso, che è del tutto ininfluente che esista o meno il reato di clandestinità. Quindi toccherà a voi, rappresentanti dei territori in Parlamento, tornare sui territori e spiegare che la Lega, che voleva “eliminare i clandestini”, li ha invece moltiplicati per 100.

Non è dato a sapere, a noi che scriviamo, il motivo vero per cui è stato fatto questo decreto. Ma se il motivo è sperare che con l’aumento dei clandestini, aumentino i consensi della Lega, significa che avete fatto male i conti, senza l’oste. Avete raccolto quasi 6 milioni di voti promettendo rimpatri (che non sono così automatici e veloci quanto annunciarli nei comizi: “di questo passo ci vorranno 80 anni” ha detto Salvini), promettendo l’abolizione della Legge Fornero e la salvaguardia degli interessi italiani. State facendo cilecca su tutto: i clandestini aumentano, la Legge Fornero più che abolirla la state riverniciando – e timidamente, gli “interessi italiani” li state subordinando a questa o quella potenza mondiale (le sanzioni alla Russia imposte da Trump, costano vari miliardi di euro alla nostra economia…). Continuiamo: Salvini dice “prima gli italiani”. Quali italiani? Perchè alzando le pene per occupazione abusiva di terreni o immobili voi state minacciando decine di migliaia di operai italiani, italianissimi, “padani”, che contro la chiusura e le delocalizzazioni (ah, gli interessi italiani!) occupano le aziende, fanno picchetti e blocchi stradali. Voi volete mandarli in prigione, dai 4 ai 6 anni? Dovreste forse specificare “prima i padroni e gli speculatori” e che siano italiani o meno, fa poca differenza. Sì perché la Grande Distribuzione Organizzata è quasi del tutto in mano agli stranieri che nel nostro paese, nei “nostri territori” fanno quello che vogliono (negozi aperti 24h su 24 e 7 giorni su 7), come lo fanno e lo faranno i colossi stranieri che hanno comprato le aziende italiane. Agli operai, italiani, che protestano e protesteranno, voi prospettate il carcere, come alle famiglie, italiane, che non accettano di vivere sotto i ponti.

Forse prevarrà in questa fase, ancora, la propaganda gridata sulla “sinistra che rosica” e che “cerca di fermare il cambiamento”, ma i fatti sono questi. Una larga parte di chi vi ha votato il 4 marzo non è né di destra né di sinistra (altrimenti il 17% la Lega se lo sognava), ma sono soprattutto operai e lavoratori. È a loro che dovete rendere conto e farlo con senso di responsabilità, mettendo da parte la propaganda gridata e facendo davvero i loro interessi.

Salvini dice “il decreto sicurezza non è blindato”, questo vuol dire che il Parlamento può migliorarlo nell’interesse degli italiani:

– bocciare l’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari.

– perseguire penalmente (anni di carcere!) i grandi proprietari immobiliari che lasciano volutamente sfitte numerosissime case per non far abbassare i prezzi degli affitti, requisire quelle case e metterle a disposizione degli enti locali affinché le assegnino; perseguire penalmente (anni di carcere!) i dirigenti degli enti che gestiscono il patrimonio immobiliare pubblico e che in combutta con i grandi proprietari immobiliari le lasciano sfitte e abbandonate: questo significa “abolire le occupazioni abusive”;

– bocciare l’innalzamento delle pene per le occupazioni abusive di terreni e immobili.

Se volete fare davvero gli interessi degli italiani, lasciate perdere la guerra contro i poveri e continuate a mettere i poteri forti che occupano il nostro paese di fronte al fatto compiuto (come il governo ha già fatto con la chiusura dei porti): via le sanzioni alla Russia, impedire la chiusura di aziende, assegnare case per le famiglie dei lavoratori e asili e scuole sicure per i loro figli.

La sicurezza oggi non è questione di razza e di invasori. Oggi una società che non garantisce a tutti di poter guadagnare quello che occorre per una vita dignitosa facendo un lavoro utile e dignitoso, crea inevitabilmente una massa di persone a disposizione per caporali e organizzazioni criminali ed è inevitabile che i più intraprendenti prendano essi stessi iniziative di ogni genere per procurarsi tutto il benessere che gli riesce di procurarsi. Dove non c’è sicurezza per tutti, oggi non c’è più sicurezza per nessuno! Non sono espulsioni e galere che cambiano la situazione.

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