Il 24 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il Decreto Salvini sulla sicurezza e l’immigrazione che contiene almeno due misure che non solo non promuovono alcun miglioramento delle condizioni per i lavoratori e per le masse popolari di questo paese, ma incarnano la consuetudine tanto in voga fra i governi precedenti (senza distinzione di “destra” e “sinistra”) di intendere la “sicurezza” come “guerra contro i poveri” e “guerra contro chi si ribella alla povertà”. Ci riferiamo:
- all’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari che produrrà in breve un numero altissimo e imprecisato di “immigrati clandestini” esclusi da ogni possibilità di integrazione, per quanto tale possibilità fosse già di per sé difficile. Per prevedere il risvolto pratico di questa misura non occorre la sfera di cristallo: un esercito di lavoratori a costo zero per i caporali che da nord a sud attingono proprio fra i settori più disperati delle masse popolari, un esercito di “moderni schiavi” che popolano le baraccopoli in condizioni inumane, alla mercé delle organizzazioni criminali e degli sfoghi della parte più disperata della popolazione autoctona (vedi i casi di Rosarno e Gioia Tauro);
- all’inasprimento delle pene per il reato di occupazione abusiva di terreno o immobile fino a 4 anni di carcere (grossomodo le pene a cui sono condannati i preti pedofili, ma che i preti pedofili in genere non scontano) e fino a 6 per il blocco stradale (una pena a cui non vengono condannati neppure i preti pedofili…) che ha come risvolto pratico, anche qui senza bisogno della sfera di cristallo, la criminalizzazione e la persecuzione degli operai in lotta contro la chiusura e la delocalizzazione delle aziende (sapete quante sono le “fabbriche occupate” e i blocchi stradali?), degli studenti e delle decine di migliaia di famiglie che si ribellano alla prospettiva di vivere sotto un ponte.
Non escludiamo che fra le vostre fila, qualche elemento che si è affezionato alla poltrona, allo stipendio e alla “settimana corta”, tanto da dimostrarsi indifferente alle conseguenze di questo Decreto, possa ribattere che “è previsto dal Contratto di Governo”. Ebbene, quasi 11 milioni di voti il M5S li ha raccolti prima del Contratto di Governo e la guerra contro i poveri non era nel programma del M5S.
I milioni di persone che vi hanno votato lo hanno fatto per rompere nettamente con “la vecchia politica”, quella delle clientele, dei privilegi, della “casta”, ma soprattutto quella di una classe sociale che mantiene privilegi materiali e immateriali grazie alla guerra di rapina e alla sottomissione dei lavoratori e dei poveri, dei “penultimi” e degli “ultimi”. Vi hanno votato perché legalità andasse di pari passo con giustizia. Vi hanno votato per invertire il corso delle cose, non per esserne i promotori o i complici di chi quel sistema lo perpetua.
Sappiamo per certo, perché abbiamo relazioni e rapporti diretti, che alcuni di voi provengono da una storia politica, sociale e umana e da un attivismo che li ha portati sempre a fianco dei lavoratori e delle masse popolari. In molti casi siamo stati fianco a fianco. Sappiamo per certo che molti di voi hanno la stessa sensibilità e gli stessi valori.
Per questo vi lanciamo pubblicamente l’appello a respingere il contenuto del Decreto Salvini su sicurezza e immigrazione e a emendarlo alla Camera e al Senato secondo i principi che accomunano legalità e giustizia e che perseguono la sicurezza nazionale:
– perseguire penalmente (anni di carcere!) i grandi proprietari immobiliari che lasciano volutamente sfitte numerosissime case per non far abbassare i prezzi degli affitti, requisire quelle case e metterle a disposizione degli enti locali affinché le assegnino; perseguire penalmente (anni di carcere!) i dirigenti degli enti che gestiscono il patrimonio immobiliare pubblico e che in combutta con i grandi proprietari immobiliari le lasciano sfitte e abbandonate. Senza sfera di cristallo: questo significa “abolire le occupazioni abusive”;
– bocciare l’innalzamento delle pene per le occupazioni abusive di terreni e immobili;
– perseguire penalmente (anni di carcere) i titolari delle aziende che impiegano lavoratori in nero e che ricorrono al caporalato, perseguire penalmente i caporali;
– bocciare l’abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Se volete efficacemente affrontare la questione della sicurezza, lasciate perdere, e anzi contrastate, la guerra contro i poveri e lavorate alle misure per garantire a ogni adulto un lavoro utile e dignitoso. Su questa strada il governo ha già fatto alcuni passi. È su questo che chi vi ha votato vuole vedervi impegnati. È per questo motivo che chi vi ha votato è disposto a mobilitarsi per sostenere l’operato del vostro governo.