Sulle provocazioni fasciste del Presidente del Consiglio Stefano Benedetti

Nei giorni scorsi, una grave provocazione fascista ha colpito la città di Massa: il busto del Partigiano Vico posto nell’atrio del Comune di Massa è stato incappucciato con un sacco dell’immondizia.

Questa vile provocazione arriva dopo l’attacco alla Resistenza portato avanti nei giorni precedenti dal Presidente del Consiglio Comunale di Massa Stefano Benedetti attraverso il quale annunciava che avrebbe provveduto a rimuovere il monumento in nome di un auspicato “livellamento morale” tra fascisti e antifascisti; nello stesso contesto Benedetti attaccava l’ANPI definendola inutile e per questo non meritevole di finanziamenti per le proprie attività.

Le parole di Benedetti non ci meravigliano, del resto il personaggio in città è noto: provocatore fascista della prima ora e infaticabile  agente nell’alimentare la guerra tra poveri . E’anche  altresì vero che un personaggio del genere si presta bene come “utile idiota” nella nuova amministrazione Persiani. Quale miglior modo per sviare il dibattito cittadino dai temi importanti (lavoro, sanità, degrado e inquinamento del territorio) se non quello di avere al proprio interno un personaggio che nel confezionare provocazioni, caciare è una vera e propria miniera?

Quindi rispondiamo alle provocazioni di questo personaggio, ma tenendo la barra dritta sul fatto che l’Amministrazione Persiani, eletta sull’esasperazione determinata dalle politiche delle Larghe Intese (tradotte a livello locale in salsa PD), deve rispondere delle promesse con le quali si è ammantata durante la campagna elettorale a partire dal lavoro e dagli altri temi che affliggono le masse popolari della città.

Adoperiamoci per costituire comitati di disoccupati, sosteniamo le mobilitazioni dei lavoratori e ciò che esiste di organizzato tra le masse popolari per applicare dal basso le parti progressiste della Costituzione e per farle ingoiare a chi amministra la città.

Infine e’ bene sottolineare nell’ambito del dibattito antifascista che si sta sviluppando in città che è necessario non dar nessun credito a chi oggi da “sinistra” piagnucola e si riscopre antifascista (PD e company). Infatti se un personaggio come Benedetti siede sullo scranno di Presidente del Consiglio Comunale i primi responsabili sono tutti quelli che in questi anni hanno fatta carta straccia dei diritti e delle conquiste delle masse popolari. Tutti quelli che con una mano depositavano una corona sui monumenti della Resistenza e con l’altra votavano provvedimenti criminali come il jobs act. La storia ce lo insegna l’antifascismo è e non può essere altro che un fatto di classe.

Partecipiamo alla mobilitazione prevista per domani, 17 settembre, alle ore 18.00 presso il Comune di Massa.

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