Il Partito dei CARC si associa alla solidarietà che in tanti già hanno espresso nei confronti di Gianfranco Castellotti, storico attivista nel campo della solidarietà internazionale, e del gruppo di compagni e compagne che insieme a lui sono stati arrestati dalla polizia di Erdogan in Turchia durante il loro soggiorno a Istanbul. Il fronte della solidarietà internazionale è un fronte di lotta importante per stabilire relazioni con partiti e organismi in lotta di altri paesi, favorire lo scambio di esperienze, ed è per questo che la borghesia cerca di censurarla, ostacolarla, impedire che le esperienze di ribellione e lotta solidarizzino tra di loro, diventino un volano che alimenta la mobilitazione delle masse popolari. Al tempo stesso, ciò è manifestazione della sua debolezza e ogni attacco che sferra gli si rivolta contro quando la solidarietà si estende.
Esprimiamo la nostra solidarietà nel modo più alto che esiste per farlo: costruire giorno dopo giorno la rivoluzione socialista nel nostro paese. È questo il maggiore contributo che possiamo dare alla lotta delle masse popolari di tutto il mondo e alla rinascita del movimento comunista a livello internazionale.
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Libertà per Gianfranco Castellotti arrestato dalla polizia di Erdogan
Il nostro amico e compagno Gianfranco Castellotti, instancabile attivista internazionalista impegnato per molti anni nella difesa dei militanti della sinistra turca, è stato fermato stamattina (il 4 ottobre ndr) nel Centro Culturale Idil di Okmeydani / Istanbul insieme ad altri sette oppositori turchi.
Era in Turchia per seguire il processo ai nove musicisti del leggendario gruppo musicale Grup Yorum in prigione da quasi un anno.
Nonostante i suoi problemi di salute e nonostante l’inasprimento della repressione in Turchia, Gianfranco Castellotti è sempre stato al fianco dei suoi compagni turchi: negli incontri di sostegno alle famiglie dei manifestanti uccisi durante la rivolta di Gezi, nei sit-in degli insegnanti colpiti dalle purghe del regime, al processo agli avvocati dell’Associazione dei giuristi progressisti e dell’Ufficio degli avvocati per il popolo, ai concerti e ad altre attività politiche e culturali organizzate da Grup Yorum.
Conosceva i rischi che avrebbe corso recandosi in Turchia, ma tirarsi indietro era per lui fuori discussione. Aveva bisogno a tutti i costi di trasmettere il suo calore umano e il suo spirito combattivo ai militanti rinchiusi nelle fredde celle delle prigioni di tipo F.
Al momento, Gianfranco Castellotti è stato privato della libertà e delle medicine. La sua detenzione potrebbe durare diversi giorni a causa del regime d’emergenza attualmente in vigore in Turchia.
Noi, firmatari di questa lettera, chiediamo al governo italiano di mettere in atto ogni sforzo possibile per ottenere l’immediato rilascio del nostro amico Gianfranco Castellotti e il suo rimpatrio nelle migliori condizioni.
ANTI – IMPERIALIST FRONT – ITALIA
E compagne e compagni solidali di Massa Carrara e della Toscana